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Frasi che contengono la parola balconi

Partecipano alla battaglia anche dei gruppi di lanciatori che stanno sui balconi delle case (fenomeno ora meno frequente di un tempo) e gruppi a piedi di irregolari, mal tollerati dal consorzio che organizza il carnevale

Palazzo Cannizzaro (ex Manenti) (Settecento), si trova subito dopo il precedente salendo il Corso sul lato sinistro. Incompleto, essendo stato costruito solo il portale centrale e l'ala sinistra, il Palazzo presenta tre bei balconi spagnoleggianti, dei quali i due laterali sostenuti da cinque mensole in cui sono scolpiti vari mascheroni, uno dei quali raffigura il primo proprietario del palazzo.

. Si tratta di un grande edificio che chiude per un intero lato piazza Vittorio Emanuele II. Oltre che per le dimensioni, questo edificio del XVIII secolo si caratterizza per i notevoli intagli barocchi dei balconi e del grande portale bugnato sormontato dallo stemma gentilizio.

Palazzo Grossi, vicino alla Chiesa Madre, ha un alto portale architravato, privo di cornici. I piani superiori sono coperti da volte a vela e decorati con motivi floreali o paesaggistici racchiusi entro medaglioni. Parte delle finestre e dei balconi conservano ringhiere in ferro battuto.

, sempre del Bossi, che pur conservando la stile tipicamente floreale della facciata presenta una decorazione completamente incentrata sulla scultura con elaborati apparati di putti, figure femminili e forme vegetali realizzati sempre in cemento e ferro battuto con balconi sovrapposti

(Palazzolo Acreide: considerato un gioiello del barocco palazzolese, presenta linee strutturali e semplici con il portale ad arco di bugnato liscio e sporgente con lo stemma di una famiglia gentilizia. Vi sono quattro balconi sostenuti da mensole scolpite raffiguranti mascheroni e sembianze di animali. Caratteristiche sono le inferriate ricurve.

musicali molto partecipati, per cui si cantava o suonava dai propri balconi l'inno di Mameli e canzoni popolari italiane, oltre a lanciare un applauso di gratitudine per il personale al lavoro contro il virus.

Nelle foto si vedono soldati bruciati vivi nei loro mezzi corazzati, mentre altri erano stati picchiati a morte e cadaveri appesi. Sarebbero stati questi i motivi che avrebbero spinto i soldati a fare fuoco sui civili. I soldati setacciarono gli appartamenti nell'area con colpi d'arma da fuoco e molte persone all'interno dei balconi vennero quindi uccise

, in corso Vittorio Emanuele, settecentesco, caratterizzato dall'orologio al centro del prospetto, e da balconi nei cui timpani sono posti medaglioni che raffigurano busti di personaggi illustri della famiglia Ferro.

, e contorni semplicemente architravati ai piani superiori. Al piano nobile, sull'angolo curvilineo tra corso Umberto e via Regina Margherita, si aprono dei balconi protetti da parapetti e balaustre. Il palazzo rappresenta l'unica architettura della piazza sopravvissuta al secondo conflitto mondiale, ed oggi ospita banche e negozi.

Palazzo Alessandro Ferro, in corso Vittorio Emanuele, settecentesco, caratterizzato dall'orologio al centro del prospetto, e da balconi nei cui timpani sono posti medaglioni che raffigurano busti di personaggi illustri della famiglia Ferro.

, rappresenta il perno prospettico tra lo scenario naturale della cava di S. Bartolomeo e la fuga prospettica sul paesaggio antropizzato di piazza Italia e Corso Garibaldi. Notevoli le decorazioni tardobarocche del portale d'onore e dei balconi su piazza Italia ma raggiunge l'apice del genio nell'unico balcone su via san Bartolomeo ornato di grifoni, mostri di ascendenza medievale e

che lo circondano. I balconi sono sorretti da elementi che permettono di convogliare le forze sulla muratura sottostante. Le sei aperture presenti in ogni minareto, che rappresentano il collegamento tra le scale interne e l'esterno, sono

dei maestri lapicidi accorsi a Catania da tutta la Sicilia per prender parte alla ricostruzione. Un'infinita serie di volute, fiori, frutti, mascheroni mostruosi, putti, e ninfe che adornano le mostre delle finestre e i balconi mentre le

Si scende quindi nuovamente al cortile sul quale si affacciano tutti i piani con un susseguirsi disordinato di finestre, logge e balconi, torrette e camini e da cui si accede alla cappella del principe Mircea (

: una vera piaga per ogni tipo di raccolto agricolo, per arrestarla si era soliti posare al di fuori dei balconi la pinza usata per i tizzoni del camino. Singolare associazione tra il fuoco e la particolare

: situato su un versante erboso non molto ripido, si compone di due nuclei molto ravvicinati e posti alla stessa quota. Conserva antiche abitazioni con altane, archi, verande, balconi coperti e loggiati e alcuni palazzi.

Palazzo Del Campo-Lazzarini, risalente agli inizi dell'Ottocento. Si trova nella via San Girolamo, di fronte alla cosiddetta badiola piccola. Il prospetto elegante dell'edificio presenta un ampio portale, e una serie di finestre e balconi finemente rifiniti.

di balconi con colonnine digradanti verso l'alto, ai lati delle finestre terminanti con una decorazione ad arco sopra le finestre. Le finestre sono impreziosite da decorazioni in stucco ai lati delle colonnine raffiguranti di figure femminili che reggono dei festoni rappresentati da ghirlande di fiori.

si trova in posizione angolare presso piazza Eroi del Mare. Tutti i cinque piani che compongono la facciata dalle morbide linee curve in stile eclettico si connotano per i balconi aggettanti e le ampie finestre affacciate verso l'Adriatico.

, l'aereo che sorvolava di notte i paesi e faceva fuoco ad ogni parvenza di luce accesa. In questo modo le famiglie erano costrette a tenere spente le luci e a chiudere i balconi per impedire ogni spiraglio luminoso, ma anche a dover coprire i vetri delle finestre durante le notti di luna piena per evitare che la luna si riflettesse sui vetri

per farne balconi, ringhiere, cancelli, lucerne, candelabri e piatti. Inoltre sono da ricordare gli orafi e gli argentieri che plasmano le lamine ed usano il bulino per produrre orecchini, monili, collane, pendagli spesso rifacendosi ad antiche fogge

alla testa della chiesa di Busnago: Martino de Regibus; Sacerdote Giovita di Bergamo; Pietro Levate de Regibus; Arcangelo Scarpini; Alessandro Orobono; Domenico Balconi; Francesco Voltolina; Gerolamo Mangili; Gerolamo Mantegazza; Pietro Antonio Castiglione; Giovanni Ambrogio Lecchi; Luigi Canzolo; Pier Paolo Bonone; Giovanni Battista Salvione; Giovanni Battista Salvecchi; Domenico Prima; Carlo Bortolomeo Zaffrani; Carlo Giuseppe Landriani; Luigi Niccolini; Carlo Coppa; Antonio Simbardi; Alfredo Bardelli; Lini Cairati; Domenico de Bernardi; Stefano Strada e Eugenio Boriotti

Caratterizzato dalla bella facciata settecentesca e dalle graziose ringhiere bombate in ferro dei balconi, dotate anche di portafiaccole. Il portale in pietra, costituito da bugne a cuscinetto, e la decorazione a rinzaffo della facciata rendono l'edificio graziosamente gradevole.

in un unico blocco sormontato da una torretta adiacente su via Asmara. Il corpo centrale ha due balconi con colonne e due finestre decorate con lievi timpani. La torretta ha tre piani con relativi balconi e colonne trifore delimitati da lesene laterali, sormontate da decorazioni a festoni floreali. La parte laterale ha due finestre per piano timpanate e leve aggetto anche sul davanzale.

di pietra calcarea come le cornici dei balconi, dalle paraste possenti degli angoli che svettano al sole del mattino e s'inondano dell'oro del tramonto, soffre di quella senescenza inevitabile, comune a quasi tutti gli edifici del Settecento catanese (si pensi a

. Al suo arrivo a Utrecht, venne letteralmente osannato: tutti i ponti e le navi vennero decorate con fiori, mentre i balconi erano adorni di nastri e striscioni. Sulla strada che conduceva alla cattedrale cittadina, vi erano due ali di arcieri con rose rosse legate alle braccia. Tra i partecipanti a questi festeggiamenti vi erano

, l'orizzontale e il verticale erano visti come costituenti l'universale. La forma architettonica consiste nel mettere insieme queste due tendenze direzionali, usando piani del tetto, piani di pareti e balconi, che scivolano o si intersecano, come nella

che terminano sui capitelli decorati con elementi floreali, che si fermano sulla linea mediana delle aperture e proseguono con elementi a rilievo anch'essi decorati. Al piano superiore i balconi si susseguono seguendo un preciso ritmo di pieni e vuoti; sulla porzione del prospetto del teatro si presentano come tre aperture rettangolari arretrate, mentre gli elementi verticali sono avanzati e il balcone ha un'apertura tripartita ad arco. La

per il grande ambiente del suo stadio, specialmente nelle partite importanti. La tradizione vuole che durante il periodo antecedente a match particolarmente importanti, i cittadini di Bilbao e della sua provincia adornino i propri balconi, le vetrine dei negozi, i bar e gli altri esercizi commerciali con bandiere e oggetti aventi i colori biancorossi.

. I mecenati invitavano i musicisti di strada a suonare concerti serali sotto i balconi delle loro case, dei loro amici e dei loro amanti. Mecenati e musicisti commissionavano ai compositori adeguate suite di danze e melodie, per gruppi da due a cinque o sei strumenti. Queste opere erano chiamate serenate, notturni o divertimenti. Il giovane

fu rinnovata la facciata principale e i balconi furono ritrasformati in finestre, scomparvero le arcate dei pianterreno e fu costruito un marciapiede lungo tre lati. Il Salone dei Busti che aveva perso gli affreschi della volta a causa di infiltrazioni d'acqua non contrastate per decenni, venne ridecorato (rispettando le parti superstiti) dai pittori pugliesi

I piloni rivestiti di marmi, decorati con colonne, balconi, logge, architravi, balaustre, capitelli, cornici, fasce, festoni, ghirlande, mascheroni, piedistalli, plinti, gradini, fregi, riccioli, volute e pigne sommitali, furono ulteriormente arricchiti sul prospetto alla Marina, da due fonti dal

Interessanti sono anche alcuni fabbricati in stile liberty o in pietra, con balconi e portali, considerati beni architettonici del paese come: Palazzo Cigala, Palazzo Mancusi, Palazzo Talarico P., Palazzo Astorino, Palazzo Mancuso, Palazzo Voce, Palazzo Talarico G., Palazzo Astorino (II).

ogni vescovo si fece promotore di importanti lavori d'ingrandimento e abbellimento del sacro palazzo, opera iniziata col patrocinio dei balconi che costituiscono le teorie del prospetto orientale. Il balcone sovrastante il portale d'accesso fu finanziato dal vescovo

, ad Angelo Antonio Longo dalla famiglia De Mininni, erede dei Valerio. La facciata attuale del Palazzo risale al Settecento. Sui piani superiori si aprono diverse finestre, alcune con balconi probabilmente successivi, altre contornati da archi ciechi adornate da bassorilievi di teste umane che ricordano quelle di

dei maestri lapicidi accorsi a Catania da tutta la Sicilia per prender pare alla ricostruzione. Una infinita serie di volute, fiori, frutti, mascheroni mostruosi, putti, e ninfe che adornano le mostre delle finestre e i balconi mentre le




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

00:44:11