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Frasi che contengono la parola belvedere

Il cortile del Belvedere nasce come corte a mare del primo nucleo del palazzo e aveva originariamente una forma a C, chiuso da un loggiato, poi successivamente modificato a seguito della costruzione dei nuovi nuclei del palazzo nel Settecento

Dal Salone degli Ambasciatori si passa a una serie di ambienti con vista mare: da qui originariamente era possibile accedere a un corpo di fabbrica chiamato Belvedere, demolito durante i lavori di ristrutturazione del Genovese, e al giardino pensile

: a stretto giro, il comune di Vercelli convoca un tavolo tecnico tra dirigenti della Pro Belvedere (che nel mentre si vede formalizzare il ripescaggio tra i professionisti) e i dirigenti residui della Pro (ormai quiescente) al fine di salvare la prestigiosa

), il cui nome fa riferimento all'incrocio tra due antiche strade, quella che da Sampierdarena, superato Belvedere, proseguiva a mezza costa per l'alta Valpolcevera e quella che da Genova (quartiere di

L'involucro architettonico scandito da lesene corinzie, presenta il tema dell'arco di trionfo (due interassi minori ai lati di un interasse maggiore) serializzato come nel cortile superiore del Belvedere

prevedeva la realizzazione di una rete basata su una linea principale Archi-Sbarre che dal fiume Torbido avrebbe sfruttato la strada provinciale e successivamente quella comunale, e di tre diramazioni per il porto (da Santa Lucia per viale Genoese Zerbi), per il Castello (da Santa Lucia per via Aschenez) e per la Rotonda-Belvedere, distaccandosi all'altezza di via Aschenez

ai due lati della fontana, presenti in foto d'epoca ma oggi sparite. Risalente alla stessa epoca e, a differenza delle voliere, perfettamente conservato, all'angolo sud-est si innalza il piccolo belvedere, In passato veniva chiamato anche

Cartolina di Belvedere. In alto: Villa Ca' Dolce (a sx) e Belvedere Basso-Via Nazionale (a dx); al centro: Chiesa parrocchiale; in basso: vecchio Monumento ai Caduti (a sx) e Villa delle Suore (a dx).

, la zona poteva essere raggiunta da Genova via mare oppure risalendo il colle degli Angeli e ridiscendendo da Belvedere o Promontorio. Solo con la costruzione delle mura fu aperta sulla punta del promontorio di san Benigno la porta della Lanterna.

, sul versante occidentale della collina del Vomero (attuale via Belvedere), dal dovizioso mercante e banchiere fiammingo (insignito del titolo di marchese di Castelnuovo e sposato con la nobile Olimpia Piccolomini, nipote del cardinale Celio)

, ultima erede dei Cybo-Malaspina. A quest'epoca ottocentesca risalgono la terrazza-belvedere, creata sul lato del giardino, e il prato romantico all'inglese, che compromise l'originaria struttura del giardino rinascimentale. Le modifiche del giardino furono opera del famoso giardiniere

la completa cristianizzazione del borgo: in piazza San Vittore negli anni sono venuti alla luce un antico cimitero e una cappella cristiana. Dello stesso periodo sono i reperti trovati in via Belvedere: tombe cappuccine con incise l'

, Belvedere, Borgiano, Camporoppolo, Campo Salese, Caprareccia, Casal della Valle, Casal di Mezzo, Casigliano, Castagnacupa, Catinelli, Cappuccini, Cerqueto, Cese, Colle Attivo, Collerisana, Collicelli, Cortaccione, Crocemaroggia,

(NPS). Inoltre, due dei sentieri sono amministrati congiuntamente dal BLM e dallo NPS. Occasionalmente, queste agenzie acquistano terre per proteggere importanti siti, risorse e belvedere o luoghi con vedute panoramiche. Frequentemente lavorano anche in associazione con gli stati federali, i governi locali, imprese proprietarie di terre o proprietari terrieri privati, per proteggere le terre o le strutture lungo questi sentieri, permettendo che siano accessibili al pubblico. I sentieri ricreativi e quelli di collegamento non richiedono l'azione del Congresso, ma sono istituiti dal Segretario dell'Interno o dal Segretario dell'Agricoltura. Tutti i sentieri nazionali sono sostenuti da organizzazioni private senza fini di lucro che lavorano con le varie agenzie federali sotto la

della facciata e la grande finestra belvedere del piano alto. Questi venti, inoltre, venivano inumiditi dal passaggio sopra la grande peschiera antistante il palazzo e la presenza di acqua corrente all'interno della

lungo la quale sorgono ampie piazze, tra cui il cosiddetto Belvedere comprendente piazza Francesco Crispi e il viale Guglielmo Marconi fino alla confluenza con via Alessandro Volta; numerose sono le chiese e

e Pisa: in particolare ai lavori di ricostruzione della casermetta sugli spalti del forte di Belvedere di Firenze, all'opera di ripristino del chiostro della cattedrale di Prato, alle opere propedeutiche al restauro del

. Sul chiostro con quadriportico si affacciano vari ambienti decorati con affreschi di varie epoche, tra cui in particolare le tre sale del lato ovest, la sala degli Uccelli a nord e la sala del Capitolo a est. Nel giardino posteriore si erge, sul margine della scarpata del torrente, il Belvedere settecentesco dai tratti scenograficamente

), che decorava, insieme a un variegato sistema di fontane, il belvedere dei Ventimiglia, ovvero il meraviglioso giardino rinascimentale inserito nel complesso comprendente anche la dimora dei Ventimiglia nei pressi del monastero dei francescani e della cappella di famiglia, dedicata a sant'Antonio, meglio conosciuta come Mausoleo dei Ventimiglia. La fontana fu ricomposta nel

) che occupava gran parte del promontorio costiero. La grande struttura romana si poggiava, a sud, verso la costa, su un cripto-portico utilizzato come passeggiata di belvedere e che congiungeva l'abitazione privata alle

Le principali contrade del Capoluogo Lampedusa sono: Capo Ponente, Punta Parise, Sanguedolce, Albero Sole, Belvedere, Spiaggia dei Conigli, Aria Rossa, Cimitero Vecchio, S. Fratello, Cala Galera, Madonna di Porto Salvo, Cala Croce, Guitgia, Punta Guitgia, Cala Madonnina, Muro Vecchio, Cave, Taccio Vecchio, Punta Alamo, Terranova, Cala Calandra, Ex fortino, Sindaco, Punta Sottile, Cala Francese, Punta Maccaferri, Cala Uccello, Cala Pisana,

Giunti sul piazzale di San Ciriaco, Gino si siede accanto allo spagnolo sul muretto del belvedere del piazzale del Duomo. Da qui, dal sagrato del Duomo, dall'alto del colle Guasco, la macchina da presa scorre in panoramica sulle banchine del

Belvedere San Martino - Attornia la chiesa parrocchiale con belle piantumazioni e accenni di giardino all'italiana; nelle giornate serene consente una vista spettacolare sulla pianura alessandrina fino alla maestosa cerchia delle Alpi.

. Sparsi per le navate e nel coro vecchio dipinti e affreschi dei secoli XV-XVI e moderni sarcofagi di principi di Casa Savoia. Dalla navata mediana si scende nella cripta, formata da tre sacelli (secoli X, XI, XII). Dal fianco sinistro della chiesa si accede al belvedere.

, si apre lungo il lato occidentale delle mura, poco a sud rispetto alla Torre del Belvedere. Resta chiaramente visibile il varco lungo la cortina muraria, pur essendo privo dell'originaria porta ad arco.

), la chiesa della Matrice e il terrazzo Belvedere, resti dell'antico castello dell'Emiro. Importanti anche il seicentesco palazzo Panitteri (nei pressi del Museo etno-antropologico), il palazzo dell'Arpa (sede del Municipio) e il palazzo Ciaccio, la chiesa del Carmine con la statua marmorea di scuola gaginiana della Madonna dell'Udienza, Patrona di Sambuca di Sicilia, e la chiesa di San Michele Arcangelo con il

Il giardino, dominato da una fontana circolare e dalla torre neogotica, comprende una parte pensile con belvedere che si affaccia su piazza San Francesco e che si collega al terrazzo sopra il voltone. Quest'ultimo, datato

, classiche del gusto orientale del periodo, e la sistemazione del belvedere con veduta su Napoli, con la creazione di una fontana riutilizzando le statue in precedenza poste lungo i viali del parco, in particolar modo dalla zona del giardino Torre

Il Convento di San Francesco risale al XII secolo e si trova poco fuori dal centro in direzione Belvedere, su un'altura detta Monte Formosino. Qui prese i voti Giovanni Vincenzo Antonio Ganganelli, col nome di Frate Lorenzo da Montegridolfo, divenuto poi

Centro collinare posto al limite della Piana Campana, in corrispondenza dei primi rilievi pre-appenninici, incastonato su una prominenza del costone del monte Pietra Maula, affacciato quindi su un belvedere che domina un territorio che si spinge fino alle porte di

Nella parte occidentale del corpo principale diverse aperture conducevano al giardino (arricchito da un piccolo orto) e alle scuderie. Sul lato orientale, una galleria consentiva di giungere ad un belvedere la cui vista spaziava dal litorale della

Iesi, Barbara, Castelbellino, Belvedere d'Ostrense, Mergo, Castel Planio, Cupramontana, Maiolati, Monsano, Montecarotto, Monteroberto, Morro d'Alba, Rosora, Poggio S. Marcello, S. Paolo di Iesi, S. Maria Nuova

Iesi, Barbara, Belvedere, Castel Planio, Castelbellino, Cupramontana, Mergo, Maiolati, Montecarotto, Monsano, Monteroberto, Morro d'Alba, Rosora, Poggio S. Marcello, S. Paolo, S. Marcello, Serra de' Conti, Santa Maria Nuova, Staffolo

La costruzione era una villa suburbana ad uso del pontefice con un'ampia loggia aperta verso la campagna ed era detta Villa o Casino del Belvedere per la sua posizione rialzata rispetto all'area della Basilica dalla quale era separata da un vasto pendio. Per la sua decorazione vennero chiamati

La prospettiva del cortile era conclusa nel progetto di Bramante da una esedra posta come punto di fuga della prospettiva del grande invaso architettonico e con la funzione di nascondere l'antico Casino del Belvedere che non si integrava con gli allineamenti del nuovo impianto.

priprio dalla vista che si ha dal belvedere di Orsogna. La scena infatti si risolve nella ragazza a passeggio, mentre si tiene il velo, e dall'altra parte il gruppo di sbeffeggiatori imbruttiti nei volti, sotto la cornice centrale giganteggiante della

Il prospetto interno affacciato su Piazza Santo Spirito, realizzato in conci intagliati, per mancanza di particolari scultorei e marmorei (ad eccezione del rivestimento alla base e della balaustra del terrazzo), presenta chiaramente la ripartizione su tre ordini. Al piano terra le porte d'accesso ai piloni. Nel secondo ordine un balcone e una finestra incorniciati da dettami in stile rinascimentale. Al terzo la balconata belvedere con contrafforte a ricciolo. I vani costituivano appartamenti ad uso dei pretori cittadini.




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Ultimo aggiornamento pagina:

29 Dicembre 2021

09:49:31