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Frasi che contengono la parola bonifica

, secondo la tradizione sotto il suo regno furono portati a termine la Cloaca Massima e il Tempio di Giove Capitolino. La bonifica dell'area dell'antico Foro Romano dovuta alla Cloaca Massima, rese possibile la formazione di un antichissimo borgo ai piedi del colle

, profondamente antropizzato e regolato a fini produttivi, frutto della secolare opera di bonifica e trasformazione che ha determinato la semplificazione morfologica del territorio, livellato e terrazzato anche sui modesti rilievi, e la presenza di una fitta rete irrigua, con canali,

prima di assumere tali farmaci, in modo da poter eventualmente procedere a una bonifica preventiva di ogni patologia presente. L'interruzione del trattamento nei pazienti chirurgici, non riduce il rischio di

Le aree necessarie a realizzare gli interventi venivano recuperate quasi sempre attingendo a terreni demaniali incolti, aree soggette ad usi civici, aree acquitrinose acquisite a poco prezzo e che venivano affidati all'ente incaricato della bonifica, principalmente l'O.N.C. (

Attualmente queste agenzie sono impegnate nella maggiore opera di bonifica ambientale nel mondo, che pone molte sfide dovute al fatto che si sovrappongono problemi tecnici, politici, di regolamenti, e interessi culturali. Lo sforzo della bonifica si focalizza su tre obiettivi: restituire il corridoio del Columbia ad altri usi, convertire l'altopiano centrale in un luogo di stoccaggio e di trattamento delle scorie nucleari a lungo termine, e preparare il sito per usi futuri.

Dei molti laghi, rivi e stagni che arricchivano il territorio di un ambiente e di un clima marino, la vasta opera di bonifica compiuta nei secoli, ha lasciato solo poche tracce. Ne rimane testimonianza nei toponimi che rimandano alla natura

Le aree necessarie a realizzare gli interventi venivano recuperate quasi sempre attingendo a terreni demaniali incolti o da bonificare che venivano ceduti all'ente incaricato della bonifica, spesso l'O.N.C. (

, originariamente Mussolinia di Sardegna, fu il centro di una vasta area di bonifica non lontano da Oristano ed una delle prime significative realizzazioni di nuova fondazione. La struttura urbana era a maglie ortogonali.

) sorse ai margini della bonifica della Nurra, a poca distanza da Alghero, costruito dall'Ente di colonizzazione Ferrarese e fa capo ad un centinaio di case coloniche. Il suo sviluppo fu dovuto comunque al vicino

Le maggiori cure del restaurato governo lorenese furono per le opere pubbliche; in questi anni si realizzarono numerose strade (come la Volterrana), acquedotti e si diede inizio ai primi seri lavori di bonifica della

, se le condizioni idrauliche di quest'ultimo lo consentono), sia per la ridistribuzione dei colmi di piena che avviene nell'alveo, anche se le durate dei colmi si allungano per l'immissione dei numerosi affluenti e per l'intervento dei sistemi di pompaggio dei Consorzi di Bonifica Reno-Palata e

, praticamente tutte le Everglades, che lo stato aveva sollecitato il governo federale a prosciugare, vennero girate allo stato per tale scopo, con la condizione che tutti i ricavi da tali terre venissero usati per la loro bonifica. Un consiglio di fiduciari dell'

, si presenta a tre lati, e su ogni lato si trovano, oltre i volti dei personaggi illustri della bonifica realizzati da Tito Sarrocchi, le piccole vasche sormontate da uno stemma del grifone dove si trovavano i rubinetti da cui usciva l'acqua. Orientato verso ovest vi si trova il volto scolpito di

. Lo stesso sito venne rifrequentato dopo alcuni decenni utilizzando in parte i resti del precedente impianto e completando l'opera con una bonifica stratificata, tale da rendere abitabile il terreno impaludato

fu oggetto di vari tentativi di bonifica e di ripopolamento. Si dovette combattere contro vaste paludi ed acquitrini costieri, fiumi privi di argini che allagavano le terre fittamente coperte da boscaglie e macchia mediterranea, ove su tutto dominava il grande nemico che fu la

si attua un programma di bonifica, di rete stradale, di frazionamento dei latifondi e appoderamenti, di coltivazioni e sviluppo demografico. La prima azione politica del governo in tal senso fu la legge sulla liberalizzazione del traffico delle granaglie maremmane. Molti privati colonizzarono le terre:

a sud est, e non i conoidi e i terrazzamenti posti a quota superiore, seppur di pochi metri, a nord e ad est. Gli studi del geologo Carlo Giraudi permettono di localizzare la linea di riva, nei periodi immediatamente precedenti l'ultima bonifica, all'

Le acque sono drenate da un sistema di canali di scolo, costruiti nella piana dopo il prosciugamento torloniano e la successiva bonifica, che afferiscono alla galleria principale di drenaggio. Questa attraversando il

). Tuttavia per ragioni pratiche, l'orientamento degli assi non sempre coincideva con i quattro punti cardinali: spesso seguiva invece la conformazione orografica dei luoghi, anche per assecondare la pendenza del terreno e favorire il deflusso dell'acqua piovana lungo le canalizzazioni di bonifica che venivano tracciate (centuriazione di

comunale). Inoltre, similmente al territorio di Ugento, sono presenti vaste zone agricole e adibite a pascoli. In particolare, nel territorio di Torre San Giovanni insistono la maggior parte dei bacini di bonifica e dei relativi canali che permisero il debellamento della

. Altri interventi vennero svolti per il miglioramento del sistema difensivo, con la costruzione dei bastioni e il Castello a mare venne ulteriormente fortificato. Iniziarono i lavori di bonifica dei fiumi Kemonia e Papireto resosi necessari in seguito alle frequenti alluvioni (devastante quella del

deve la conformazione del suo paesaggio alla forte influenza esercitata dall'azione delle maree. La zona costiera presenta acque poco profonde e il costante apporto di sedimenti. Grandi opere di bonifica hanno interessato questa regione, soprattutto ad opera degli

avevano seminato ovunque dolore e distruzione, intere zone erano rase a suolo, buona parte della popolazione era stata allontanata forzatamente dalle proprie abitazioni. Inoltre i tedeschi nel tentativo di ritardare l'avanzata degli alleati, avevano volutamente danneggiato e distrutto molte opere di bonifica, provocando l'allagamento di ettari di terreno, causando in molte zone anche il drammatico ritorno della

Un provvedimento che con il tempo ebbe invece effetti negativi fu l'impiego, secondo le direttive del regime fascista, di manodopera proveniente dalla regioni settentrionali. Se durante i lavori di bonifica le opere richiedevano l'impiego sia dei residenti che degli immigrati con la fine delle opere (che coincise in parte con la

sono partiti i lavori di bonifica del canale dei navicelli con lo scopo di incrementare la cantieristica navale a Pisa e ripristinare l'accesso diretto al fiume Arno. I corsi d'acqua pisani sono stati gestiti storicamente dall'

principale, che in precedenza avevano costituito la sede del consorzio di bonifica delle paludi. Tuttavia il toponimo di Sant'Eufemia deriva da un altro insediamento di origine medievale poco distante, collocato intorno all'antica abbazia

. La Legge, che esclude dai benefici gli edifici anche parzialmente abusivi o in zone di pregio ambientale e che prevede bonus a chi bonifica e/o riqualifica e crediti edilizi a chi demolisce e rinaturalizza

, quando furono varati da Parigi i primi piani organici di sviluppo e valorizzazione agricola, diretti essenzialmente alla bonifica e alla messa a profitto delle terre della piana orientale tra Bastia e Solenzara, soprattutto per l'impiantazione di estesi vigneti e frutteti (da segnalare una buona produzione di

, ad esempio nei cuscinetti a rotolamento). La bonifica serve ad ottenere una struttura di partenza con carburi fini, che si disciolgano presto nell'austenite durante il veloce riscaldamento, e un cuore

, vale a dire dopo il V secolo, la zona fu interessata dalla continuazione delle opere di bonifica da parte dei monaci, benedettini in un primo tempo, cistercensi a partire dal XII secolo. Furono proprio i

Dopo la chiusura, l'azienda ha cambiato nome in Immobiliare val Lerone, in quanto intenzionata a gestire lo sfruttamento immobiliare della zona dopo la bonifica. Ora la zona si sta ripopolando di specie faunistiche (ad esempio

. Negli ultimi anni del XIX secolo vennero avviate importanti opere di bonifica delle paludi (che giungevano ancora fino a pochi chilometri a nord del centro abitato) e si avviarono i primi esperimenti per la coltura della

in grave stato di abbandono e degrado, circa il quale si discute da anni circa un possibile recupero dell'area (previa bonifica dei probabili residui inquinanti) e del manufatto principale a scopo turistico-culturale

, sono esposti reperti (recuperati grazie ad uno scavo archeologico effettuato in seguito ad una bonifica algale) sepolti da sedimenti limosi del fondale lagunare, che appartengono a sette tombe a fossa, scavate nella roccia calcarea, contenenti corredi funerari databili tra l'VIII ed il IV secolo a.C.

, simbolo tradizionale della Corsica. Tra le riforme in campo economico vi fu la bonifica dei terreni paludosi, attuata con l'introduzione di diverse colture, tra cui quella della patata, e lo sviluppo della

, organismo di diritto pubblico costituito per lo studio, la realizzazione e l'esercizio del canale e delle opere irrigue di interesse comune dei consorzi di bonifica emiliano-romagnoli associati e di altri soggetti operanti nella pianura sud-orientale della regione, a est del fiume

che consistono nell'eliminazione dei possibili siti di riproduzione, nella bonifica dei possibili focolai d'infestazione (es. giardini e palmizi abbandonati), mantenimento delle piante in buono stato fitosanitario, ricorso ai trattamenti chimici preventivi e curativi, ricorso a regolamenti che impongono misure fitosanitarie, educazione e divulgazione. L'adozione di tecniche combinate ha permesso di ottenere anche un successo nell'eradicazione (

Corso EOD (Operatore Bonifica Ordigni Esplosivi) e Corso IEDD (Operatore Bonifica Ordigni Esplosivi Improvvisati),da frequentare presso il Centro Addestramento EOD della Scuola del Genio dell'Esercito.

fondato nell'XI secolo. Sin dal medioevo, i potenti ecclesiastici di Praglia, assieme a quelli del monastero San Daniele, si resero protagonisti di capillari opere di bonifica del territorio, che aumentarono sensibilmente la superficie di terreni coltivabili.

Le prime massicce opere di bonifica nell'area vennero svolte dai monaci dell'abbazia di Leno che prosciugarono le zone paludose rendendole idonee per l'agricoltura e l'allevamento. Successivamente anche tra i secoli

L'importanza storica dell'abbazia e il suo ruolo nella bonifica agraria di una vasta parte della pianura modenese non trova una corrispondente importanza dal punto di vista architettonico. La costruzione dell'attuale chiesa, in

(che concesse alla cappella interna del palazzo il titolo di cappella gentilizia), la contessa Laura Picedi e il marchese Giacomo Gropallo, quest'ultimo promotore della bonifica privata della zona paludosa tra

hanno acquisito enorme esperienza nelle operazioni in Irlanda del Nord, nella bonifica di dispositivi IED. Queste venivano create e posizionate sotto forme diverse ed in particolare con autobombe, che venivano fatte detonare con diversi metodi, inclusi comandi via filo e radio. Nella Spagna settentrionale, dove gli attentati dei gruppi separatisti

, hanno causato un ulteriore sviluppo delle tecniche terroristiche e conseguentemente dei metodi di bonifica. Gli operatori hanno dovuto adattarsi alla rapida evoluzione dei metodi di costruzione degli dispositivi esplosivi improvvisati che vanno dalle autobombe fino alle

di secondo grado per il Canale Emiliano Romagnolo, organismo di diritto pubblico costituito per lo studio, la realizzazione e l'esercizio del canale e delle opere irrigue di interesse comune dei consorzi di bonifica dell'Emilia e della Romagna associati e di altri soggetti operanti nella pianura sud-orientale della regione, a est del fiume

, che ha il mandato di procedere alla sistemazione dei materiali radioattivi presenti nel sito, allo smantellamento della centrale e al recupero e alla valorizzazione dell'area con l'obiettivo di realizzare la bonifica ambientale del sito

principale, che in precedenza avevano costituito la sede del consorzio di bonifica delle paludi. Tuttavia il toponimo di Sant'Eufemia deriva da un altro insediamento di origine medievale poco distante, collocato intorno all'antica

Una volta preparata la bonifica dell'area, le navi della forza di sbarco aprono il fuoco, coadiuvate dai velivoli, e i genieri fanno detonare le cariche piazzate sugli ostacoli e sulle difese. Intanto dalle

di scolare efficacemente le Valli Grandi Veronesi; il progetto originale di Paleocapa prevedeva inoltre, per favorire la bonifica idraulica delle Valli, due ulteriori canali che dovevano scorrere parallelamente al

Una bonifica parziale venne effettuata con il drenaggio delle acque attraverso tre inghiottitoi naturali, ma piogge torrenziali fecero crollare la volta dell'inghiottitoio principale ed ostruirono gli altri, riportando le acque ai livelli di prima. La famiglia Iacobilli, che comunque aveva acquistato i diritti sul territorio, vide fallito nel

dare nuovi impulsi alla filiera di produzione del sughero, slegandola dal singolo prodotto del tappo per l'imbottigliamento dei vini, ma proponendo nuovi impieghi quali l'edilizia sostenibile (isolamento termo acustico), il design (vestiti e accessori, complementi di arredo), la bonifica ambientale e il rivestimento interno di barche e automobili;

conferma il rapporto tra le due organizzazioni criminali non solo nel campo degli stupefacenti, ma anche nell'ambito del settore dei rifiuti e della bonifica, dove aziende siciliane operano in Calabria e viceversa

Programmazione, pianificazione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti e delle acque, ambiente e beni ambientali; bonifica dei siti inquinati; difesa ambientale; impatto ambientale; sviluppo sostenibile; salvaguardia del mare, dei laghi e dei corsi d'acqua; inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico; parchi, riserve naturali ed aree protette; desertificazione, pianificazione e programmazione energetica regionale.

recente, sostanzialmente limi, argille e sabbie provenienti dalle colline costiere attorno ad essa, tutte a litologia arenaceo-silicea. Anticamente tutta la parte bassa della valle era soggetta ad allagamento e ristagno d'acqua e quindi occupata da vegetazione igrofila spontanea. I lavori di bonifica e di

il territorio di Paullo fu conquistato dai Romani, i quali intrapresero importanti opere di bonifica che ridussero notevolmente la zona paludosa. Fu ridotta notevolmente la zona paludosa e le acque furono convogliate nella

con il governo della famiglia Chigi, sotto il controllo del papato, Campagnano vede un periodo di grandi trasformazioni. Vengono tracciate nuove strade, modificato l'assetto urbano con la costruzione di nuovi edifici, la demolizione di alcuni edifici vecchi e il restauro di altri, ma soprattutto si attuano i lavori di bonifica dei laghi paludosi di

e sostenuto le sue proposte di bonifica della campagna romana e sviluppo infrastrutturale oltre che le iniziative volte alla costituzione di scuole popolari e agrarie, asili di infanzia e ospizi. Nel

Il fascismo a Pescara promosse la monumentalizzazione dei due corsi Vittorio Emanuele II ed Umberto I e la bonifica delle ultime aree che ancora erano infestate dalle paludi. Per quanto riguarda la monumentalizzazione, essa prese decisivo avvio dal

, le informazioni utili ad effettuare attacchi mirati. L'unica via per passare il fronte e raggiungere gli Alleati era il traforo costruito agli inizi del secolo per la bonifica del lago di Acquafondata. Passando nottetempo attraverso il tunnel e percorrendo il letto del torrente Rava, i quattro raggiunsero Venafro alle prime luci dell'alba, affrontando i bombardamenti e le

, quindi sfiorava le borgate popolari ancora fatiscenti, e, correndo velocemente tra le ultime contrade agricole della bonifica laziale, raggiungeva le spiagge popolari della riviera o i piccoli centri delle facoltose Fregene,

Le opere di bonifica iniziate dai Lorena fecero mutare notevolmente il paesaggio della pianura, occupata in gran parte da acquitrini e terreni palustri. Le opere di canalizzazione prosciugarono quasi interamente l'antico

, con la valorizzazione, tramite una pratica agricola corretta, delle terre incolte e la bonifica delle vaste regioni paludose che ancora caratterizzavano il panorama italiano. In tale contesto l'ONC divenne strumento di primo piano della politica di ruralizzazione avviata dal regime

come frutto di un intervento di pianificazione territoriale che incluse la bonifica delle paludi del fiume Albegna. Il nucleo originario era costituito da una serie di abitazioni residenziali ad un piano, fatte costruire dall'ingegnere Bartolini per i propri operai, dalla stazione ferroviaria, da un'osteria, una dispensa, l'edificio del Consorzio di bonifica Osa-Albegna e l'imponente struttura del silo del Consorzio agrario provinciale. Il primo nome dato al paese fu

L'importanza ricoperta dall'Adigetto dal punto di vista economico, specie dopo i lavori di bonifica e risistemazione dell'alveo effettuati in epoca moderna, era fondamentale per gli scambi commerciali tra i territori bagnati dalle sue rive. Alternativa vantaggiosa alle strade in terra battuta, veniva utilizzato da imbarcazioni commerciali che, grazie alla rete di canali navigabili che attraversava (ed attraversa) il

la difesa ambientale attraverso la bonifica di siti inquinati (discariche, siti soggetti ad inquinamento da percolati, ecc.) e l'isolamento di siti potenzialmente inquinati (impianti e depositi industriali, aree di stoccaggio di sostanze inquinanti, discariche, ecc.);

. Nella Sala museo Raffaele Centonza sono esposti reperti (recuperati grazie ad uno scavo archeologico effettuato in seguito ad una bonifica algale) sepolti da sedimenti limosi del fondale lagunare, che appartengono a sette tombe a fossa, scavate nella roccia calcarea, contenenti corredi funerari databili tra l'VIII ed il IV secolo a.C.

oltre all'ampliamento dei fossi e soprattutto al consolidamento delle sponde del canale collettore centrale. Successivamente la manutenzione della canalizzazione principale della bonifica fu assegnata all'Ente regionale per lo sviluppo agricolo (E.R.S.A.) a cui fece seguito l'Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo (A.R.S.S.A.) con sede nella

. Sotto il profilo militare furono rafforzate le mura cittadine con la costruzione di nuovi bastioni e il restauro di quelli preesistenti. Vennero effettuate anche importanti opere di bonifica nelle campagne, deviando all'occorrenza il corso del fiume Arno. Sono di quegli anni lo scavo del

Situato presso una scoscesa valle, in una zona montuosa dell'entroterra basco, fu soggetto a soventi allagamenti e scarso drenaggio del terreno. Per ovviare a questi inconvenienti, vennero adottate misure quali la bonifica ed il livellamento del terreno, operazioni completate nel

come consulente legale dall'ARAR (Azienda Rilievo Alienazione Residuati), azienda di stato per la bonifica e la vendita dei residuati bellici lasciati in Italia dall'esercito statunitense e britannico, attiva fino al

, e quindi a passare sul fianco ovest di Quistello. Esiste una certa disputa circa il motivo di tale deviazione: forse per completare la bonifica dell'area di San Benedetto Po o per rendere possibile il drenaggio delle acque nei pressi di

L'applicazione del vuoto, inducendo la circolazione di aria nel sottosuolo, ha anche l'effetto di stimolare i processi di biodegradazione aerobica dei contaminanti organici. La tecnologia si applica principalmente per la bonifica di

. Dopo una lunga opera di bonifica e coltivazione dei terreni circostanti, i monaci si occuparono quindi di fondare la basilica avvalendosi probabilmente del supporto economico di un principe longobardo il cui dominio si estendeva da Rezzato alla Valle Sabbia

nella variante lagunare, di popolazioni di origine della pedemontana trevigiana e del veneto centrale. Queste ultime, impiegate nella realizzazione dell'opera di bonifica della paludi dei primi decenni del

Il fascismo a Pescara promosse la monumentalizzazione dei due corsi Vittorio Emanuele II e Umberto I e la bonifica delle ultime aree che ancora erano infestate dalle paludi. Per quanto riguarda la monumentalizzazione, essa prese decisivo avvio dal

Al termine del conflitto vennero avviati i lavori di ripristino operativo della pista con la bonifica dell'area e lo sgombero delle macerie, le quali servirono a fornire materiale per l'allungamento della stessa arrivata a fine lavori, nell'aprile

L'importanza storica dell'abbazia e il suo ruolo nella bonifica agraria di una vasta parte della pianura modenese non trova una corrispondente importanza dal punto di vista architettonico. La costruzione dell'attuale chiesa, in stile

Anche Sarconi si attende dall'ente irrigazione e dall'ente bonifica una integrale sistemazione dei suoi copiosi bacini fluviali, delle sue strade campestri e delle sue varie risorse ed esigenze, ai fini di un concreto incremento e miglioramento della sua produzione agraria.

Vinta la malaria, grazie alla bonifica; vinto il latifondo, con la riforma agraria e l'istituzione dell'Ente Maremma e l'assegnazione delle terre, la Maremma mostra oggi ancora quasi tutta la sua natura di terra aspra, dai forti contrasti, dai colori particolarmente affascinanti.




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

02:02:41