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Frasi che contengono la parola carlo

, i nobili aquitani, che non gradivano come re Carlo il Calvo, avevano inviato messaggeri a Ludovico il Germanico per offrirgli la corona d'Aquitania, minacciando che se avesse rifiutato si sarebbero rivolti ai

Massimo Adinolfi, Francesco Paolo Adorno, Francesco Berto, Massimo Cacciari, Piero Coda, Carmela Covino, Adriano Fabris, Franco Ferrari, Ernesto Forcellino, Carlo Sini, Luigi Vero Tarca, Vincenzo Vitiello,

La spedizione era stata sovvenzionata principalmente dall'imperatore Michele VIII che, con l'attacco aragonese in Sicilia, sperava di distogliere Carlo dall'attacco in Grecia. La mediazione tra l'imperatore ed il sovrano aragonese era stata condotta da

architettonico rappresentato dalla Grotticina. Questo ambiente, fatto realizzare dal Cardinale Carlo de' Medici nel Seicento, fu ricavato usando una parte delle cantine della villa, con la volta a botte e un'illuminazione tenue offerta da due aperture

, mentre il nuovo tracciato (le attuali via Emilia Ponente, via Carlo Cattaneo, viale Giacomo Matteotti, via Zuccherificio, viale Europa, viale Giovanni Bovio, viale Guglielmo Oberdan, viale Guglielmo Marconi e via Emilia Levante), passa in mezzo a due modeste alture

Marconi parla con l'amico di famiglia Carlo Gardini, console degli Stati Uniti d'America a Bologna, dell'idea di lasciare l'Italia per andare nel Regno Unito. Gardini scrive una lettera all'Ambasciatore d'Italia a Londra suo conoscente,

Giuseppe C. Balboni, Arnaldo Bastianini; Enzo Brizzi; Salvatore Castorina; Leonetto Comparini; Rosario F. Donato; Guido Filogamo; Paolo Fusaroli; Giovanni Giordano Lanza; Carlo E. Grossi; Francesco A. Manzoli; Giulio Marinozzi; Alberto Miani; Vincenzo Mitolo; Pietro Motta; Enzo Nesci; Giovanni E. Orlandini; Adalberto Passaponti; Giuliano Pizzini; Enrico Reale; Tindaro Renda; Carlo Ridola; Alessandro Ruggeri; Agatino Santoro; Zampino Antonio; Giovanni Tedde; Damiano Zaccheo,

Giuseppe C. Balboni, Arnaldo Bastianini, Enzo Brizzi, Salvatore Castorina, Leonetto Comparini, Rosario F. Donato, Guido Filogamo, Paolo Fusaroli, Giovanni Giordano Lanza, Carlo E. Grossi, Francesco A. Manzoli, Giulio Marinozzi, Alberto Miani, Vincenzo Mitolo, Pietro Motta, Enzo Nesci, Giovanni E. Orlandini, Adalberto Passaponti, Giuliano Pizzini, Enrico Reale, Tindaro Renda, Carlo Ridola, Alessandro Ruggeri, Agatino Santoro, Giovanni Tedde e Damiano Zaccheo,

. Carlo era certamente il miglior comandante austriaco ma non era molto popolare a corte e, dopo la dichiarazione di guerra austriaca alla Francia che egli non condivideva, perse ulteriormente influenza

Si rese necessario tuttavia che il diritto alla successione che Carlo aveva assegnato alla figlia Maria Teresa mediante la prammatica sanzione, fosse riconosciuto dalle altre dinastie regnanti in Europa. Per ottenere questo riconoscimento egli profuse tutto il suo impegno per gran parte della vita, sia attraverso numerose trattative diplomatiche e sia attraverso veri e propri conflitti armati. Soltanto nel

. Per tale motivo la cappella conservava due tele rappresentati il santo che sono state trasferite in un'altra cappella della basilica, in occasione della nuova intitolazione di quest'ultima a san Carlo e san Magno

, costruito proprio dal suo successore Carlo I di Spagna. Nel sepolcro si trovano anche la moglie Isabella di Castiglia; la figlia Giovanna la Pazza con suo marito Filippo il Bello e la figlia prediletta di Isabella,

I membri della piccola e media aristocrazia avevano vari possedimenti e interessi in Francia, specialmente nelle due regioni che sarebbero state cedute a Carlo VII. Molti dei membri di questa classe sociale, inoltre, erano membri del parlamento. Vedi

Dato che Alfonso d'Aragona teneva prigioniero Carlo II lo Zoppo, capo della casa angioina, egli ricevette varie delegazioni (papato, Francia ed Inghilterra) che ne sollecitavano la liberazione. La moglie stessa,

, nel nord dell'Aragona, fu trovato l'accordo e Carlo II venne liberato sulla parola in cambio di tre dei suoi figli, che rimasero in ostaggio al suo posto: Carlo avrebbe avuto un anno di tempo per convincere

rappresenta la sua principale organizzazione in questo senso e il principe Carlo ha sovente occasione di lavorare con giovani offrendo impieghi e ricevendo anche supporti dall'esterno e tramite concerti di beneficenza. In Canada, Carlo ha preso parte coi due figli nel

Come principe del Galles, il principe Carlo svolge compiti di corte per conto di sua madre, nel ruolo di sovrano di alcuni paesi del Commonwealth. Normalmente egli presenzia in vece della regina a funerali di dignitari esteri e alle investiture di ordini cavallereschi. Egli ha partecipato al

sul trono di Napoli si consolidarono le norme introdotte sotto il regno di Carlo di Borbone, furono potenziate le strutture al servizio della marineria mercantile e furono sottoscritti nuovi trattati di commercio con i paesi nordafricani, gli

I moderni biografi ritengono molto probabile (pur in assenza di prove documentali) che il giovane Dufay si sia recato in quel periodo a Costanza, al seguito del cardinale d'Ailly o del vescovo di Cambrai, e che in quell'occasione sia stato presentato a Carlo Malatesta.

. La ferrea mano del padre pressava non poco Carlo Emanuele III: tra le proibizioni impostegli, il divieto di andare a caccia ogni giorno e di convivere negli stessi appartamenti della moglie. L'abdicazione divenne ufficiale solo nel

. Promise anche il mantenimento di un parlamento libero, che si ergesse come rappresentante del popolo e la garanzia di tolleranza religiosa. Il parlamento decise di accettare le condizioni di Carlo e di farlo rientrare in patria. Il sovrano ricevette queste notizie a

. La maggior parte dei figli illegittimi di Carlo ricevette contee o ducati; gli attuali duca di Buccleuch e Queensberry, duca di Richmond e Gordon, duca di Grafton e duca di St. Albans discendono tutti in linea maschile da Carlo II. Il popolo inglese si mostrava scontento di dover mantenere amanti e figli dei sovrani: di Carlo scrisse

Carlo Zampari e che nel corso di quella navigazione sarebbe stato l'ultimo cacciatorpediniere della Regia Marina ad essere affondato nel conflitto. La formazione, mentre procedeva nella navigazione con il

, secondo quanto risultato dalla suddivisione territoriale che Carlo V aveva voluto all'atto della sua abdicazione, per cui questi domini erano passati al suo figlio primogenito Filippo II, il quale, nel

Le condizioni precise necessarie a originare questo stato sono ignote e sono state oggetto di numerose speculazioni ed innumerevoli esperimenti. Una stima basata su simulazioni Monte-Carlo su reticolo pone la temperatura necessaria a

Nel Palazzo Borbone, la sede del Parlamento, i deputati consideravano irricevibili le ordinanze considerando Carlo X decaduto e designarono una commissione di cinque membri per discutere con i pari, formata da

A mezzogiorno i deputati si riunirono ancora a Palazzo Borbone: tranne uno, devoto a Carlo X, e pochi favorevoli alla repubblica, tutti gli altri erano per Luigi Filippo; l'unico problema per loro era se considerarlo luogotenente generale del regno o re a tutti gli effetti. Venne scelta la proposizione redatta da

. A partire dal regno di Carlo II tutte le monete scozzesi, come anche quelle inglesi, sono coniate meccanicamente. Carlo II in Scozia emise due serie di monete d'argento: la prima era basata sulla moneta da quattro

: Carlo II d'Asburgo muore senza eredi, lasciando la Spagna nel caos. La lotta per la successione al trono vide la partecipazione di molte monarchie europee che aspiravano alla conquista dei vasti domini spagnoli. La questione si risolse con il

Rimaneva da conquistare l'isola d'Ischia, ultimo baluardo angioino, che era difesa dai fratelli Carlo e Giovanni Toreglia; questi con otto galee infestavano il golfo di Napoli al punto tale che re Ferrante chiese l'intervento di suo zio

(come basista). Carlo Digilio ottenne la prescrizione del reato per il prevalere delle attenuanti riconosciutegli per il suo contributo alle indagini, mentre Stefano Tringali fu condannato a tre anni per favoreggiamento)

La politica di Carlo VIII fu volta a consolidare ed estendere il territorio del regno. Ottenne per vie diverse l'annessione degli ultimi due grandi Ducati che godevano ancora di una forte autonomia rispetto alla corona francese: il Ducato di

, non comprendeva, nei progetti, anche la Sicilia. Quest'ultimo fatto depone a favore della tesi secondo la quale Carlo VIII non intendeva accrescere semplicemente i domini della sua Casata, ambizione comune a molte case regnanti di area

. Negli eventi della guerra prese il sopravvento la fazione francese e anche a Bari venne issata dai loro sostenitori la bandiera francese (nel castello rimase i presidio spagnolo), ma il conflitto si concluse a favore di Carlo V con la

Alla sua ascesa al trono di Napoli, Carlo III di Borbone dovette anch'egli fronteggiare baroni che opprimevano il popolo con i loro privilegi, le finanze del regno erano in piena crisi, le strade erano dissestate e i commerci erano limitati, le terre erano coltivate con metodi antiquati, la corruzione era diffusa a tutti i livelli dell'amministrazione. Con il valido contributo del ministro

da Maria Ferrarese Ceruti e Carlo Tronchetti. Parallela a quest'ultima si trova una strada lastricata, delimitata da alcune lastre in pietra calcarea infisse a coltello. La costruzione della strada risulterebbe coeva alla monumentalizzazione della necropoli.

Secondo alcuni archeologi che scavarono il sito (C. Tronchetti, A. Bedini) le statue avevano come scopo la monumentalizzazione della necropoli. Un indizio in tal senso sarebbe fornito dalla tomba numero sei dell'area scavata dall'archeologo Carlo Tronchetti, all'interno della quale fu rinvenuto un frammento di scarto di lavorazione di uno scudo, rendendo plausibile la realizzazione in loco delle statue, che sarebbero dunque state costruite appositamente per la necropoli. In base ad alcune considerazioni circa le caratteristiche scultoree, alcuni studiosi ritengono che anche betili e modelli di nuraghe furono scolpiti appositamente per adornare la necropoli o il santuario.

. Questo tentato colpo di Stato venne scoperto e represso nel sangue: essendo l'erede al trono, il piccolo Carlo Massimiliano assistette assieme alla madre e al re suo fratello alla messa a morte dei traditori.

Pochi mesi dopo ascese al trono di Francia con il nome di Carlo IX, in seguito alla prematura morte del fratello maggiore. Avendo solo dieci anni, il re necessitava di un reggente per guidare il regno. La carica fu ottenuta da

Carlo fu dichiarato maggiorenne e fu proclamato nuovo duca di Borgogna. Gli fu, quindi, affiancato un consiglio ristretto di cui facevano parte Guillaume de Croy, Adriano di Utrecht e il Gran Cancelliere

, arcivescovo di Toledo, era reggente di Castiglia, l'arcivescovo di Saragozza reggente d'Aragona, mentre Adriano di Utrecht era reggente inviato da Carlo. Carlo esitava mentre Jimenez dovette affrontare i

Per tutto il corso della sua vita, Carlo V dovette affrontare anche i problemi sollevati prima in Germania e, subito dopo, anche in altre parti del suo Impero e nell'Europa in generale, dalla neonata dottrina religiosa dovuta al monaco tedesco

. Le mire di Carlo VIII sul Regno di Napoli non erano condivise da papa Alessandro: egli temeva che la discesa del Re di Francia e la conquista del napoletano potesse limitare il campo d'azione del Papato sia in campo politico sia religioso

che si trovava a Milano con le truppe spagnole che secondo i piani avrebbero dovuto congiungersi con i lanzichenecchi. Carlo di Borbone decise di muovere rapidamente in soccorso con le sue truppe che peraltro davano prova di scarsa disciplina e di insofferenza a causa del mancato pagamento del soldo

). Il Grossatesta rimase attivo al San Carlo per oltre trent'anni, componendo regolarmente tutte le musiche dei propri balletti. La tradizione di far coincidere le figure di coreografo e compositore fu interrotta da

, scacciando i rappresentanti papali e sostituendoli con i suoi nel tentativo di creare uno Stato indipendente; peraltro in questo suo tentativo fu anche sostenuto da Carlo Magno che, morto Leone nel

, dove le truppe di Ludovico II il Germanico ebbero la meglio sull'esercito imperiale, nonostante che i Guasconi di Pipino II avessero battuto il contingente di Carlo il Calvo, costringendo Lotario a fuggire

per prevedere la spartizione futura dei domini Veneziani, per riconoscere l'investitura di Luigi XII a duca di Milano e per concordare i dettagli per il matrimonio di Carlo d'Asburgo e della figlia del re francese. Il rinnovo del trattato nel

, che aveva deciso di non supportare Carlo V in cambio dell'assistenza di Francesco nella conquista di Napoli. Contro il consiglio dei suoi comandanti anziani, Francesco decise di distaccare parte delle sue forze, sotto il comando di

Dopo Pavia, il destino del re di Francia e della Francia stessa divennero oggetto di furiose manovre diplomatiche: Carlo V, in mancanza di fondi per pagare la guerra, decise di rinunciare al matrimonio con la

I medici imperiali, esaminando il re, credettero che la sua malattia fosse stata causata dal suo dolore per non essere ricevuto dall'imperatore ed esortarono Carlo a fargli visita. Carlo, contro il parere del suo Gran Cancelliere,

. Il nuovo re venne accettato e rispettato dai nobili italiani, anche se il suo potere era caratterizzato da una forte dipendenza e un controllo continuo da parte di Carlo Magno, che, per questo motivo, aveva inviato in Italia, assieme a Bernardo, i cugini

, figlia di Manfredi, e pertanto considerava Carlo un usurpatore del Regno che legittimamente sarebbe dovuto passare alla moglie; negli anni precedenti, inoltre, aveva offerto supporto ed asilo a molti esuli siciliani, uno dei quali,

con il fratello maggiore di Francesco Stefano, Leopoldo Clemente. Con la morte improvvisa di Leopoldo Clemente, a ogni modo, Carlo prescelse il fratello minore come suo futuro genero. Francesco Stefano fu per questo educato a

Poco prima di partire, il Gran Maestro aveva mandato i suoi ambasciatori dal papa, che era in viaggio verso il Nord Italia per andare a incontrare Carlo V, in modo da avvisarlo che la Religione accettava quanto proposto da Carlo V (ancora non ufficializzato) e che si stavano dirigendo verso Matla. Vd. cronista dell'Ordine Bosio in

, prima Goffredo fu attirato in un'imboscata da Enrico di Alamagna duca di Franconia, e fu ucciso. Poi Ugo, anche lui fu attirato in un'imboscata da Enrico di Alamagna, fu fatto prigioniero, e per ordine dell'imperatore, il cugino Carlo il Grosso, fu accecato e rinchiuso nel monastero dell'

gli succedette come re di Sardegna. La situazione si presentava ad ogni modo disperata con il regno troncato dall'invasione francese, le casse dello stato praticamente svuotate, le altissime pretese in denaro del fratello Carlo Emanuele che, pur da re rinunciatario, voleva garantirsi una lauta pensione, e la fuga di molti parenti come lo zio di Vittorio Emanuele,

. Tra i presenti alla gran festa, la principessa Maria Cristina Albertina di Carignano con i figli Carlo Alberto ed Elisabetta. Nonostante il suo passato vicino a Napoleone, la famiglia fu accolta bene, ma Carlo Alberto dovette rinunciare ai benefici ottenuti con il vecchio regime: al titolo di conte, al grado di tenente conferitogli a Bourges e, soprattutto, al vitalizio concessogli da Napoleone

, Santorre di Santa Rosa, Giacinto Provana di Collegno, Carlo Emanuele Asinari di San Marzano e Guglielmo Moffa di Lisio (tutti militari, funzionari o figli di ministri) e Roberto d'Azeglio incontrarono Carlo Alberto. I giovani liberali erano pronti ad agire e avevano identificato nel Principe l'uomo nuovo di Casa Savoia, colui che avrebbe rotto con un passato di assolutismo

e costringere quest'ultimo a deliberare sia la costituzione che l'entrata in guerra contro l'Austria. Il ruolo di Carlo Alberto sarebbe stato, formalmente, quello di mediatore fra i congiurati e il sovrano

Fin dal momento della sua ascesa al trono Carlo Alberto aveva nominato una commissione, sotto la presidenza di Barbaroux, che aveva avuto il compito di redigere i nuovi codici civile, penale, di commercio e di procedura penale

(che a quel tempo faceva parte del Regno di Sardegna) e contemporaneamente sollevare la popolazione contro il Re. Ma le notizie di quella iniziativa trapelarono e Carlo Alberto predispose una vera e propria imboscata

, alla cui liberazione dai costituzionalisti aveva partecipato anche Carlo Alberto, la Spagna si era divisa in due fazioni: la prima, di reazionari antiliberali che appoggiava le aspirazioni legittimiste di

. Costui sosteneva infatti un'unione federale degli Stati italiani sotto la guida del papa. Carlo Alberto vide anche in Pio IX un modo di conciliare la fede con le proprie idee liberali e gli scrisse offrendogli il suo appoggio, con l'intenzione di sfruttare il fermento e rendere il Piemonte protagonista del momento storico

la spedizione rivoluzionaria di Carlo Pisacane, altro ex-allievo. La sfortunata spedizione di Pisacane, che nelle intenzioni avrebbe dovuto dare l'innesco alla rivolta delle popolazioni cilentane, fu ispiratrice della nota poesia

, che aveva patrocinato la prima fabbrica di porcellana dura europea. Carlo volle avviare una produzione che fosse alla pari di quella, ormai famosissima, di Meissen e fece avviare i lavori per la prima fabbrica

I soggetti affetti da sintomi di autismo descrivono questa chiusura usando vari simbolismi: Pier Carlo Morello la descrive come chiudersi dentro una cupola di vetro, posta sopra una laguna ghiacciata;

Carlo I fu incoronato re di Sicilia. Da quel momento le varie diramazioni della dinastia, grazie a diversi matrimoni, riuscirono ad estendere la loro influenza su buona parte dell'Europa: oltre ai regni di

, che accertarono la presenza di un ordigno all'interno dell'auto; tuttavia, qualche istante dopo, l'autobomba esplose e uccise l'agente Alessandro Ferrari e i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno ma anche l'immigrato marocchino Moussafir Driss, che venne raggiunto da un pezzo di lamiera mentre dormiva su una panchina

per riprendere Costantinopoli, Carlo, tre anni dopo, ricevendo un'ambasceria ungherese, strinse un patto per una futura crociata contro i Turchi che riconosceva Carlo VII come capo supremo della crociata. Infine, con la successione di

) e Socceto, impegnandosi a versare il denaro pattuito in contanti direttamente alla Regia Cassa, per saldare una parte delle tasse municipali. Nello stesso anno Carlo Valignano prese in affitto le entrate dei feudi di

, Giuseppe Devincenzi, Pasquale Liberatore, Angelo Camillo De Meis, Melchiorre Delfico, Silvio e Bertrando Spaventa. Dal punto di vista risorgimentale, a Chieti passarono alcuni patrioti che nei periodici appoggiavano la causa unificatrice, come Carlo Madonna di Lanciano, Cesare De Horatiis di Furci e

dallo scolo che si apriva sulla muraglia, oggi sotterrato), che si affacciava sulla vallata delle Fogge. I torrioni o piccoli forti sorgevano ai quattro angoli della cinta muraria: il primo ad est sorgeva all'angolo di piazza Ciaia al principio dell'attuale via Carlo Alberto, era detto

I rapporti tra il principe Carlo e suo padre Florestano, ad ogni modo, non furono mai idilliaci: i due erano animati da spiriti di vita differenti e soprattutto il giovane Principe ereditario (sostenuto in questo anche da alcuni ministri) non poteva tollerare che il padre non si occupasse adeguatamente dello

. Siracusa, in quanto terra di confine tra il Mediterraneo occidentale e quello orientale, divenne un perno fondamentale per difendere i confini imperiali spagnoli. Carlo V, quindi, la fece fortificare in maniera talmente poderosa che essa assunse, da qual momento in avanti, l'appellativo di

Borgo San Panfilo: include tutta la parte settentrionale del centro storico da via di porta Romana, piazzale Carlo Tresca, la circonvallazione orientale, via Matteotti e via Roosevelt. All'interno si trova la

Carlo, che, inizialmente, aveva voluto attuare una politica ispirata al rinnovamento e alla limitazione del potere baronale, concluse il suo regno guidando governi basati, paradossalmente, su una filosofia politica del tutto opposta

: Francesco Mammoliti, Francesco Strangio, Antonio Pizzata, Domenico Pipicelli, Carlo Fuda, Rocco Carrozza, Francesco Pascale, Antonia Vottari, Maria Falcomata e Nina Falcomata. La prima sezione della Corte suprema presieduta da Corrado Carnevale annulla con rinvio, tranne per quattro imputati, assolti direttamente con annullamento senza rinvio.

Il viaggio aereo dell'illustre Cavaliere Milanese Don Paolo Andreani esposto dal Canonico Carlo Castelli in una lettera diretta al Sig. Faujas de Saint Fod celebre istorico delle esperienze ariostatiche

Indeciso sul da farsi, Carlo II chiese consiglio al Pontefice, il quale, onde evitare che con la Spagna nelle mani degli Asburgo si ricreasse la stessa concentrazione di potere che circa due secoli prima si era verificata con

, con il quale Carlo Tancredi dichiarava di rinunciare all'eventuale successione alla Corona delle Due Sicilie. Tuttavia la sua ascesa al trono non avvenne mai. Dei tre figli avuti dalla prima moglie,

Il successo di Carlo Magno nel fondare il suo impero si spiega tenendo conto di alcuni processi storici e sociali in corso da diverso tempo: nei decenni precedenti l'ascesa di Carlo, le migrazioni dei popoli germanici orientali e degli Slavi si erano fermate quasi del tutto; a occidente si era arrestata la forza espansionistica degli

La sconfitta di Roncisvalle non fece diminuire l'impegno di Carlo nell'ampliamento dei territori dell'area pirenaica sotto il suo controllo e nella difesa del confine iberico, di fondamentale importanza per impedire che le armate arabe dilagassero in Europa. Pertanto, per pacificare l'

, la situazione nel ducato beneventano non fece che degenerare, a causa dei contrastanti interessi del papa, che denunciava complotti inesistenti per spingere Carlo all'intervento militare risolutivo, della duchessa reggente, la vedova

, e aveva fatto battezzare i suoi figli direttamente dal papa: circostanze che, in pratica, insieme alla comune origine e parentela, lo innalzavano dunque giuridicamente allo stesso livello regale di Carlo, pur con un diverso titolo. Si aggiunga che

diventava un beneficio che il re concedeva al duca; dal pieno potere sul suo paese all'usufrutto della sua terra che Carlo gli concedeva: era il presupposto necessario per quel pretesto giuridico di cui Carlo aveva bisogno per l'annessione definitiva della

e barconi incaricata di trasportare rifornimenti e permettere una rapida comunicazione tra le due sponde. Contemporaneamente un altro esercito si muoveva sul versante sud del fiume, comandato personalmente da Carlo, accompagnato dal figlio

rispondesse a precise esigenze di ordine politico, ben successive all'accaduto, e come essa fosse stata costruita ad arte per le esigenze che s'erano venute affermando. L'opera del biografo di Carlo fu infatti redatta fra l'

Carlo diede immediatamente ordine di costruire una flotta e di radunare un esercito che volle guidare personalmente, ma prima che potesse intervenire gli invasori, che probabilmente si rendevano conto di non poter sottomettere stabilmente quella regione, si ritirarono nello

ebbe una natura essenzialmente religiosa, ma le riforme promosse da Carlo Magno assunsero una portata culturale. La riforma della Chiesa, in particolare, si proponeva di elevare il livello morale e la preparazione culturale del personale

Tra le tante affermazioni ve ne sono comunque alcune che, non inquadrabili in un contesto celebrativo, potrebbero forse davvero costituire una testimonianza attendibile del carattere e delle abitudini di Carlo: gran bevitore (ma sempre molto controllato) e mangiatore, si dice che non rifuggisse l'adulterio ed ebbe numerose concubine, in un regime poligamico che era abbastanza consueto tra i

) pensava potesse influenzare il bambino facendolo passare dalla parte francese. Dall'altra parte della Manica, nello stesso anno, moriva anche Carlo VI e i sostenitori del delfino respinsero gli accordi di Troyes proclamando anche Carlo VII re di Francia.

Il delfino di Francia Carlo VII palesava tutta la sua debolezza non riuscendo a organizzare un appropriato contrattacco che riuscisse a fermare gli inglesi. Un tentativo francese, passato alla storia come la

. Molte sue tele sono presenti in molte chiese pugliesi. L'intera abside della Cattedrale di Giovinazzo, la tela del San Michele Arcangelo della Chiesa di SS Maria di Costantinopoli, la tela del martirio di San Lorenzo nella omonima chiesa, il San Francesco Saverio e il San Gaetano da Thiene della Chiesa di SS Maria del Carmine, sempre a Giovinazzo. Inoltre numerose tele di Carlo Rosa sono presenti nella Chiesa del Purgatorio a Modugno, nella Chiesa del Carmine e di San Gaetano a Bitonto. Ad

(si ricordano Antonio e i figli Federico e Lucio), Bartolomeo e Francesco Piatti (la cui bottega si trovava nell'omonima via), i fratelli Francesco e Gabriele da Merate, Giovanni Pietro e Vincenzo Figini, Giovanni Pietro e Geronimo Bizzozzero, Bernardino e Jacopo Cantoni, Francesco e Giovanni Jacopo da Vimercate, Giovanni Gariboldi, Galeazzo da Verderio, Ambrogio dell'Acqua, Marco de' Lemidi, Jacopo da Cannobio (detto Bichignola), Pietro Caimi, Balzarino da Trezzo, Carlo Porro e Giovanni Antonio Biancardi e molti altri, quasi tutti concentrati tra le parrocchie di

Napoleone stesso era stato consacrato imperatore a Notre-Dame ma, ascendendo al trono dei suoi antenati, Carlo ritenne opportuno riprendere anche le antiche tradizioni, legandosi ancora una volta al passato.

Carlo X venne seguito poco dopo anche in Inghilterra dai suoi creditori, dai quali aveva ricevuto grandi somme di denaro durante il suo primo esilio. Ad ogni modo la famiglia fu in grado di pagare questi debiti sfruttando il denaro che la moglie di Carlo aveva depositato a Londra.

per continuare la guerra, concordando un importante programma di aiuti finanziari britannici. Nella corte viennese si affrontavano il partito della guerra, guidato da Thugut, dall'imperatrice e da Maria Carolina di Napoli, ed i fautori della pace, rappresentati principalmente dall'arciduca Carlo. Alla fine Thugut decise di ritirarsi e il nuovo cancelliere

. Il Corpo decise seduta stante di richiedere al Re una Costituzione anche per il Regno di Sardegna: Carlo Alberto in fretta e furia fece redigere una dichiarazione di principi che saranno alla base dello Statuto (termine ripreso dalla tradizione di

Quartieri: Centro Storico (parte est), Achille Grandi, Bovio, Campofregoso-Brin, Casali di Papigno, Cervara, Ex Ferrovieri, Pentima, Rosaro, San Carlo, Sant'Agnese, Toano, Trevi, Tuillo, Volghe-Prisciano.

Nel corso della giornata l'imperatore Carlo fece gli ultimi tentativi per evitare la catastrofe definitiva della monarchia: dopo essere stato sollecitato dal generale Arz von Straussenburg a concludere subito l'armistizio, prima indisse una riunione a

, e furono quindi privati del titolo nobiliare. Il cognome Nobile venne modificato per ricordare la storica appartenenza all'aristocrazia; suo nonno Roberto Carlo Ferdinando Nobile delle Piane dei marchesi di Valceronia era stato ciambellano alla corte di re




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14 Febbraio 2021

20:27:22