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Frasi che contengono la parola barocco

Con il passaggio al barocco il Friuli rivela le conseguenze in campo artistico della sua divisione politica. Nel Friuli occidentale, infatti, predominano le tendenze artistiche diffuse da Venezia, che si concretano nella presenza di artisti come

Oggi sono numerosi i musicisti, i gruppi e le orchestre che si dedicano all'esecuzione della musica del passato su strumenti d'epoca. Il ritorno in auge del violino barocco inizia nel quadro del movimento di riscoperta della prassi esecutiva storica (

La facciata, in stile barocco, presenta sei statue raffiguranti i santi Rocco, Isaia, Luca, Giuseppe, Sebastiano e Fabiano ed un bassorilievo, realizzati nella bottega veronese dei Guidottini e collocate dove oggi si trovano nel

Caratteristiche fondamentali del Barocco sono le forme plastiche, la predilezione per le linee ricurve, anche in pianta, le composizioni spaziali complesse, l'impiego di pittura, scultura e stucco nella composizione architettonica, il sapiente uso della luce naturale, l'accentuazione scenografica, e l'uso di specchi e materiali preziosi.

(fine Settecento-primo Ottocento), con notevolissimo prospetto tardo-barocco, dove gli elementi stilistici delle mensole, con mascheroni e decorazioni fogliacee, testimoniano la persistenza del gusto

, edificato intorno alla fine del Seicento. Il palazzo rappresenta una delle migliori espressioni del barocco agrigentino e si caratterizza, infatti, per l'imponente facciata in stile barocco. Particolari sono le balconate, impreziosite da mensole figurative.

La basilica si articola attorno a una chiesa dalla pianta circolare, sormontata da una grande cupola di gusto barocco, preceduta da un pronao sorretto da otto colonne corinzie di ispirazione classica (

. Nel periodo barocco, nei paesi di lingua tedesca e nelle aree di influenza, pur mantenendo il nome e l'andamento verticale, le colonne votive trasfigurarono la struttura cilindrica originaria in movimentate composizioni.

La seconda fase del barocco, che inizia indicativamente dopo i primi anni trenta del Seicento, parte dopo un breve intermezzo carico di significativi eventi: in primo luogo i principali interpreti del movimento scomparvero tra il

Chiostro della Madonna delle Grazie: accanto al santuario, mescola stile rinascimentale e barocco, composto da pianta quadrangolare con pozzo centrale. Una parte del colonnato ha arcate gotiche, mentre le altre sono a tutto sesto, poggianti su pilastri con capitelli ionici.

e altri distinti drammaturghi. Filippo fu anche un applaudito commediografo. Il teatro di corte utilizzava una prospettiva scenica d'ultima generazione proveniente dall'Italia e non in uso per il teatro commerciale dell'epoca (molti scrittori legarono l'illusione di questo teatro barocco con l'illusione del potere del re).

Questa fontana fu eretta in stile barocco, come parte del progetto di espansione urbana di Camillo Pamphilj. Formata da un piedistallo che sostiene quattro vasche circolari, una per angolo, decorate con teste di leone. Sul piedistallo si erge poi una colonna sul cui capitello troneggia una statua in bronzo del

Prima della guerra a Valmontone erano presenti almeno tre porte murarie, ma una di esse, Porta Romana, in stile rinascimentale, fu completamente rasa al suolo e di lei rimane solo il toponimo della via. Le altre due sono Porta Napoletana e Porta Nuova: la prima era una massiccia porta medievale fortificata, con due solidi torrioni merlati sui lati, parzialmente visibili ancora oggi. L'altra fu eretta all'inizio della Via Nuova per volere di Camillo Pamphilj, in stile barocco, come porta per la strada che conduceva alla piazza sulla cima della collina, sul fianco di Palazzo Doria: di questa rimane solo parte della struttura e uno dei cardini.

e un pregevole Tabernacolo in stile barocco. Ai lati del presbiterio ci sono due altari: a sinistra quello di S. Francesco di Paola con pala raffigurante il santo a figura intera firmata da Iseppo Scolari: a destra l'altare della

toscano. Picchiatti invece appare legato al gusto del primo Barocco romano, mentre Francesco Grimaldi faceva parte della cerchia degli architetti religiosi insieme ad altri architetti del periodo, come il

(Palazzolo Acreide: considerato un gioiello del barocco palazzolese, presenta linee strutturali e semplici con il portale ad arco di bugnato liscio e sporgente con lo stemma di una famiglia gentilizia. Vi sono quattro balconi sostenuti da mensole scolpite raffiguranti mascheroni e sembianze di animali. Caratteristiche sono le inferriate ricurve.

lo stile barocco si era comunque affermato nell'isola, seppure condizionato dalla tradizione architettonica autoctona e dall'architettura classicista tardorinascimentale. Nel corso del Seicento infatti, la conoscenza diretta o indiretta dei grandi architetti barocchi di

. Pur tenendo in considerazione il Barocco di Napoli e Roma, essi adattarono adesso i loro progetti a bisogni e tradizioni locali. Il loro uso di risorse e sfruttamento dei siti era spesso follemente creativo. Napoli e quindi Vaccarini avevano promosso l'uso di scale esterne, che era adesso condotto ad un nuovo stadio: chiese in cima alle colline venivano raggiunte tramite meravigliose scalinate che evocavano il mentore di

e spesso erano caratterizzati da una dotazione di strumenti quantitativamente superiore alla media dell'epoca. Il primo barocco colossale fu uno stile italiano, nato per rappresentare i successi della

Le corde del violoncello classico moderno sono oggi in metallo, o con un'anima di materiale sintetico; quelle del violoncello barocco sono realizzate in budello (nei violoncelli barocchi costruiti oggi, il

, dove Grout paragona Wagner a Palestrina e a Bach, affermando che, come Palestrina nella sua opera sintetizza tutta la musica del Rinascimento e Bach tutta la musica del Barocco, Wagner nella sua opera attua una sintesi di tutta la musica precedente.

Chiesa di San Paolo, edificio in stile barocco risalente al seicento su un preesistente luogo di culto trecentesco, a sua volta succeduto a una chiesa antecedente al Mille. La chiesa ha una facciata molto semplice con interno a unica navata con sei cappelle laterali. Le opere conservate all'interno di San Paolo sono

Nel portico verso l'omonima piazza, sulla testata a sinistra dell'ingresso si erge una scala secondaria continuata fino al secondo piano con un parapetto di ferro lavorato in stile di transizione fra il barocco fiorito e il

ripudia il fasto barocco e gli ornamenti pomposi, riforma la liturgia, i canti, i riti, la catechesi. Convoca annualmente sinodi diocesani dove discute di tutto (prima di lui l'ultimo sinodo si era tenuto diversi decenni addietro).

Qui, pur seguendo fedelmente il testo originale, si ritrova l'elemento tipico del suo stile, la rappresentazione dinamica della vicenda in continuo movimento. In uno stile altrettanto barocco rispetto al poema maggiore (rispetto al quale la

. Le creazioni di quegli anni sono caratterizzate da una particolare attenzione del decoro e della mobilia interna, spesso realizzata in legno su ispirazione del gusto rinascimentale o barocco e arricchita da elementi in ferro battuto che richiamavano le tradizioni artigiane. Nel

. Nel contesto delle ville del contado mantovano l'Arrigona riveste rilevante importanza artistica e storica. Le rilevanti dimensioni del complesso architettonico, che comprende la seicentesca villa con i corpi di fabbrica, l'oratorio tardo barocco, il parco, il terreno coltivato, rendono ancora oggi l'idea della ricchezza e del fasto della nobile famiglia committente, gli

, quando venne eliminato il finestrato barocco. A differenza dei palazzi rinascimentali conserva oggi l'aspetto solido da fortino difensivo, tipico di quando le grandi famiglie si dovevano proteggere innanzitutto dai propri concittadini. Il rivestimento con pietra a vista e il coronamento di

di grandi dimensioni, sospesi tra realismo e mondo fantastico e popolati da innumerevoli figure, con colori brillanti e tratti precisi; tuttavia tali opere furono in larghissima parte distrutte, a causa di incidenti, dell'incuria o di distruzioni volontarie, per via del mutare del gusto, soprattutto nei secoli del Rinascimento e del Barocco

e attorno diverse abitazioni antiche. In basso si trovano la piccola ma gradevole piazza Municipio su cui affacciano la vecchia sede del Municipio (oggi sede della biblioteca comunale) e la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista ed Evangelista con interno barocco, con affreschi sulla volta e un pulpito ligneo anch'esso di

. Costruita in stile barocco in pietra calcarea dai maestri scalpellini locali, la fontana ha una pianta particolare a doppia forma, circolare all'interno e ottagonale all'esterno e sulla vasca maggiore si legge la scritta

prospiciente il giardino, con la scalinata di accesso, appartiene all'eccellente aspetto del barocco degli edifici profani in Boemia. All'aspetto scultoreo della scalinata contribuirono gli scultori di

, risalente all'VIII secolo circa, ma ricostruita nei vari secoli fino all'attuale conformazione barocco-neogotica, con l'esterno completamente ricostruito nel primo Novecento. Nella piazza si incontrano anche il Palazzo di Giustizia, dove si svolse il

, per rimodellare il proprio palazzo a Monaco. Egli fu infatti responsabile di due grandi cambiamenti nel palazzo: il grandioso portale barocco d'entrata al palazzo, sormontato dallo stemma dei Grimaldi, ed una preziosa scala a due rampe, composta di trenta gradini ciascuna, i quali sarebbero stati scolpiti in un solo blocco di marmo di Carrara. Entrambi gli architravi delle nuove entrate e della scalinata d'onore vennero disegnati da

. Adornata da pregiatissimi affreschi e stucchi in stile Barocco opera di maestranze madonite che ricoprono completamente le mura e raccontando gli episodi della vita del santo di Assisi. Custodisce la tela del titolare raffigurato nell'atto di ricevere le stimmate, opera dello

La Cappella Serragli o del Sacramento si trova a sinistra del presbiterio e vi si accede da un portale barocco. Venne iniziata verso l'ultimo decennio del Cinquecento e dedicata all'esaltazione del mistero dell'

ci sono vari coretti, non tutti sopraelevati. Uno di essi, incorniciato da terracotte robbiane si trova in corrispondenza del fonte battesimale, altri, a grata e in stile barocco prospettano sulla cappella Fatinelli, ove si conserva la mummia naturale di

e nella seconda guerra mondiale trasferito nella cripta della cattedrale di Magonza. Dopo la guerra, entrambe le opere d'arte e il confessionale barocco vennero trasferiti da Sant'Emmerano a San Quintino. Gli altari laterali barocchi, realizzati in noce, provengono dalla

, che qualche anno dopo l'acquisto dell'ambiente avvenuto agli inizi del Seicento, decisero di trasformare la cappella donandole l'aspetto tipico barocco. Furono chiamati per l'occasione i due scultori

, prevedeva una struttura a piano terreno, con facciata sulla strada, attaccata alle case vicine, dotata di stanze passanti, spesso mal ventilate, male illuminate e di uso multiplo. In questa semplice struttura, non raramente sopraelevata fino a quattro piani, i tratti distintivi del barocco possono essere facilmente rintracciati in alcuni dettagli, come i tetti curvi con cornicioni che terminano in punte frastagliate, gli

Il carnevale oggi si svolge nello scenario barocco del centro storico, ha il suo centro nella piazza Duomo. Vede la folla partecipare attivamente alla manifestazione, che viene trascinata dal generale clima allegro ed euforico. Gemellato con il

: l'attuale facciata suddivisa in tre ordini decrescenti non segue perfettamente il progetto originale, per cui si pensa abbia subito dei rimaneggiamenti nel corso dei primi anni del Seicento dati i suoi richiami al primo stile barocco

, la chiesa di Santa Chiara, la cappella di Santa Croce, il convento dei Domenicani e la chiesa dell'Annunziata. Tutte queste chiese erano medievali, ma nel Sei-Settecento furono completamente rimodellate in stile barocco grazie a maestranze lombarde trasferitesi in Abruzzo. Fuori le mura si trovano altri tre importanti complessi monastici: la chiesa di Santa Maria in Colleromano, il convento dei Cappuccini e la chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo.

che reggono festoni, mentre i drappi sotto la trabeazione sono in movimento come mossi dal vento. A sottolineare la commissione di un papa afferente alla famiglia Barberini, il Bernini pose su uno dei lati del baldacchino un putto che alza al cielo un enorme corpo d'ape rovesciato; in cima fu collocato il globo con la croce; le statue sono animate in senso barocco e sono impreziosite cromaticamente, come il resto dell'opera, dall'uso della

a navata unica, ideato come custodia delle reliquie di diversi santi e riccamente decorato con pitture e marmi. In fondo all'abside rettangolare, si trova l'altare barocco in marmi policromi, anch'esso del Lazzari, sormontato dalla pala di

per l'interessamento del generale Hugo von Virmont, comandate supremo delle truppe asburgiche. Negli anni successivi i monaci restaurarono la chiesa in stile barocco ed ora si presenta con la navate centrale con volta a botte e ricche decorazioni e stucchi. Il monastero attualmente ospita il

, comprato dal padre Scipione in Cremona, durante il rifacimento fu conferita alla struttura quattrocentesca un aspetto barocco che l'edificio, seppur mutilo del portale marmoreo, ancor oggi mantiene.

. All'interno sono presenti numerose pitture murali medievali, raffiguranti santi, seppur in pessimo stato; in una di tali pitture si riconoscono san Benedetto e san Barsanofio. L'originaria costruzione romanica fu inglobata in un grande complesso barocco qual era il monastero dei padri celestini, edificato nel

Palazzi storici: sono Palazzo De Januario eretto sopra l'abitazione della famiglia d'Avalos, Palazzo Valori e Palazzo Magnarapa in Piazza Garibaldi. Risalgono tutti al Settecento, o anche al tardo Ottocento, frutto di varie ristrutturazioni di case preesistenti, caratterizzati dall'uso del laterizio a vista e dello stile tardo barocco.

, quindi nelle registrazioni si odono i suoni dei veri strumenti, normalmente suonati da professionisti convocati per esecuzioni mirate all'interno di progetti ben precisi. Il pop barocco si distingue dal

e vi si accede attraverso un cortile delimitato da un portale in stile barocco. Al suo interno sono visibili le fondamenta del tempio dorico di Giove Polieo grazie al pavimento in vetro, mentre nelle pareti sono riconoscibili affreschi. La chiesa inizialmente fu destinata al culto greco-ortodosso

Palazzo Costa, edificato sul finire del XVIII secolo. Il palazzo rappresenta una delle migliori espressioni del barocco agrigentino e si caratterizza, infatti, per l'imponente facciata in stile barocco. Particolari sono le balconate, impreziosite da mensole figurative.

Chiesa parrocchiale di Santa Lucia nel centro storico del capoluogo. Eretta in stile tardo barocco e ad unica navata, conserva l'antica fonte battesimale del Quattrocento e alcune tele databili tra il Cinquecento e il Seicento.

, ma conserva un portale ogivale sul fianco destro e la bellissima parte absidale chiusa tra due campanili; all'interno, trasformato in periodo tardo barocco, la tavola duecentesca della Madonna di Corsignano, resti del

. Collocata sull'antico ponte che attraversa il torrente Bitto sopra un basamento barocco impreziosito dallo stemma del Comune di Morbegno, la statua eseguita dall'artista ticinese Giovanni Battista Adami di

, la chiesa di Santa Chiara, la cappella di Santa Croce, il convento dei Domenicani e la chiesa dell'Annunziata. Tutte queste chiese erano medievali, ma nel Sei-Settecento furono completamente rimodellate in stile barocco grazie a maestranze lombarde trasferitesi in Abruzzo. Fuori dalle mura si trovano altri tre importanti complessi monastici: la chiesa di Santa Maria in Colleromano, il convento dei Cappuccini e la chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo.

Il classicismo letterario nacque in contrapposizione al Barocco, quest'ultimo definito spesso come inutilmente elaborato. Nel classicismo si tende ad imitare l'esempio degli antichi come modello da cui ispirarsi.

, ogni personaggio aveva un suo tema musicale. Era anche una sorta di strumento musicale che interpretava la mia scrittura. In questo senso, giocavo molto con armonie e contrappunti... Mettevo in scena la carta stradale di tre esseri che costituivano un amalgama di tutti i difetti umani... Avevo bisogno di diversi crescendo e momenti spettacolari capaci di conquistare l'attenzione e che tuttavia si accordassero con lo spirito generale della storia. Per cui la musica assunse un'importanza centrale. Doveva essere complessa, con umorismo e lirismo, tragedia e barocco. La musica diventava anche un elemento della storia. Era il caso della sequenza del campo di concentramento. Un'orchestra di prigionieri deve suonare per soffocare le urla dei torturati. In altre parti del film, la musica accompagnava improvvisi cambiamenti di ritmo, come quando la carrozza fantasma appare dal nulla in mezzo al deserto. Volevo anche la musica diventasse a tratti un po' barocca. Non volevo che si limitasse alla ripetizione del temi di ogni personaggio - una sottolineatura. In ogni caso, feci suonare parte della musica sul set. Creava l'atmosfera della scena. Le interpretazioni ne erano decisamente influenzate. A Clint Eastwood questo metodo piaceva molto.

. Questa decorazione divenne tipica del barocco portoghese. Essa veniva applicata ad altari, statue, retro-altari e baldacchini donando un'impressione di opulenza fin dall'ingresso nella chiesa. Durante la

, si apprestarono frettolosi lavori di restauro che portarono alla demolizione delle prime due cappelle della navata destra. In quell'occasione venne rinvenuta, sulla parete del campanile, un frammento di affresco del Cinquecento, oggi quasi totalmente dilavato dalle intemperie. Si intervenne anche sulle linee della facciata, chiudendo le porte laterali e sostituendo il lunettone tardo barocco con un

del periodo barocco. Gli allievi successivamente vengono spesso invitati a collaborare ai progetti di Les Arts Florissants; tra di loro troviamo Sonya Yoncheva, Christophe Dumaux, Emmanuelle de Negri, Marc Mauillon,

la facciata fu rifatta dall'architetto Pietro Fossati in stile barocco, il pavimento venne sostituito con tarsie marmoree, pilastri calcarei presero il posto delle colonne romaniche, all'incrocio tra la navata centrale ed il transetto venne edificata la

di Santa Caterina del Sasso. Degno di nota anche l'altare ligneo dorato seicentesco, ristrutturato all'inizio del Novecento. Altre opere notevoli sono la Cappella del Rosario, con un apparato barocco molto scenografico, l'

; esse possono dividersi in due categorie distinte, ovvero: nella prima appartengono le chiese che sono ancora vicine al tardo barocco, conservando ancora un'impronta tipica di quest'ultimo periodo, mentre nella seconda tipologia appartengono le chiese caratterizzate da interni e/o da facciate severe, che preludono al

I ritratti di gruppo vennero prodotti in gran numero durante il periodo barocco, in particolare nei Paesi Bassi. A differenza del resto d'Europa, gli artisti olandesi non ricevettero commissioni dalla

: lungo via Bafile, il palazzo si mostra in uno stile misto, tra il tardo rinascimentale, e il settecentesco barocco. Al pianterreno nelle stanze riccamente affrescate, tra fasce pittoriche e decorazione in stile

, edificato intorno alla fine del Seicento. Il palazzo rappresenta una delle migliori espressioni del barocco agrigentino e si caratterizza, infatti, per l'imponente facciata in stile barocco. Particolari sono le balconate, impreziosite da mensole figurative

, allestito nel barocco Palazzo Ferdinando Castiglione conserva opere di Michele Cascella, Orfeo Tamburi, Umberto Boccioni, Remo Brindisi, Filippo De Pisis, Nicola Palizzi, Mario Mafai, Giacinto Gigante, Enzo Brunori, Luigi Montanarini, Carlo Barbieri, Carlo Mattioli e di altri artisti.

Il Municipio ha sede nella ex chiesa confraternale di San Carlo Borromeo. Edificata in stile barocco nel Seicento, presenta un grazioso campanile triangolare. Nella ex navata (oggi aula del Consiglio comunale), sono conservate due pale d'altare: quella della stessa chiesa di San Carlo e un'altra proveniente dalla cappella marentinese di San Rocco.

. Nei vari secoli fu cambiata nelle forme artistiche, come ad esempio la facciata in stile borrominiano, e l'interno barocco, con due scaloni eguali di accesso. Il corpo medievali appartiene all'edificio conventuale del porticato con chiostro, e al campanile turrito. Di interesse la Cappella Caldora, con l'affresco della

voluto dal casato omonimo, quello dei conti Valperga, caratterizzato da torri che circondano diversi edifici che si sono aggiunti via via con il tempo. Gli abbellimenti di gusto barocco comprese l'inserimento di una villa neoclassica con giardino e parco. Il sito riveste importanza per la vicinanza alla chiesa di San Giorgio, coeva del castello, che custodisce una

, in modo da ampliare gli interni (fondendo i due nuclei medievali, con gusto barocco). Dotti fece inoltre costruire un portico addossato alla facciata, congiungendolo al braccio pre-esistente lungo il convento. Entrambi i bracci del portico furono abbattuti per volere del Comune di Bologna nel

furono aggiunte al monastero numerose strutture, quali un piccolo e lussuoso palazzo in stile barocco che ospitava i patriarchi, un palazzo reale con la facciata dipinta a scacchi, un refettorio intitolato a

, all'attuale. Quest'ultima, accessibile attraverso un portale barocco, si presenta a navata unica e custodisce all'interno un altare maggiore in stile barocco e due pale ottocentesche poste sui due altari laterali (di cui una raffigurante la

Ex chiesa di Santa Maria del Riparo: in Corso Porta Romana, ha pianta rettangolare, con semplice facciata ornata da un portale architravato, sormontato da un oculo murato. La chiesa ha un aspetto barocco del XVIII secolo.

il cui stemma (un sole) compare sull'altare maggiore. Esternamente presenta una semplice struttura a capanna, senza particolari decorazioni. All'interno l'altare maggiore, in stile barocco, con la statua della Vergine Maria che riporta la data del

Convivono a Realvalle testimonianze di fede che spaziano sull'arco di oltre sette secoli, e memorie architettoniche che vanno dal gotico francese, attraverso il barocco, fino all'Ottocento e ai tempi moderni con la nuova cappella di Santa Maria di Realvalle nel convento delle suore francescane alcantarine, dello scultore

Cornelia De Monti, moglie di Giovan Battista, fece costruire la monumentale chiesa. In stile barocco, presenta una facciata divisa in due ordini caratterizzata dalla presenza di nicchie e statue, fra cui quella di

si distribuiscono quindici altari, di cui solo quattro conservano l'aspetto originario barocco. Molti di essi hanno subito nel tempo variazioni di titolare e hanno perso arredi e figurazioni originarie. Di rilevanza artistica sono due tele,

, venne racchiusa da una possente cinta muraria fortificata dotata di quattro porte e gli edifici all'interno ricostruiti in stile barocco. I tre insediamenti urbani rimasero separati ed indipendenti sino al

e pietra bianca aperta da finestre crociate e coronata da abbaini e da un alto tetto. Al centro si snoda una scalinata a doppia rampa, e sul fianco sinistro si erge un'agile torretta dal coronamento barocco

La chiesa, in stile barocco, ha una sola navata con otto cappelle. Si trova in Corso Vittorio Emanuele, all'entrata della piazza Scandaliato. Tra le opere custodite spicca un dipinto raffigurante lo

nel finale, utilizzando il tema del primo movimento e quello dell'ultimo. Sia Schumann che Mendelssohn, seguendo l'esempio di Beethoven, fecero rivivere la fuga, che era caduta in disgrazia fin dal periodo barocco. Tuttavia, invece di scrivere rigorose fughe, usarono il

. Fino al XVII secolo fu la parrocchiale di Sestri Levante, titolo ora appartenente alla chiesa di Santa Maria di Nazaret. L'edificio fu trasformato in stile barocco nel corso del XV secolo riportando alla luce il primitivo stile architettonico. La facciata esterna fu rifatta nel Quattrocento e presenta un portale a pseudo protiro sormontato da una trifora; ai lati dell'edificio sono presenti epigrafi ed antiche lapidi del

e viennese) che il moderno e colorito stile napoletano. La sua produzione stilisticamente si posiziona tra il tardo barocco e il primo classicismo: le sue prime composizioni tendono essere affini a quelle di

col Bambino e la Madonna della Luce. L'interno presenta tre altari in stile barocco, tutti provvisti di tele realizzate da don Giuseppe Andrea Manfredi, committente della chiesa stessa. L'altare centrale, dedicato alla Titolare, conserva un affresco del

Tutto questo fa da preludio allo stupefacente giardino barocco che si articola con scelta insolita, lungo un asse principale parallelo alla facciata dell'edificio, che risale la vicina collina attraverso quattro terrazzamenti ornati da balaustre e statue in pietra di

di artisti che ne affrescarono le pareti raccontando la vita di Teodolinda. In origine la cappella era dedicata a San Giacomo patrono della famiglia feudataria insieme a San Giovanni Battista, originariamente arricchita da un importante altare barocco opera dello scultore

Nel centro dell'abitato, in piazza S. Pietro, sorge il monumentale Palazzo Crivelli-Villani, con fastoso portale barocco, cortile colonnato, scalone, che rivela la sua origine gentilizia nonostante impropri interventi edilizi subiti nel corso del tempo. Del periodo medioevale si conservavano quattro torri (oggi ne rimane una sola in vicolo Crivelli, detta

, ed era sormontato da un bel rosone a raggiera in pietra bianca. Il campanile era una torre, ricavata da un presidio di guardia medievale. L'interno era barocco, a navata unica, con tetto a capriate lignee, senza ilo transetto, e con abside conclusa da coro ligneo con volta a crociera, ornata da affreschi. prima della demolizione, all'interno era ancora leggibile l'affresco rinascimentale di

a cui assistette direttamente. Procedette col graduale ricoprimento di preziosi marmi e dipinti dell'intera aula manierista. Il raffinato arricchimento di gusto barocco che non fu accolto con felicemente dai critici dell'epoca, fu compiuto dal grandioso

e ricostruzioni del XV sec. Di stile barocco piemontese, ha una pianta a croce latina con l'altare maggiore di marmo policromo. Si conserva la stanza priorale, sopra la sacrestia, con stucchi e porta del XVI sec. e una tazza

Lo spettacolare giardino barocco parte dall'ampia terrazza su cui prospetta la facciata della villa, e si diparte lungo il declivio ripartito da scalinate, fontane, statue e balaustre in pietra. Di particolare bellezza il

: importante e antica cappella situata nel centro di Feletto. Costruita nel seicento fu probabilmente chiesa privata di un vescovo di Anagni il quale possedeva il palazzo attorno. Facciata e cupola di singolare fattura in stile barocco.

, la chiesa del Santissimo Rosario (in stile barocco, presso via dei Bastioni) e quella di San Giacomo (allo sbocco di via dei Bastioni sull'attuale Piazza dell'Unione). La parrocchia dell'ex comune di

Degli esterni si apprezza l'aspetto barocco della facciata, mentre nella parte che conserva ancora l'aspetto quattrocentesco si possono notare le finestre centinate e le particolari gronde dalla forma sgusciata.

; presenta un coro ligneo settecentesco utilizzato dalla congregazione di santa Caterina per riunirsi, e un altare in stile prettamente barocco dove un tempo troneggiava la statua lignea raffigurante sant' Anna.

Abside centrale: altare maggiore. Manufatto in marmi policromi con sopraelevazione riproducente un tempio colonnato di stile classico e baldacchino con cupola sommitale di gusto barocco, all'interno il manufatto custodisce una statua marmorea. L'area del

iniziarono i lavori di costruzione della sacrestia. La chiesa ha una magnifica facciata di stile tardo barocco, con tre porte d'ingresso, con un portale a colonne tortili ed altri elementi stilistici che la fanno attribuire per tradizione a

che giungendo a Palermo venivano a trovarsi in una capitale dell'arte molto effervescente in pieno fermento rinascimentale e successivamente barocco e tardo-barocco dove operavano oltre ad importanti pittori anche grandi scultori come i diversi esponenti delle famiglie Serpotta e

e la collocazione di grandi medaglie da istoriare sulle volte, che vennero foderate. Precedentemente austero, l'aspetto della chiesa divenne in questo modo spiccatamente barocco, seguendo vicende analoghe a quelle del




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

03:00:43