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Frasi che contengono la parola barberini

Le divise, le armi puntate, il passo cadenzato, persino la carretta su cui era piazzata la mitragliatrice, le voci straniere, tutto era un oltraggio al cielo azzurro di Roma, agli intonaci, ai sampietrini, al verde che il parco di Palazzo Barberini riverberava dolce sulla via Rasella. Era un oltraggio che si ripeteva, da millenni e nei millenni; e il

, che, preoccupata per le mire espansionistiche dei Barberini, spingeva per la restituzione del ducato al legittimo proprietario. Gli alleati, che fino ad allora avevano solo appoggiato moralmente Odoardo, entrarono in guerra agli inizi del

il giardino Barberini, grande spazio libero collocato nel pieno centro storico, fu prontamente risucchiato nello sviluppo urbanistico della nuova capitale, che veniva allineando i suoi ministeri lungo la via XX Settembre. Al giardino fu risparmiata la completa lottizzazione che distrusse la

, nipote di papa Urbano VIII) e pertanto, per avere diritto alla successione, Urbano aggiunse al proprio cognome di Colonna di Sciarra anche quello dei Barberini. Parallelamente intanto si era creata una linea illegittima dei Barberini (originatasi da un figlio naturale di

, rimaneva comunque scarsamente popolato, con ampie zone di verde per la presenza di grandi ville come villa Barberini, sull'attuale via XX Settembre, villa Mandosi, in via Boncompagni, e villa Cicciaporci, compresa tra la via Pia, le

, suddivisa in due macro volumi. Nel primo abbiamo: Acquaviva, Ajaldo (poi Corbano), d'Alagno (Alagna), Altemorisco, Barberino (Barberini), Brancaccio, Capano, Capuano, Carduino, Cavaniglia, Celano, Centelles, Cossa (Coscia), Diaz Carlone, Filingero (Filangieri), Galluccio, Giustiniano (Giustiniani). L'altra raccolta annovera: Gonzaga, Grisone,

, Maffeo Barberini era attestato, come gran parte dei letterati toscani dell'epoca, su posizioni classiciste e petrarchiste, e non poteva che nutrire avversione per la nuova maniera mariniana, fondata sullo sperimentalismo concettista e su un certo disimpegno morale.

e alle sue istanze di moralizzazione dei contenuti letterari accenna, per es., la Carminati, ricordando, tra l'altro, come, divenuto pontefice, il Barberini tenne a firmare personalmente la prima sentenza contro il Marino, e ricordando come tra gli accademici Umoristi non vi fosse, rispetto alla poetica mariniana e marinista, una perfetta

che reggono festoni, mentre i drappi sotto la trabeazione sono in movimento come mossi dal vento. A sottolineare la commissione di un papa afferente alla famiglia Barberini, il Bernini pose su uno dei lati del baldacchino un putto che alza al cielo un enorme corpo d'ape rovesciato; in cima fu collocato il globo con la croce; le statue sono animate in senso barocco e sono impreziosite cromaticamente, come il resto dell'opera, dall'uso della

Oggetti di straordinaria ricchezza e fattura sono stati rinvenuti nelle tombe Barberini e Bernardini di Palestrina e nella Regolini-Galassi di Caere. Un oggetto che doveva in particolar modo distinguere lo status del defunto in questi contesti tombali era il pettorale in lamina d'oro. Allo stesso ambito produttivo occorre riferire il vasellame in materiale prezioso, come anche gli oggetti in avorio. Si tratta di oggetti importati o fabbricati sul luogo da artigiani immigrati; uno dei principali luoghi di stanziamento per questo tipo di artigianato estero sembra essere stato Caere e qui come altrove, Vetulonia per esempio, possono essersi formati gli apprendisti etruschi.

A Roma ottenne la protezione di illustri committenti quali i Barberini e grazie all'appoggio del cardinal nepote Francesco - nipote di Urbano VIII - egli ricevette l'incarico di lavorare accanto a nomi prestigiosi come

, Alvisini, Americi, Amici, Amati, Anasetti, Andretti Luccichenti, Angeli, Antonelli, Archetti, Arezzo, Ascenti, Balugani, Barberini Sciarra, Bartoll, Bartolucci, Basilici, Battaglia, Belloni Cavalletti, Berardi, Bolognetti, Bompiani, Bonaccorsi, Borgia Pichini,

, scaturita per motivi di interessi economici e per la politica espansionistica dei primi nei confronti di questi ultimi. La causa scatenante del conflitto, infatti, abilmente predisposta da Urbano VIII, consisteva nel mancato pagamento alla famiglia Barberini delle rendite del

nella quale perde la vita un ufficiale tedesco. Il giorno dopo, la medesima formazione deposita una bomba all'uscita del cinema Barberini, frequentato da soldati tedeschi. L'azione provoca la morte di otto militari, oltre a un numero imprecisato di feriti. Capponi e Ottobrini sono fermate dalle SS, ma vengono subito rilasciate e trovano rifugio in mezzo agli sfollati del Traforo Umberto I

Barberini era desideroso di ottenere maggiori informazioni sul progresso dei cattolici in Inghilterra e la Commissione di Panzani era quello di ottenere informazioni di prima mano per quanto riguardava lo stato dei cattolici inglesi.

Palazzo Capranica, oggi Barberini, spicca per imponenza sulla compatta struttura edilizia del borgo. Il Palazzo sorge su antiche preesistenze medioevali di cui ancora si conservano testimonianze nella struttura interna, mentre all'esterno conserva ancora intatta la sua nobile struttura cinquecentesca elegantemente articolata tra fitta tessitura in pietra calcarea bianca.

Nominato Consultore Supremo dell'Inquisizione Romana e Universale, ne fu successivamente Assessore grazie anche alla stima che ottenne presso il cardinale Maffeo Barberini, poi asceso al soglio pontificio col nome di

(forse grazie all'aiuto dei Barberini) con la costruzione di un dignitoso monumento in marmi policromi, dagli echi borrominiani e con un busto di Niccolo Menghini, realizzato post-mortem forse sulla base di precedenti ritratti, e completato dallo scudo araldico richiamante il soprannome dell'artista, e da un epitaffio encomiastico

L'identificazione dell'imperatore raffigurato nel pannello centrale costituisce il problema centrale che ha occupato gli studiosi dell'avorio Barberini. Il primo proprietario moderno conosciuto dell'avorio,

come un trionfo dopo gli insuccessi iniziali. La produzione dell'avorio Barberini sarebbe quindi riconducibile a questo contesto, e il trionfo imperiale raffigurato nel pannello centrale sarebbe quello contro i

, sfortunatamente perdute, suggerisce che il tema centrale dell'avorio Barberini, piuttosto che crearne un modello nuovo, ne riprenda uno reso popolare da quelle stesse statue; esiste infatti almeno un altro esempio di questa iconografia, su di un supporto totalmente differente: un peso in bronzo, conservato al




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Ultimo aggiornamento pagina:

18 Dicembre 2021

22:36:00