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Frasi che contengono la parola bobbio

Sia i diplomi di epoca longobarda sia della successiva epoca franca riconfermarono l'importanza di Montelungo ed i monaci di Bobbio mantennero possedimenti ed istituzioni ospitaliere almeno per tutto il

, che menziona il pedaggio pagato dall'Abate di Bobbio in transito a Carrara. All'epoca pare che l'edificio fosse costituito da una coppia di torrioni. Il Castello fu ampliato in due epoche successive: la prima volta nel

Vi sorsero fondazioni monastiche legate o dipendenti dall'abbazia di Bobbio che crearono le basi per lo sviluppo dell'agricoltura, con la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi. Si riaprirono le vie commerciali e di comunicazione: olio, sale, legname, carne, ecc. Fra queste il grande Priorato di San Colombano di Bardolino, con il territorio del lago di Garda, dei fiumi Adige, Mincio, la zona della Valpolicella e del veronese, fra le varie produzioni vitivinicole e di olio del territorio monastico si distinguevano anche le peschiere del Garda, il cui pesce veniva commercializzato grazie alla conservazione sotto sale e olio.

che descrive ampiamente storia e possedimenti e che potrebbe essere ampliata per maggior descrizione locale sia storica che gestionale. Nelle pagine dei comuni, monasteri, pievi inserirei nella storia il possesso feudale con il rimando alla pagina di Bardolino e del Priorato nel feudo di Bobbio ed un sintetico tipo:

Con il regno sardo la Liguria fu inquadrata amministrativamente sotto la VII Divisione di Genova comprendente le province di Genova, Albenga, Bobbio, Chiavari, di Levante, di Novi e di Savona. Fondamentali e decisive alla causa di unificazione d'Italia furono in

L'abbazia di Bobbio fu un attivissimo centro di evangelizzazione e di rinascita agricola sotto la protezione reale ed imperiale, e del Papa. Diede le basi e l'impulso per lo sviluppo dell'agricoltura in modo intensivo con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche, le canalizzazioni per scopo irriguo e di drenaggio, acquedotti e migliorie con l'introduzione di innovazioni agricole, agronomiche e le rotazioni agricole, con il recupero di campi ed orti e la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, noceti, piante da frutto, selvicoltura, strumenti agricoli e di aratura, mulini, fratoi, ecc. I monaci diedero, inoltre, un notevole apporto alimentare grazie agli allevamenti ed alla

. I religiosi favorirono l'espansione dei commerci, dell'agricoltura e della cultura, introducendo importanti innovazioni ed aprendo nuove vie (a quanto risulta Alseno, per ora, non alcuna relazione col monastero di San Colombano di Bobbio; la sua chiesa, dedicata a San Martino, dipendeva, come priorato, dal

a Cerignale nell'adozione della palatalizzazione di A tonica in sillaba libera tipica del piacentino centrale, sebbene non sia presente in altri dialetti piacentini confinanti, quali quelli delle frazioni di Bobbio:

diede impulso all'agricoltura con il recupero di aree incolte o abbandonate, le bonifiche e le migliorie agronomiche con il recupero e la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi. Nel territorio sorsero varie chiese e fondazioni monastiche provenienti dall'abbazia di Bobbio, fra le quali in Genova l'

, le cucine ed il lavamani, il cavedio interno ed i sotterranei con la grande cantina con volte a botte e ghiacciaia. Il museo si propone come percorso didattico storico multimediale dell'abbazia, di San Colombano, dello scriptorium e della storia di Bobbio.

sempre per opera del Magistretti, con l'apporto di Mario Pampanin, presidente degli amici di San Colombano di Bobbio e dell'opera di ricerca di mons. Domenico Ponzini, ha ricostruito anche il percorso da Pavia a Bobbio. Nella ricerca si sono tenuti presenti gli scritti di

Oltrepassato il centro di Bobbio, il fiume assume un andamento verso nord-est ampliando gradualmente le dimensioni della propria valle e del proprio alveo, con la formazione di larghe formazioni ghiaiose. In questo tratto vengono attraversati i centri di Mezzano Scotti, frazione del comune di Bobbio, Perino, frazione del comune di

Nel medio corso, compreso tra Marsaglia e Bobbio, non sono infrequenti, anche durante la stagione estiva, possibili piene improvvise dovute al rilascio di acque da parte della diga di Boschi, situata lungo il corso dell'affluente

o di Bobbio, di argomento religioso affiancarono il paziente lavoro di copiatura di testi antichi, anche scientifici, letterari, storici, medici ed artistici, fino a raggiungere tutto lo scibile umano. Tra l'altro il loro elevato livello culturale e la loro capillare diffusione sul territorio europeo e del nord Italia diede modo fin da san Colombano di affidare proprio ai colombaniani il compito di organizzare un sistema di

i due fratelli Marc'Antonio e Federico si accordano per la divisione delle due contee, dei feudi e dei beni familiari: a Federico fu assegnata la Contea di Bobbio con le saline, le signorie ed i feudi di

Bobbio - Pavia: sintesi delle relazioni politico-religiose, culturali, giuridico-canonistiche, giurisdizionali, economiche e commerciali intercorse nel periodo longobardo, carolingio e nel regno italico

Del dialetto di Bobbio, oltre ai libri di storia, cultura e allo specifico dizionario, ci sono numerosi scritti e sono tipici il calendario ed il lunario bobbiesi, oltre a feste locali, folcloristiche e teatrali curate dall'associazione locale culturale

Castello costruito in epoca medievale con la funzione di presidio della foce del Tidoncello nel Tidone, punto nel quale la strada per Bobbio si diramava dalla strada che risaliva la val Tidone. Nel corso degli anni l'edificio ha subito diverse modifiche rispetto alla struttura originaria tra cui la costruzione di alcuni edifici addossati ai muri perimetrali, i quali restano, comunque, ancora visibili e l'abbassamento della

, i tenenti Antonio Aimone, Costantino Bobbio, Guglielmo Haas, Orsini, Mora, Oddo Fileti, Reina, Tomassetti, Villa. I sSottotenenti Sergardi Biringucci e Cenci Bolognetti; i sergenti Addone Del Citerno e Pagnotta e i due cavalieri semplici Manzolini e Merlin.

. A differenza degli altri edifici religiosi del territorio comunale, prima della creazione della diocesi di Piacenza-Bobbio la chiesa e la parrocchia dipendevano dalla diocesi di Bobbio e non dalla diocesi di Piacenza.

. La circoscrizione episcopale territoriale quindi era molto estesa e frastagliata, con una rete di chiese dispersa su un'area geografica molto vasta, ma stretta fra le diocesi di Tortona, Piacenza e Genova, e che soltanto intorno a Bobbio e alla val Trebbia era compatta.

Tra il XIV secolo ed il XVII secolo, il patrimonio fondiario della mensa vescovile di Bobbio e dintorni contava cinque pievi e ventuno chiese, mentre il territorio della diocesi contava cinque arcipresbiterati, ventiquattro rettorie e due

della Congregazione per i vescovi, il territorio dell'antica diocesi di Bobbio venne staccato da Genova ed aggregato a Piacenza formando la nuova diocesi di Piacenza-Bobbio; contestualmente tre parrocchie in

in provincia di Piacenza e delle adiacenti frazioni di Colombaie, Lama inferiore (Oratorio di San Gioacchino), Pianazza, Pianellette, Pietranatale, Pratolungo, Rovaiolo, Tomba, Valle superiore ed altre poste nel comune di Brallo di Pregola ma dipendenti dalla parrocchia dell'antica Pieve di Montarsolo di Corte Brugnatella del vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della

con una grande e lunga processione musicale notturna con questua delle uova, che toccava molti paesi nei dintorni e ritornava a Colleri. La festa toccava l'ultimo territorio monastico dei monaci dell'Abbazia di Bobbio rimasto fino alla soppressione del

, i quali procedettero alla costruzione di diversi castelli nel territorio con la funzione di presidio della via di comunicazione che, diramandosi dalla val Tidone, risaliva la val Tidoncello per raggiungere Bobbio attraverso il

, come risulta da un estimo, forniva al monastero bobiense parte delle sue entrate. I possedimenti posti nel Riale di Soziglia e dintorni, erano organizzati e coltivati da sei massari ed annualmente riforniva Bobbio con castagne, olio, fichi

La costruzione del nuovo tracciato della strada dopo Perino venne interrotta e riprese dopo anni, a seguito di proteste di matrice ambientalista che chiedevano l'abbattimento dei nuovi tratti costruiti da Bobbio a Cernusca, frazione di Travo, riportando la strada all'antico aspetto

sarebbe stato fondato sempre nel VII secolo poco dopo quello di Bobbio, ai tempi dell'abate Attala, proprio in seguito alla diaspora di alcuni monaci di Bobbio che si sarebbero anche insediati presso i nascenti cenobi di

, fu nominato il vescovo alessandrino Jean-Chrysostome de Villaret. Contestualmente Casale, che comprendeva oltre al proprio i territori delle soppresse diocesi di Alessandria, Bobbio e Tortona, fu resa suffraganea dell'

Per la difesa di tutti questi territori, con l'approvazione imperiale e papale, Bobbio si affida a guardie armate comandate dai discendenti degli Obertenghi, in esso i monaci vi avevano costruito numerosissimi monasteri collegati anche a quelli all'estero con strade percorse da monaci e pellegrini; vi erano numerosissimi castelli e fortificazioni sul territorio a protezione anche religiosa, specie dal periodo delle incursioni

: Possibile ricerca originale. Paragrafo che sotto un titolo impegnativo nella realta' raccoglie qua e la commenti marginali volti piu' a sostenere un presunta posizione della chiesa come anticipatrice dell'illuminismo che a presentare una critica sull'illuminismo, presentando inoltre citazioni di persone autorevoli (Ratzinger, Mazzini, Bobbio, Von Hayek) ma assolutamente non di riferimento negli studi specifici sull'illuminismo o sugli illuministi.

Vol. XIII - Chiese degli stati sardi. Cagliari. Doglia. Foro Traiano. Fasiana. Suello. Iglesias. Sulcis. Galtelly-Nuoro. Ogliastra. Sassari Torres Sorra. Ploaghe. Alghero. Ottana. Castro. Ampurias. Tempio. Civita. Bisarchio. Bosa. Oristano. Santa Giusta. Ales o Uselli. Terralba. Genova. Luni. Sarzana. Brugnato. Savona. Noli. Albenga. Ventimiglia. Bobbio. Tortona. Nizza (

La commissione di censura ne aveva proibito la visione, temendo che la visione del film potesse considerarsi come un'istigazione alla violazione della legge sul servizio militare obbligatorio. Di quel momento rimane la relazione del filosofo Bobbio, pubblicata nella raccolta di saggi

(vedi leggenda) della sorgente salina e il laghetto termale per bagni, fanghi ed inalazioni come rimedio per il morbo, salvando a loro dire gli abitanti della zona e tutti i pellegrini che passavano per Bobbio dalla derivazione della




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Ultimo aggiornamento pagina:

03 Gennaio 2022

21:11:47