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Frasi che contengono la parola borbonico

, manufatti etno-antropologici dell'Europa Settentrionale, dell'America Centrale e il Museo Sacro, composto da opere legate all'iconografia e alla liturgia sacra. Alla morte del cardinale le opere vennero ereditate da suo nipote Camillo Borgia e in seguito acquistate dal sovrano borbonico

, indignato per la profanazione del santuario da parte dell'esercito borbonico, lanciava la scomunica sui responsabili. I consoli inglese e francese invece presentavano le loro proteste al comando militare regio per il modo con cui era stata condotta la repressione.

Sia Nitti che Fortunato concordavano nel sostenere che la gestione finanziaria dello Stato borbonico fosse caratterizzata da una spesa pubblica estremamente esigua ed oculata, in particolare a livello infrastrutturale

e di potenti famiglie legate ai reali borbonici come i Fortunato e gli Aquilecchia di Melfi, Crocco assunse il comando di circa duemila uomini, che per la maggior parte erano persone nullatenenti e disilluse dal nuovo governo italiano, oltre che da ex militari del regno borbonico, reduci del disciolto

aveva il comando militare. Anche questa insurrezione, per la mancata partecipazione popolare e la frantumazione dei comandi militari, si concluse con la repressione armata dell'esercito borbonico e la fucilazione dei promotori; le guardie urbane borboniche decapitarono il cadavere di Romeo e la sua testa fu portata in mostra come monito

, si presenta come una commistione di alcuni elementi araldici ed altri di semplice grafica: nella parte inferiore, infatti, sotto lo stemma borbonico compaiono una torre torricellata insieme ad alcune piante

, con briganti, brigantesse, esercito borbonico, filadelfi e popolani che fanno rivivere agli spettatori il periodo in cui il popolo cilentano si ribellava per reclamare la costituzione e per liberarsi dalla tirannia borbonica.

seguiva un modello economico statico, dovuto, secondo il suo pensiero, alla mancanza di vedute e prospettive moderne. Egli ritenne che il governo borbonico, senza guardare all'avvenire, mirava al semplice scopo di riscuotere meno tasse possibili e mantenere una pressione fiscale bassa, credendo di garantire il bene del popolo, una concezione da lui considerata retriva.

di Sora Giuseppe Colucci massimo funzionario borbonico del distretto, che fu nominato presidente del nuovo organismo democratico; inoltre Francesco Loffredo di Sora, Lorenzo Iacovelli di Picinisco, Giuseppe M. Polsinelli di Arpino, Alessandro Ferrari di Sora, Gaetano Pelagalli di Aquino, Federico Iucci di Cassino e Calcagni di Arce.

; di quest'ultima resta solo il lungo edificio lungo l'attuale via delle Caserme, l'ex bagno penale borbonico. Nel quartiere, che mostra ancora il caratteristico aspetto settecentesco, sorgevano anche le chiese del Santissimo Sacramento, del Rosario, di San Giacomo e della Santa Gerusalemme; la prima fu demolita per la costruzione della

, risultava invece di stampo prettamente chietino, con pronuncia vocalica chiusa, caratterizzata dall'isocronismo sillabico completo. Lo stesso D'Annunzio, vissuto proprio in quest'ultimo centro, scriveva pertanto in un vernacolo di stampo chietino, peraltro non scevro da influssi prettamente napoletani, ora scomparsi, dovuti alla massiccia presenza delle truppe militari partenopee nel Bagno penale borbonico. Evidenti erano soprattutto le forme dittongate in

. Inoltre, i comandanti dell'esercito borbonico, ignorando le segnalazioni dei servizi di informazione napoletani, appena un giorno prima dello sbarco, avevano fatto rientrare a Palermo le colonne del generale Letizia e del maggiore d'Ambrosio, per far fronte al pericolo di una probabile insurrezione nella capitale siciliana

, dal capourbano, dal sottocapourbano, dal conciliatore e dal supplente giudiziario. Durante il ricostituito governo borbonico furono emanate per Radicena diverse ordinanze come l'autorizzazione di un mercato nel sabato di ciascuna settimana e la fiera di

Confermo e sottoscrivo; peraltro una fonte normativa c'era: il codice penale borbonico (che conteneva anche la parte processuale) prevedeva che le arringhe del difensore si dovessero pronunciare in lingua napoletana. --

i Napoletani, tra i primi in Europa a riconoscere i grandi pregi organolettici del pomodoro, iniziarono a coltivare la cultivar a bacca lunga nei dintorni del Vesuvio, distribuendolo ai territori del regno borbonico, compresi quelli amatriciani, che ricadevano nella giurisdizione napolitana e che a loro volta distribuivano i loro prodotti alle altre province settentrionali del

In tale contesto si cominciarono a formare, oltre alle bande di contadini e pastori che si davano al brigantaggio come estrema forma di protesta, anche gruppi organizzati di ex soldati del disciolto esercito borbonico rimasti fedeli alla deposta

Il provvedimento di chiamata alle armi, obbligava quindi i soldati del regno borbonico a ripresentarsi sotto le armi per terminare il periodo di servizio cui erano assoggettati dall'ordinamento borbonico preesistente

Qui ebbe modo di conoscere varie persone di spicco dell'epoca, di diversa estrazione sociale e orientamento politico, anche filo-borbonico, cosa che le avrebbe creato non pochi problemi negli anni successivi.

Negli ultimi anni di vita del Regno furono approvati dal governo borbonico, prima sotto Ferdinando II poi sotto Francesco II, vari progetti di ampliamento della rete ferroviaria: al momento dell'annessione al Regno d'Italia erano state costruite diverse tratte,

, risultava invece di stampo chietino, con pronuncia vocalica chiusa, caratterizzata dall'isocronismo sillabico completo. Lo stesso D'Annunzio, vissuto proprio in quest'ultimo centro, scriveva pertanto in un vernacolo di stampo chietino, peraltro non scevro da influssi prettamente napoletani, ora scomparsi, dovuti alla massiccia presenza delle truppe militari partenopee nel Bagno penale borbonico. Evidenti erano soprattutto le forme dittongate in

Al termine del parco un passaggio sottoposto alla linea ferroviaria conduce all'approdo borbonico, costituito da due cafehaus con torrette simmetriche davanti ai quali si apre una piccola esedra da cui si accede sul molo, ricostruito nel

che ebbe vita breve a causa dell'inesperienza dei repubblicani e il mancato appoggio del popolo. Infatti dopo pochi mesi venne restaurato il potere borbonico e alla caduta della Repubblica Napoletana,

D'altra parte va ricordato che il notaio Alberto De Carolis fu anche colui che, nello scrivere l'elogio funebre ad Andrea Martella, politico bisentino benestante di sentimenti risorgimentali, ebbe a dire, riferendosi al governo borbonico e rifacendosi alla stessa discutibile frase di

Come primo ministro, Fortunato, anche se succubo del potere monarchico, si distinse in alcuni provvedimenti contrari al volere del sovrano e che gli guadagnarono critiche di anticlericalismo. Infatti, il clero borbonico propose al governo di poter essere svincolato dalle restrizioni e il giornale pontificio

iniziarono a coltivare la cultivar a bacca lunga nei dintorni del Vesuvio, distribuendolo ai territori del regno borbonico, compresi quelli amatriciani, che ricadevano nella giurisdizione napoletana e che a loro volta distribuivano i loro prodotti alle altre province settentrionali del

, decise di realizzare un grande edificio che ospitasse tutti i ministeri dello Stato Borbonico, i quali erano dislocati in varie sedi. Il vero promotore dell'iniziativa tuttavia fu il primo ministro

Nei primi due secoli del dominio borbonico il palazzo comitale aveva una forma quasi cubica e priva della corte antistante. Il palazzo si ergeva su tre livelli: un primo, seminterrato, con accesso carrabile a valle; un piano nobile caratterizzato, nel prospetto da una

Secondo alcuni filoni revisionisti, una macchinazione contro il Regno delle Due Sicilie sarebbe stata ordita dal Regno di Sardegna e l'Inghilterra, con lo scopo di trarre entrambi profitto dal collasso dello Stato borbonico

, fiero difensore della politica seguita dai governi borbonico e austriaco in Italia. Le sue dichiarazioni, inoltre, furono spesso usate dai borbonici in difesa del governo napoletano e, talvolta, proprio per controbattere alle affermazioni del Gladstone.

. Le missive, dunque, si diffusero in tutta Europa e le affermazioni in esse contenute furono accreditate come vere. A nulla valsero i tentativi del governo borbonico di smentire le asserzioni del britannico

In particolare, alcuni autori hanno sostenuto che le affermazioni di Gladstone fossero false, che egli non sarebbe mai entrato in alcun carcere borbonico e che quanto da lui riportato sarebbe stato partorito dalla mente del politico inglese di concerto con il segretario di stato per gli affari esteri del governo britannico,

, che era venuto in Sicilia per combattere contro Palermo e ricondurla alla ragione, e partecipa alla repressione del moto rivoltoso. Gli ultimi anni del dominio borbonico sono caratterizzati dai ritardi nello sviluppo economico, ma anche dal

: all'interno dell'arsenale borbonico di Palermo. Si possono ammirare cannoni di fattura settecentesca e portolani oltre che riproduzioni in scala di scialbecchi, galere e navi cannoniere, frutto della passione dei soci fondatori.

, dove il ceto emergente borghese agrario, che aveva maggiormente goduto dell'acquisizione delle terre ecclesiastiche, premeva per l'abolizione dei vincoli al mercato dei prodotti agricoli. Queste pressioni avevano indotto il governo borbonico a limitare, nell'ultimo decennio del secolo, l'uso del calmiere dei prezzi, mentre a Reggio scoppiarono manifestazioni popolari per l'abolizione delle assise sul




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Ultimo aggiornamento pagina:

01 Gennaio 2022

19:27:03