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Frasi che contengono la parola balcani

territoriale nei Balcani, ma senza entrare nello specifico. In un certo qual modo tutte le differenze di vedute e gli scontri tra austriaci e italiani sulla politica balcanica nel primo decennio del

si fondava essenzialmente sul rapporto oppositivo tra materia e spirito e fu assimilata al suo apparire a quella del manicheismo e dei Bogomili dei Balcani: con questi ultimi tuttavia aveva molti punti in comune. Le derivazioni

Nel XIV secolo, guerre civili ricorrenti, attacchi dalla Bulgaria e dalla Serbia nei Balcani e le devastazioni provocate dalle sempre crescenti incursioni turche accelerarono il collasso dello stato bizantino, che sarebbe culminato nella

) ma anche nel trasporto e nel rifornimento degli eserciti impegnati a combattere nei Balcani, e il Mar di Marmara, con lo scopo di impedire ai Latini di condurre operazioni navali e minacciare Costantinopoli.

I Visigoti furono quindi spinti dal cambiamento della situazione in Oriente verso l'Impero d'Occidente. I Visigoti, dopo mille battaglie con gli eserciti d'Oriente e d'Occidente, dopo aver devastato i Balcani, l'Italia e la Gallia, ottennero il possesso, come

Tuttavia, nuove invasioni colpirono l'Impero d'Oriente, costringendolo a rinunciare a riconquistare Cartagine: secondo il Conte Marcellino, infatti, i Persiani, i Saraceni, gli Tzani, gli Isauri e gli Unni, usciti dai propri confini, invasero il territorio romano devastandolo; gli Unni in particolare si impadronirono delle fortezze di Naisso e Singidunum, devastando i Balcani.

a causa dei possibili attriti che sarebbero sorti con Austria-Ungheria, Impero russo (interessate all'area dei Balcani) e Regno Unito (ostile a un insediamento allo sbocco degli Stretti) e dopo aver scartato un'azione sulla costa anatolica o siriana (che avrebbe richiesto risorse superiori a quelle disponibili), la scelta cadde su una serie di azioni nell'Egeo meridionale

Politiche bulgare riguardanti la Repubblica di Macedonia: Raccomandazioni riguardo allo sviluppo di buone relazioni di vicinato susseguenti l'accesso della Bulgaria nell'UE e nel contesto della NATO e dell'allargamento dell'UE nei Balcani occidentali

Inoltre anche le frontiere balcaniche erano messe a rischio dalle popolazioni di Slavi che, nonostante la robustezza delle fortezze imperiali, sulle quali Giustiniano aveva investito molti soldi, invadevano quasi ogni anno i Balcani massacrando e saccheggiando le province bizantine senza incontrare quasi alcuna resistenza.

Contemporaneamente a questa pianificazione continuava il rischieramento del riserve tedesche per fronteggiare i potenziali pericoli nel teatro mediterraneo. Hitler, molto preoccupato per i Balcani e in forte polemica con i dirigenti italiani e lo stesso Duce a causa degli accordi di collaborazione delle truppe italiane con i

Successivamente alle invasioni prima germaniche, poi slave, ed alla distruzione conseguente dei Balcani romanizzati, molte popolazioni latine si rifugiarono sulle montagne dei Balcani (come la catena del

. La scoperta di questi documenti ha posto sotto una luce diversa la vita e l'opera di Scanderbeg. Alcuni di questi studiosi lo nominano nelle loro lunghe e generiche opere che trattano il periodo in cui i turchi dominarono i Balcani. Altri, come l'inglese

, destando la costernazione e l'imbarazzo di Alessio: egli infatti pensava a un aiuto da parte dell'occidente nella sua guerra contro i Turchi, e non all'immenso stuolo di gente comune che si era invece riversato sulle sue terre, creando non poco scompiglio fin dal suo apparire nei Balcani.

contro le posizioni nemiche nella regione, provocandone il collasso; a fine settembre la Bulgaria fu costretta a chiedere l'armistizio e le forze alleate iniziarono quindi la loro marcia verso l'Austria-Ungheria. Il comandante in capo delle forze alleate schierate nei Balcani, il francese

; anche sommergibili e motozattere vennero estesamente impegnati nello sbarco ed il recupero di sabotatori, informatori e sbandati (nei Balcani), oltre che per rilevamenti idrografici in vista di successivi sbarchi, come a Salerno, e per il rifornimento dei patrioti delle formazioni partigiane

I generali romani, dopo lo scontro, decisero di adottare una nuova strategia: avrebbero indietreggiato fino agli Haemus (i monti Balcani) e si sarebbero arroccati sulle loro cime. Per impedire ai Goti di avanzare furono costruite fortificazioni in corrispondenza dei passi montani e, per alcuni mesi, l'esercito romano vi rimase a presidio. I Goti ben presto si resero conto di avere l'accesso sbarrato alla ricca Tracia meridionale e che sarebbero stati costretti a passare l'inverno nelle terre del nord, abbandonate dalla popolazione in preda al terrore ai tempi delle prime razzie e in quel momento prive di risorse. Le rive del Danubio a nord erano tuttavia sguarnite e i Goti capirono di poter chiedere rinforzi: risposero al loro richiamo alcuni contingenti di

per ridisegnare gli assetti territoriali dei Balcani ormai irrimediabilmente mutati dal conflitto, sposarono quindi l'idea di un'Albania indipendente a cui le nazioni della Lega dovettero sottomettersi: il

che devastarono le coltivazioni dei contadini armeni e seminarono il terrore presso la popolazione. Inoltre fece in modo che i profughi turchi che dovettero lasciare i territori a maggioranza cristiana nei Balcani si stanziassero nel territorio abitato dagli armeni, concedendo loro le terre a prezzi di favore

I tedeschi avevano ottenuto un'altra significativa vittoria, allargando la loro sfera di influenza nel mar Mediterraneo, garantendosi inoltre sia il dominio sui Balcani che l'annullamento della presenza di truppe britanniche in

, una serie di progetti riformatori per modernizzare in senso liberale il suo impero; egli inoltre sperava di ottenere dei vantaggi concreti nel nord, nei Balcani e soprattutto in Oriente, dall'accordo con Napoleone

). Il nuovo imperatore dovette fronteggiare la situazione ormai critica dei Balcani, e decise di inviare una delegazione a Svjatoslav, nella speranza di intavolare una trattativa. Le richieste du Svjatoslav furono volutamente esorbitanti: oltre a una nuova cospicua somma di denaro, egli pretendeva che gli fossero ceduti tutti i territori balcanici dell'impero, che in questo modo si sarebbe ridotto alla sola

, principale consigliere dello Zar, di origini greche e di note idee liberali, potesse indirizzare la politica russa verso un'espansione nei Balcani e verso riforme del sistema autocratico, fatti che avrebbero potuto scardinare l'equilibrio e l'ordine difeso da Metternich stesso

La stessa Venezia era in conflitto con i suoi vicini italiani che erano gelosi della sua crescente influenza nei Balcani. Le potenze occidentali continuavano a combattersi tra loro aprendo la strada agli Ottomani per l'Albania.

prima ed al re d'Ungheria poi. Per parte asburgica, la lotta contro il turco ebbe subito un certo sapore di riscatto crociato dopo il dilagare delle armate musulmane nei Balcani successivo al disastro della

in cui furono sconfitti i turchi e persero quasi tutta l'Europa. Man mano che l'Impero ottomano diminuiva gradualmente in termini di dimensioni, potenza militare e ricchezza, molti musulmani balcanici emigrarono nel territorio rimanente dell'impero nei Balcani o nel cuore dell'Anatolia.

e rappresentavano una parte consistente della popolazione in Istria e Dalmazia fino alla seconda guerra mondiale. Dopo l'occupazione nazifascista dei Balcani, in seguito alla guerra civile e di liberazione condotta dal comandante partigiano

. La chiesa manteneva vive le tradizioni popolari, e l'appartenenza ad essa era praticamente l'unica caratteristica che permettesse alla popolazione cristiana dei Balcani di essere definita serba. All'inizio del

di Alessandro III e del governo francese. Ribot, che intanto era divenuto presidente del Consiglio, sperava ancora di modificarne il testo in misura tale da evitare alla Francia almeno di essere coinvolta in una guerra nei Balcani, ma Girs, in vacanza ad

Mentre il centro dell'avanzata russa aveva superato il Danubio e si era spinto fino ai monti Balcani, l'ala sinistra e quella destra rimanevano presso il confine della Romania efficacemente contrastate dai turchi. L'ala sinistra doveva conquistare Rustciuk (oggi

avrebbe acconsentito a spostare alcune delle sue migliori truppe nei Balcani piuttosto che prendere parte alla liberazione della Francia. Ad ogni modo la svolta decisiva si ebbe con l'intervento del Comandante supremo delle forze alleate in Europa,

Comunque altre teorie affermano che gli aromuni siano discendenti principalmente dei coloni romani trapiantati nei Balcani meridionali (e dalla loro mescolanza con le popolazioni indigene locali): la colonia di

venissero incluse nel futuro Stato bulgaro, mentre la Gran Bretagna, temendo che una grande Bulgaria avrebbe minacciato i propri interessi nei Balcani, era a favore di un piccolo principato bulgaro a nord dei

, le cui operazioni avevano imposto ai tedeschi di schierare forze crescenti nei Balcani. Una seconda divisione italiana sarebbe stata equipaggiata solo successivamente: nel frattempo le rimanenti forze del Regno del Sud sarebbero state impiegate per l'ordine pubblico e avrebbero fornito battaglioni di lavoro e di servizi nelle retrovie del fronte

. Il maggior numero di vittime si ebbe nell'area controllata da Diocleziano (Asia minore, Siria, Egitto), dove i cristiani erano molto numerosi; nei meno cristianizzati Balcani il cesare Galerio, spesso indicato come l'ispiratore della persecuzione, fu egualmente duro. Anche in Italia e in Africa Occidentale, governata dall'augusto

Durante i quattro secoli di dominio ottomano nei Balcani, molti stradioti cristiani trovavano protezione tra le potenze cristiane limitrofe e servivano nelle loro forze armate. Truppe greche e albanesi servivano la Repubblica di Venezia, i governanti spagnoli in Italia (

di Napoli e di Sicilia dovevano essere sempre pronti a mantenere forti le forze armate; da un lato per evitare possibili rivolte dei baroni locali e dall'altra parte, fermare la continua minaccia musulmana dai Balcani. A causa dei

ottomane, come per esempio quella di Costantinopoli. In tempo di guerra, per distrarre la pressione ottomana, dovevano essere create manovre di distrazione, che venivano formate da rivolte in vari punti dei Balcani meridionali e in particolare nelle regioni di montagna di difficile accesso, come in

, una nuova grande offensiva al confine della Romania da cui egli si attendeva risultati decisivi a favore dell'Unione Sovietica dal punto di vista delle sfere di influenza delle grandi potenze nei Balcani, tradizionale area di interesse dell'espansionismo dell'Impero russo

), crollarono ben presto per l'impreparazione dimostrata dalle regie forze armate e per la cattiva pianificazione politica e militare del conflitto che portarono alle ripetute sconfitte in Grecia, in Africa, in Russia e nei Balcani. L'Italia divenne in breve tempo un alleato minore della

l'Osservatorio per la tutela delle Forze Armate chiama il programma per denunciare che i militari italiani in missione di pace nei Balcani furono esposti alla contaminazione dovuta alla presenza di uranio impoverito nei proiettili. Jimmy Ghione raccolse la testimonianza del sergente maggiore Antonacci e negli anni di altri militari malati e dei parenti di militari morti.

In quest'anno i Longobardi, insieme agli Avari e agli Slavi, invasero l'Istria bizantina e la saccheggiarono. I Longobardi conquistarono anche Monselice, nei pressi di Padova. A Pavia la regina Teodolinda, moglie di Agilulfo, diede alla luce un bimbo. A Ravenna i ravennesi erano scontenti nei confronti di Callinico, reo di aver rotto la tregua con i Longobardi, e convinsero l'imperatore a richiamarlo in Oriente; al suo posto, venne eletto esarca Smaragdo (questo fatto potrebbe essere avvenuto sotto il regno di Foca). Nel frattempo nei Balcani l'esercito si ribella all'imperatore d'Oriente Maurizio, che viene rovesciato e ucciso insieme ai suoi figli maschi; il capo dei ribelli Foca viene nominato Augustus (imperatore).

Le popolazioni slave nelle aree oggi occupate da Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro che si convertirono all'Islam dopo la conquista ottomana dei Balcani del XV secolo usavano anche un alfabeto arabo modificato chiamato

. Il conflitto vide la sconfitta dell'Impero e la nascita di sommovimenti nazionali che miravano alla creazione di nuovi stati che comprendessero i popoli liberati dal suo dominio. Nei Balcani, nacque il

I pendii meridionali dei Monti Balcani e la Sredna Gora aprono la via verso la pianura Tracia e il Bacino di Sofia. Quasi di forma triangolare, la pianura Tracia ha origine in un punto ad est dei monti vicino

Forse potremmo, non me ne voglia Stone che cmq ad oggi sta pensando a ben altro wikipedianamente parlando, far ripartire il tutto dai balcani, e magari candidare quelle precedenti ritenute buone alla VdQ...--

da parte dell'Asse. Il colpo di Stato era stato orchestrato con l'appoggio dell'intelligence britannica, al fine di far saltare l'intesa tra le due potenze nel centro nevralgico in cui i loro interessi strategici divergevano (i Balcani)

, i reparti italiani tennero il comportamento meno brutale tra le forze in campo impegnate in una guerra particolarmente crudele come quella nei Balcani; tuttavia le azioni dell'esercito nelle operazioni antiguerriglia furono caratterizzate dalla fucilazione immediata di partigiani e sospetti, dalla cattura di ostaggi, dalla confisca e depredazioni di beni dei civili ritenuti legati alla resistenza, dalle devastazioni e gli incendi

. Queste decisioni italiane tuttavia erano in completo contrasto con i nuovi piani di Hitler e dell'alto comando tedesco che al contrario, temendo uno sbarco alleato nei Balcani nella primavera, avevano deciso di potenziare le loro forze nel teatro per reprimere ogni movimento di resistenza

Contemporaneamente a questa pianificazione continuava il rischieramento delle riserve tedesche per fronteggiare i potenziali pericoli nel teatro mediterraneo. Hitler, molto preoccupato per i Balcani e in forte polemica con i dirigenti italiani e lo stesso Duce a causa degli accordi di collaborazione delle truppe italiane con i

: il primo temeva l'inserimento della Germania nel teatro dei Balcani, tradizionalmente ritenuti dagli italiani luogo della propria espansione economico-politica, ma i tedeschi cercarono di tranquillizzare gli alleati, affermando di non voler perseguire alcun interesse strategico nell'area, fatte salve le proprie esigenze militari per la guerra in corso

L'attenzione dell'imperatore poteva quindi rivolgersi ai Balcani, che, dopo un decennio di mancata difesa da parte dell'esercito, erano stati completamente devastati dagli immigrati slavi. Maurizio e i suoi generali respinse gli attacchi slavi, li espulsi dall'impero e distrusse i vari accampamenti che si trovavano oltre il

, i quali frenavano le mire espansionistiche turche nei balcani e quelle francesi in Italia e Germania. L'osservazione della mappa geopolitica europea dell'epoca rende evidente come per la Francia l'Impero Ottomano rappresentasse un alleato naturale, e viceversa. L'obiettivo per Francesco I era chiaramente quello di trovare un alleato nella lotta contro la

, a loro volta spinti a sud da nuove migrazioni galliche in movimento nei Balcani. Una imponente flotta romana costrinse la regina Teuta ad accettare il predominio romano ed evacuare i territori occupati nell'

Per quanto concerne la politica estera e le questioni militari, il regno di Michele fu piuttosto turbolento, specie all'inizio. Gli arabi, infatti, saccheggiarono Mira, i Serbi si liberarono dal vassallaggio bizantino, i Pechenghi saccheggiarono ripetutamente i Balcani fino alle porte di Tessalonica

Nathaniel C. Nash e molti alti dirigenti di grandi aziende statunitensi, per garantire collaborazione col governo locale alla ricostruzione e allo sviluppo del territorio dei Balcani, alla fine della guerra.

, inoltre anche le frontiere meridionali (in particolare la Bosnia) erano prevalentemente montuose come la buona parte dei Balcani; quindi era necessario produrre artiglierie che fossero in grado di operare in ambiente montuoso, quasi privo di strade, ma fornito prevalentemente di

, una serie di progetti riformatori per modernizzare in senso liberale il suo impero; egli inoltre sperava di ottenere dei vantaggi concreti nel Nord, nei Balcani e soprattutto in Oriente, dall'accordo con Napoleone

Di fronte alla prospettiva di una guerra austro-serba inizialmente localizzata, la leadership greca fu unanime sul fatto che il paese sarebbe rimasto neutrale nonostante i termini di mutua assistenza dell'alleanza con la Serbia. La Grecia era pronta a entrare nel conflitto solo in caso di intervento bulgaro, nel qual caso l'intero equilibrio di potere nei Balcani sarebbe stato compromesso.

, l'invasione del territorio metropolitano italiano, l'operazione Konstantin, l'intervento tedesco nei Balcani presidiati dalle truppe italiane, l'operazione Siegfried, occupazione delle aree della Francia meridionale occupate dall'alleato

. Nelle settimane seguenti quindi, mentre il generale Hube completava con pieno successo un'abile ritirata attraverso lo stretto di Messina salvando truppe ed equipaggiamenti, numerose divisioni tedesche entrarono in Italia e si distribuirono lungo la penisola; altre formazioni vennero trasferite nei Balcani. L'

). Ai soldati italiani catturati fu data la scelta tra la prigionia e il prosieguo della guerra per la Germania. Una minoranza scelse questa seconda opzione. Nei Balcani, che l'Italia aveva precedentemente occupato assieme ai tedeschi, migliaia di soldati italiani sfuggirono alla cattura unendosi ai movimenti di resistenza locali. Per aggirare il divieto di usare i

fu invasa dalle forze ottomane entro un decennio e fu definitivamente portata sotto il controllo di Orhan mediante una pesante colonizzazione. Le prime conquiste tracie posizionarono gli ottomani strategicamente a cavallo di tutte le principali vie di comunicazione via terra che collegavano Costantinopoli alle frontiere balcaniche, facilitando le loro operazioni militari allargate. Inoltre, il controllo delle strade in Tracia isolava Bisanzio dal contatto diretto via terra con i suoi potenziali alleati nei Balcani e nell'Europa occidentale. L'

, ma erano solo una minoranza e ben presto si unirono alla gente del luogo, e il popolo dei peceneghi scomparve. Per i bizantini, tuttavia, la vittoria non condusse immediatamente alla pace nei loro domini nei Balcani: dal

DC, e si diffusero sulla maggior parte dell'Europa orientale e centrale, compresi quasi tutti i Balcani, dividendosi poi in tre grandi gruppi:, slavi meridionali, occidentali e orientali. Di questi gli slavi meridionali si stabilirono nel territorio oggi bulgaro durante il VI secolo.

, a sud della catena dei Monti Balcani. I bulgari presenti in Macedonia e nella Tracia orientale vennero lasciati sotto il governo del sultano. Alcuni territori bulgari vennero inoltre assegnati alla Serbia ed alla Romania.




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Ultimo aggiornamento pagina:

04 Gennaio 2022

22:16:23