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Frasi che contengono la parola castel

. Le pareti interne e i soffitti furono ricoperti da un rivestimento in legno, anche le porte furono rinnovate, e per finire Kaltenegger decise di attribuire al palazzo il (fantasioso) nome di castel Tauernstein, dove il proprietario sottolineava i suoi rapporti con la

, quando venne accorpato a Rovereto, Sacco si manifesta come un borgo attivo economicamente sin dal Medioevo quale importante porto fluviale lungo l'Adige, legato al sovrastante Castel Pradaglia sulla riva contrapposta, dove i Signori del tempo invigilavano sui traffici e ne riscuotevano i dazi dei traffici commerciali con Verona e il Nord. Era sede della gilda degli

posta in S. Flooriano, in Castel Falsi Territorio di S. Miniato; per il Marchese Gabriello Riccardi, nella volta d'una delle Camere terrene della deliziosa Villa di Valfonda, in uno sfondo a olio una

Castel Ianuense, Fresanu, Ampurias, Silanos, Orriamanna, Cliaramonte, Gattana, Perfugas, Murtetu, Therco, Setin, M. Furcadu, Cochinas, Nugulei, Martis, Orria Piccinna, Bangius, Laerru, Setin, Gulthi, Billalba, Nursi, Gavazana, Martis

A nord il Castel Vecchio fu collegato al circuito murario, ed a est il fronte fortificato fu avanzato fino a comprendere la chiesa e la zona di Piazza S. Secondo, costruendo una porta in corrispondenza dell'attuale Via Garibaldi denominata

: l'Acerbi viene arrestato a Parigi e i diari sequestrati. L'incidente ha per conseguenza la fine del suo incarico diplomatico e il ritorno a Castel Goffredo dove cura i suoi poderi, pianta vitigni e scrive l'opuscolo

Commissariato di Grosseto: vicariati di Scansano, Massa di Maremma, Pitigliano, Orbetello, Arcidosso, Castiglione della Pescaia, Manciano: podesterie di Monticello, Roccastrada, Campagnatico, Gavorrano, Monterotondo, Sorano, San Giovanni d'Asso, Magliano, Montiano, Giglio Castello, Castel del Piano, Cinigiano, Santa Fiora, Roccalbegna, Montepescali, Capalbio.

Castel Paterno, antichissimo insediamento preetrusco, sorgeva su un pianoro tufaceo dominante il fiume Treja alla confluenza col Fosso del Ponte, proprio alla fine della Valle Suppentonia. Oggi i suoi affascinanti resti, ricadono nel comune di

Trascorsa ormai una settimana, si possono ormai tirare le somme: due pareri favorevoli alla satellitare, un parere neutrale ma comunque possibilista sulla satellitare, un solo parere contrario; mi sembra dunque che il consenso emerso in favore della satellitare sia abbastanza evidente. Ho provveduto dunque a inserire la foto satellitare in copertina, ma l'immagine di Castel del Monte

Lo scalone d'onore, che porta al primo piano, conserva l'impostazione e le decorazioni volute da Tommaso Orrigoni. Ai lati sono dislocate quattro nicchie con busti femminili del settecento. Sul soffitto un medaglione allegorico con Marte costretto a cedere le armi alla Pace, di Giovan Battista Ronchelli di Castel Cabiaglio. Presenti stucchi con scene di vita campestre e putti reggi lampada in stucco

. Da questo momento Castel Sant'Angelo lega inscindibilmente le sue sorti a quelle dei pontefici: per la sua struttura solida e fortificata i papi lo utilizzeranno come rifugio nei momenti di pericolo, per ospitare l'Archivio e il Tesoro Vaticani, come tribunale e prigione.

, sarebbero alto mantovane le terre corrispondenti ai comuni di: Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Guidizzolo, Medole, Solferino, Acquanegra sul Chiese, Asola, Canneto sull'Oglio, Mariana Mantovana, Redondesco. Questi territori sono stati inclusi fino ai secoli

In particolare, le terre corrispondenti oggi a Castiglione delle Stiviere, Solferino, Medole, Guidizzolo, Castel Goffredo, Casaloldo, Casalmoro, Asola, Mariana Mantovana, Redondesco, Acquanegra sul Chiese, Canneto sull'Oglio, Casalromano sino alla fine del

, da parte dei soggetti istituzionali del territorio dell'Alto Mantovano e del Basso Garda Bresciano. Sono coinvolti i comuni di: Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Goito, Guidizzolo, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Solferino, Volta Mantovana

, la cui cupola svettante domina decisamente il panorama lacustre. Molti papi loro successori frequentarono nei secoli successivi Castel Gandolfo, progressivamente ampliando il complesso pontificio. Dopo un periodo di abbandono seguito alla fine del potere temporale, nel

, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca di Papa, Rocca Priora) facente perno su Frascati, l'area appia o albana (Albano Laziale, Ariccia e Castel Gandolfo) facente perno su Albano Laziale e l'area lanuvina (

Franco Santi e Cesare Agostini, due appassionati di archeologia originari di Castel Dell'Alpi, si misero alla ricerca della strada basandosi sulla conoscenza dei luoghi e su testimonianze orali. Nell'agosto del

Agello, Aliforni, Barbari, Berta, Biagi, Cagnore, Canfaito, Cappella, Carpignano, Caruccio, Case Bruciate, Casette, Castel San Pietro, Cesolo, Chigiano, Colleluce, Collicelli, Colmone, Colotto, Corsciano, Cusiano,

Negli anni settanta proseguirono i lavori per il raddoppio di carreggiata e l'adeguamento agli standard autostradali nel quadrante occidentale. Il termine dei lavori, con il raddoppio del Ponte di Castel Giubileo, e la riclassificazione dell'intero tracciato in autostrada avvennero nel

Tennerata (tipica di Castel San Lorenzo e dei paesi limitrofi; si tratta di un dolce composto da rigatoni cotti al dente, che vengono poi amalgamati a un composto di ricotta, latte, zucchero, uova, cannella, vannillina e limone grattugiato)

, di ritorno dalla guerra siciliana che lo vide vittorioso sulla rivolta dei Baroni, visita gli unici possedimenti ancora in mano agli aragonesi in Sardegna: Castel di Cagliari, Alghero e Longosardo (Santa Teresa di Gallura) e provvede a far arrivare rinforzi e provviste.

sorsero le prime costruzioni di civile abitazione nella zona a sud-est del paese, corrispondente alle attuali via Bonfiglio e viale Europa. In questi anni nasce a Castel Goffredo la prima industria tessile, il

Il patrimonio terriero dell'abbazia si estendeva ben oltre le terre prossime al monastero (con le grange di Montarolo, Darola, Castel Merlino, Leri, Montarucco, Ramezzana, ecc.), comprendendo anche appezzamenti dislocati in un'area vasta nel

. Il nucleo originario del centro abitato fu costruito a poche centinaia di metri a monte della strada maestra. La struttura urbanistica iniziale di Castel Bolognese fu quella tipica dei centri di fondazione medioevale, con alcune strade parallele ed una trasversale di collegamento

. Enclave bolognese in territorio ravennate, gli abitanti di Castel Bolognese godevano di una condizione privilegiata in fatto di dazi. Nel corso del Cinquecento il paese divenne meta di trafficanti e contrabbandieri verso la

; un altro, detto del Cheronzio, forse situato dove ora si trova la Cascina di Monte Oliveto, si trovava su un poggio sovrastante la chiesa della Pieve e il torrente che gli dava il nome, oggi Rio della Madonna; altri due sorgevano sulle alture di Castel Martino, non lontano dall'abitato di

lo Stato concesse alla SIFT la costruzione e l'esercizio di una ferrovia elettrica tra Castel San Giovanni e Pianello; la crisi economica generale e il diffondersi dei trasporti su gomma non rese possibile il realizzarsi del progetto

, lastra lapidea risalente alla fondazione rinascimentale di Giulia, affissa sul monumento d'ingresso, recante incisi i versi del Campano, testimonianti la nascita della nuova Giulia, a breve distanza dal luogo in cui poco prima fu distrutta Castel San Flaviano, a seguito della

, che grazie all'aiuto militare alleato e alla conoscenza capillare del territorio occupato dai nazisti, lentamente conquistarono i centri occupati, risalendo il Sangro da Casoli a Torricella, a Pizzoferraro, sino a Castel di Sangro, a

La circoscrizione della provincia dell'Agro nocerino-sarnese avrebbe compreso i comuni di: Angri, Bracigliano, Castel San Giorgio, Corbara, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sant'Egidio del Monte Albino, Sarno, Scafati, Siano

, il Castel Rigone). Hanno giocato in casa di diritto le squadre cadette, ad eccezione delle due neopromosse mediante play-off (che hanno giocato in trasferta gli unici due scontri diretti tra formazioni di

I biografi raccontano della sua sosta ad Orte per una quindicina di giorni ( in luogo che poi gli storici successivi individuarono nella chiesa di S. Nicolao tra Orte e Castel Bagnolo, distrutta nel corso degli eventi bellici della seconda guerra mondiale) e del passaggio attraverso una zona ricca di sorgenti d'acqua ferruginosa e di fumarole di tipo solfureo, individuabili forse con le sorgenti dell'acqua acetosa presso la chiesa di san Lorenzo e con le

Numerose fonti, sia antiche che medioevali, citano l'esistenza di questa via e sono state proposte diverse ipotesi sul suo possibile tracciato ma la mancanza di significativi ritrovamenti archeologici e l'assenza di riscontri toponomastici non consente di individuarne il percorso preciso. Il tracciato originario della via romana passava da Castel Seprio, borgo che era stato fortificato nel

Storia, arte e latino nella bronzea porta di Castel Nuovo a Napoli: pannelli, vicende e luoghi (Teano, Troia, Accadia), ricognizione epigrafica; esame estetico, confronto fra storiografi dei tre stati coinvolti (Napoli, Roma, Milano) e appendice diplomatica

Ancora oggi in molte feste di paese della provincia di Verona (come San Zeno di Colognola ai Colli, Santa Maria di Zevio, Bure di Valpolicella, Lugagnano, Santa Viola, Alpo, ultimamente anche Isolalta e Castel d'Azzano), della provincia di Treviso (come

comuni di Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, Arsoli, Artena, Bellegra, Camerata Nuova, Canterano, Capranica Prenestina, Carpineto Romano, Casape, Castel San Pietro, Castel Madama, Cave, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Ciciliano, Cineto Romano, Colleferro, Fonte Nuova, Gallicano nel Lazio, Gavignano, Genazzano, Gerano, Gorga, Guidonia Montecelio, Jenne, Labico, Licenza, Mandela, Marano Equo, Marcellina, Mentana, Monteflavio, Montelanico, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Nerola, Olevano Romano, Palestrina, Palombara Sabina, Percile, Pisoniano, Poli, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca di Cave, Rocca Santo Stefano, Roccagiovine, Roiate, Roviano, Sambuci, San Cesareo, San Gregorio da Sassola, San Polo dei Cavalieri, San Vito Romano, Sant'Angelo Romano, Saracinisco, Segni, Subiaco, Tivoli, Vallepietra, Vallinfreda, Valmontone, Vicovaro, Vivaro Romano, Zagarolo

. La stazione svolgeva dunque ruolo di nodo per il traffico tranviario: a ovest verso Asola e Cremona, a est verso Piubega e Mantova, a nord verso Castel Goffredo, Medole e Brescia. Gli orari affissi con tanto di cornice erano stampati come manifesti artistici secondo il gusto grafico del tempo

Apiro (MC); Appignano del Tronto (AP); Ascoli Piceno; Belforte del Chienti (MC); Belmonte Piceno (FM); Caldarola (MC); Camerino (MC); Camporotondo di Fiastrone (MC); Castel di Lama (AP); Castelraimondo (MC); Castignano (AP); Castorano (AP); Cerreto D'esi (AN); Cingoli (MC); Colli del Tronto (AP); Colmurano (MC); Corridonia (MC); Esanatoglia (MC); Fabriano (AN); Falerone (FM); Fiuminata (MC); Folignano (AP); Gagliole (MC); Loro Piceno (MC); Macerata; Maltignano (AP); Massa Fermana (FM); Matelica (MC); Mogliano (MC); Monsapietro Morico (FM); Montappone (FM); Monte Rinaldo (FM); Monte San Martino (MC); Monte Vidon Corrado (FM); Montecavallo (MC); Montefalcone Appennino (FM); Montegiorgio (FM); Monteleone (FM); Montelparo (FM); Muccia (MC); Offida (AP); Ortezzano (FM); Petriolo (MC); Pioraco (MC); Poggio San Vicino (MC); Pollenza (MC); Ripe San Ginesio (MC); San Severino Marche (MC); Santa Vittoria in Matenano (FM); Sefro (MC); Serrapetrona (MC); Serravalle del Chienti (MC); Servigliano (FM); Smerillo (FM); Tolentino (MC); Treia (MC); Urbisaglia (MC).

e verso il suo affluente rio Vecchio, mentre la rocca fu edificata sul lato opposto, a rinforzo del lato privo di difese naturali. Il primo impianto urbano di Riolo fu quello tipico dei centri di fondazione medioevale, con alcune strade parallele ed una trasversale di collegamento, come nella struttura urbana originaria di Castel Bolognese

, vienne applicato per la prima volta a Verona nel disegno neomedievale della caserma di Castel San Pietro. Nelle sue facciate, con paramento di laterizio a vista e ghiere d'arco policrome, si riconoscono i caratteri del medioevo centroeuropeo e gli elementi della tradizione figurativa veronese. Consapevoli della speciale posizione nel paesaggio urbano, secondo le prescrizioni di

Inoltre, numerose opere monografiche o di carattere enciclopedico hanno trattato della storia e dei monumenti di Castel Gandolfo, che ha una sua propria particolare importanza storica e monumentale all'interno del

Castel Gandolfo beneficia molto del turismo: abitualmente gruppi di turisti italiani e stranieri arrivano nei parcheggi turistici costruiti all'uopo e visitano il piccolo centro storico. Soprattutto in occasione dell'

la Cantina di Ruvo di Puglia fa il suo debutto nelle fiere di settore nazionali e internazionali esponendo la nuova etichetta di Castel del Monte DOC, con accenti cromatici rossi inspirati al color rubino intenso del vino da uve nero di Troia. Insieme al logo viene ripreso graficamente, in forma stilizzata, il

La realizzazione dell'apparato scultoreo dell'arco trionfale di ingresso al Castel Nuovo costituisce il laboratorio di formazione di vari artisti rinascimentali, che, dopo questa opera, lavorando in tutto il

, quando il territorio corrispondente all'attuale Abruzzo fu diviso fra i due ducati longobardi di Spoleto e di Benevento. Per tutto l'alto Medioevo, nonostante il territorio di Castel di Sangro facesse parte del

l'industria armentizia, in seguito al riordino attuato dall'amministrazione aragonese, rappresentava la principale fonte di reddito per le popolazioni dell'Abruzzo montano. Castel di Sangro, difatti, trovandosi lungo i percorsi di due importanti tratturi, quali il Pescasseroli-Candela e L'Aquila-Foggia, costituiva uno dei principali centri attraversati dalla

I cimiteri suburbani di Roma sono quelli di Castel di Guido, di Cesano, di Isola Farnese, di Maccarese, di Ostia Antica, di Santa Maria del Carmine (cimitero di Parrocchietta), di San Vittorino e di Santa Maria di Galeria

in riferimento all'altura sotto la quale sarebbe esistita una galleria di collegamento tra il castello di Barisano e Castel Lucio. La presenza di tali gallerie, di cui oggi non si evidenzia alcuna traccia, sono confermate dallo storico Marchesi nel

pianeggiante tra Mincio e Oglio: Acquanegra sul Chiese, Asola, Canneto sull'Oglio, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Castel Goffredo, Ceresara, Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Mariana Mantovana, Piubega, Redondesco

Il PTCP della Provincia di Mantova, oltre a riconoscere il circondario Alto Mantovano (circondario A), nella suddivisione in sub-circondari ripartisce la zona in questione in A nord, corrispondente all'area collinare e pedecollinare anzidetta, con l'aggiunta di Castel Goffredo, e A sud, corrispondente all'altopiano tra Mincio e Oglio. Cfr.

Altipiani d'Abruzzo: con la descrizione dettagliata dei monumenti e delle chiese esistenti a Gioia, Pescasseroli, Opi, Villetta Barrea, Barrea, Alfedena, Castel di Sangro, Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo, Scanno

Troncato: nel primo, d'argento, al castel lo di rosso, aperto del campo, murato di nero, fondato sulla partizione; nel secondo, di verde, alla banda diminuita cucita d'azzurro. Ornamenti esteriori da comune

in Castel Capuano di Napoli, dov'era stato trasportato in lettiga. In assenza di eredi diretti del defunto re, la corona fu ereditata dallo zio Federico, fratello legittimo di Alfonso II. Salito al trono col nome di

. Il malvagio gemello di Francesco della Rovere, nella prima stagione lo imprigiona a Castel Sant'Angelo e ne usurpa la carica con l'appoggio del figlio, Girolamo Riario. Nella terza stagione viene ucciso proprio da quest'ultimo, che lo strangola a morte per vendicarsi di tutte le sofferenze che gli ha causato.

di Castel Tesino, Alfonso Manica di Villalagarina. Il simbolo, due stelle alpine sullo sfondo della regione. Il simbolo adottato fu inizialmente quello di due stelle alpine sullo sfondo della regione.

Leon Battista Alberti, gli 'Albertiani' e la Puglia umanistica. 'Attorno' a Leon Battista Alberti, Michelozzo, Pisanello e i Dalmati (Giorgio Orsini da Sebenico e i Laurana) nel basso Adriatico, dal Principato di Giovannantonio del Balzo Orsini, alla committenza degli Aragona e dei Del Balzo, in particolare il paragrafo IV di F. Cnali, Nelle terre dei Del Balzo di Andria, Castel del Monte e Montepeloso: sulle tracce di Leon Battista Alberti, di Donatello, di Mantegna e di Francesco Laurana. Castel del Monte, reggia 'altera'.

Daenerys approda a Roccia del Drago, luogo della sua nascita, e riprende il controllo della fortezza. Riceve poi la visita di Melisandre, che le consiglia di incontrare il Re del Nord, Jon Snow, in quanto ritiene sia lui che lei fondamentali nella profezia del Principe che fu promesso. In seguito, Daenerys e Tyrion elaborano un piano per sconfiggere Cersei senza distruggere Approdo del Re, decidendo di circondare la capitale con gli eserciti di Dorne, dei Tyrell e dei Greyjoy, e mandando gli Immacolati a conquistare Castel Granito, la roccaforte dei Lannister. Tuttavia, Euron Greyjoy, ora alleato di Cersei, assalta la flotta di Yara annientandola. Quando Jon giunge a Roccia del Drago, entra subito in contrasto con Daenerys, affermando di non riconoscerla come sua regina e di essere giunto da lei solo per chiedere il suo aiuto nella guerra contro gli Estranei; tuttavia, grazie alla mediazione di Tyrion, Daenerys concede a Jon e ai suoi uomini di estrarre dalle caverne circostanti il vetro di drago (

, il proseguimento da piazza Dante verso ovest, con l'attraversamento delle attuali zone di via Tarsia e Montesanto e terminare presso castel Sant'Elmo, fortificato anch'esso sotto Don Pedro; fu rifatta ed avanzata la cortina meridionale, che era in pessime condizioni sin dall'epoca aragonese e infine si intervenne anche nella parte occidentale (

Oltre agli agglomerati urbani nei dintorni della via Emilia (San Lazzaro-capoluogo, La Cicogna, Idice, La Campana), ne esistono alcuni lungo la valle del fiume Idice (Castel de' Britti), del fiume Savena (Trappolone e Ponticella) e lungo la valle del

e i due parlano riguardo alla sua intenzione di incontrare il lord loro padre, Tywin, che potrebbe screditare e compromettere la posizione della regina reggente. L'incontro, invece, tratta altri argomenti: il Folletto si aspetta gratificazione e preoccupazione per il suo stato di salute e per il valore dimostrato in battaglia; inoltre, avanza la pretesa di ereditare Castel Granito, roccaforte di Casa Lannister, visto che

. Il malvagio gemello di Francesco della Rovere, nella prima stagione lo imprigiona a Castel Sant'Angelo e ne usurpa la carica con l'appoggio del figlio, Girolamo Riario. Nella terza stagione viene ucciso proprio da quest'ultimo, che lo strangola a morte per vendicarsi di tutte le sofferenze che gli ha causato.

dei baroni di Mandrascate, con Orietta Stella Moncada sposata a Benedetto Trigona, figlia di Antonio, duca di Castel di Mirto e marchese di Bonagria, e di Maria Amalia Moncada Natoli, sorella maggiore di Francesco, principe di Montecateno, e marito dell'unica figlia Elisabetta, da cui non ebbe figli.

Albusciago, Arsago, Caidate, Casale, Casorate, Castel Novate, Cimbro, Corgeno, Crugnola, Cuvirone, Gola Secca, Menzago, Mezzana, Montonate, Mornago, Oriano, Quinzano, San Pancrazio, Sesona, Sesto Calende, Somma, Sumirago, Vergiate, Villa Dosia, Vinago, Vizzola

Roma, Castel Gandolfo, Castelnuovo di Porto, Riano, Scrofano, Poli, Marino, Castel S. Pietro, Gallicano, Zagarolo, Monterotondo, Mentana, mandamenti di Albano, Bracciano, Genzano, Campagnano, Palombara, Frascati

Iesi, Barbara, Castelbellino, Belvedere d'Ostrense, Mergo, Castel Planio, Cupramontana, Maiolati, Monsano, Montecarotto, Monteroberto, Morro d'Alba, Rosora, Poggio S. Marcello, S. Paolo di Iesi, S. Maria Nuova

Iesi, Barbara, Belvedere, Castel Planio, Castelbellino, Cupramontana, Mergo, Maiolati, Montecarotto, Monsano, Monteroberto, Morro d'Alba, Rosora, Poggio S. Marcello, S. Paolo, S. Marcello, Serra de' Conti, Santa Maria Nuova, Staffolo

Finita la guerra, sotto l'impulso del rettore don Umberto Terenzi, il santuario a Castel di Leva rinasce: nasce il seminario degli oblati del Divino Amore (che da allora custodiscono e animano il santuario), la Congregazione delle

Signore di Monte, Mugnano, Marino, Monterotondo, Galera, Formello, Castel Sant'Angelo di Tivoli, Licenza, Roccagiovine, Cantalupo Bordella, Civitella, Porcile, Cantalupo Bordella, Vicovaro, Bonmarzo, San Polo e Castelfoglia, trasmise i titoli ai discendenti

, Valdena, Borgallo, Pietra Caravina, Tizano, Pietra Piana, Montereggio, Casaleggio, Castel d'Azzone, Ville del Ceno, il Castello del Poggio, il Seno, le Caselle del Po, Roncarolo, le Buonissime, Chiavenna,

Aquila degli Abruzzi, Bagno, Ocre, Roio Piano, Camarda, Paganica, Calascio, Navelli, Castel di Ieri, Castel del Monte, Poggio Picenze, Caporciano, Carapelle, Ofena, Acciano, Prata d'Ansidonia, Secinaro, Goriano Valli, Fagnano Alto, Fontecchio, Tione, Preturo, S. Demetrio ne' Vestini, Barete, Villa S. Angelo, Arischia, Cagnano

. Comprende opere provenienti dal patrimonio della parrocchia di Sant'Erasmo, dal Comune di Castel Goffredo, da donatori/prestatori e, tramite accordi di deposito, da alcuni musei del territorio. Racconta la storia, la cultura e l'arte del distretto, dalla

, seguiva un percorso simile a quello dell'attuale provinciale. Partendo infatti da Modena, essa si dirigeva verso Savignano sul Panaro, venendo forse a coincidere con la via Montanara che collega Sant'Eusebio e Vignola. Dopo aver superato il Panaro con un ponte (i cui resti furono descritti da Domenico Crespellani), secondo le ricostruzioni seguiva il crinale tra Panaro e Samoggia e raggiungeva Zocca e Castel d'Aiano.

Al mattino, i pellegrini percorrono a piedi l'ultimo tratto che separa Castel Crono dalle Tombe del Tempo, che rifulgono in maniera anomala come se stessero per aprirsi. Da lontano distinguono la forma minacciosa dello Shrike che li attende.

ed il Comune di Ascoli Piceno rappresentato dall'Assessorato alla cultura, nella quale si affida a quest'ultimo il deposito quinquennale di corredi della necropoli longobarda di Castel Trosino conservati nel Museo nazionale dell'alto medioevo per l'esposizione nel Museo di

. Comuni: Angri, Bracigliano, Castel San Giorgio, Corbara, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sant'Egidio del Monte Albino, Sarno, Scafati e Siano.




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Ultimo aggiornamento pagina:

10 Gennaio 2022

14:02:42