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Frasi che contengono la parola beata

e riccamente decorata: essa custodisce la veneratissima statua della Beata Vergine del Soccorso. Si tratta di un'opera risalente verosimilmente all'inizio del XIV secolo proveniente forse da un preesistente edificio di culto

Svariate Biblioteche ecclesiastiche (Congregazione dell'Oratorio di S. Filippo Neri, Convento di Monteripido, Monastero Beata Colomba, Monastero di S. Pietro, Museo Capitolare, Oasis Padri Cappuccini, S. Basilio Seminario Arcivescovile di Montemorcino).

Nel mese di maggio, in molte regioni cattoliche, hanno luogo le devozioni alla Beata Vergina Maria; queste possono includere il canto di inni mariani, l'incoronazione di statue con ghirlande di fiori, letture dalle

Le altre chiesette sono quelle dell'Oratorio della Beata Vergine Assunta (degna di nota e di indubbio valore artistico), nella quale sono ancora presenti in ottimo stato di conservazione sia il campanile del

, sacerdote agostiniano; beati Giacomo Bell e Giovanni Finch, martiri; beati Riccardo Sargeant e Guglielmo Thomson, sacerdoti e martiri; beato Maurizio Mackenraghty, sacerdote e martire; beato Antonio Page, sacerdote e martire; beati Francesco Page e Roberto Watkinson, sacerdoti e martiri; beata

e martire; beata Margherita Ball, martire; beati Francesco Pacheco, sacerdote, e otto compagni gesuiti, martiri; beati Tommaso Whitbread, Guglielmo Harcourt, Giovanni Fenwich, Giovanni Gavan e Antonio Turner, sacerdoti gesuiti, martiri.

, sacerdote, e diciannove compagni, martiri: beato Giuseppe Maria Peris Polo, dei sacerdoti operai diocesani, martire; beata Maria del Santuario di san Luigi Gonzaga Moragas Cantarero, vergine carmelitana scalza e martire; beato Domenico Hurtado Soler, sacerdote amigoniano e martire; beato Vincenzo Soler, sacerdote agostiniano recolletto e martire; beato Carmelo Sastre Sastre, sacerdote e martire; beato Giacomo Bonet Nadal, sacerdote salesiana e martire; beato

, sacerdote trinitario; beati Giovanni Shozaburo, Mancio Ichizayemon, Michele Taiemon Kinoshi, Lorenzo Hachizo, Pietro Terai Kuhioye e Tommaso Terai Kahioye, martiri; beato Francesco Saverio Ponsa Casallarch, religioso fatebenefratelli e martire; beata Amalia Abad Casasempere, martire, madre di famiglia e martire; beato Giuseppe Tarrats Comaposada, gesuita e martire; beato

terza domenica di settembre: festa della compatrona Beata Vergine Addolorata. Dopo la santa Messa serale processione con la banda per le vie del paese con la statua della Madonna e rappresentazione vivente di un fatto biblico.

D'argento alla pila dell'acqua benedetta di marmo verde, sostenente un uccellino al naturale, addestrata dalla Beata Vergine Maria in piedi, vestita di azzurro, ammantata di rosso, coronata d'oro, tenente fra le braccia il Divino Infante di carnagione, coronato d'oro, messo in sbarra, e sinistrata da

risale alla scelta, in epoca di carestia, di preparare un pane dolce, da distribuire ai poveri, usando farina acquistata col ricavato della vendita del Tesoro della Madonna del Fuoco, formato dai doni votivi fatti dai fedeli per le grazie ricevute invocando la Beata Vergine del Fuoco. Quindi, si trattava di un pane, o piadina, della Madonna, nel senso che era ottenuto dai doni del suo santuario.

le religiose, che cambiarono presto il loro titolo in Suore della Presentazione della Beata Vergine Maria, aprirono un ospizio per anziane povere. L'opera della Nagle venne apprezzata e sostenuta economicamente da

ATAVI ATAVO ATCIU ATELE ATELI ATERA ATERO ATINO ATOMI ATOMO ATONA ATONE ATONI ATONO ATOUT ATRII ATRIO ATTAI ATTUA ATTUI ATTUO AUDIO AUDIT AUFFA AUGGI AUGNA AUGNI AUGNO AULOS AUNAI AUREA AUREE AUREI AUREO AURIO AUSAI AUTOS AVALE AVANA AVARA AVARE AVARI AVARO AVEMO AVENA AVENE AVERE AVERI AVERO AVETE AVEVA AVEVI AVEVO AVIDA AVIDE AVIDI AVIDO AVITA AVITE AVITI AVITO AVOCA AVOCO AVOLA AVOLE AVOLI AVOLO AVORI AVRAI AVREI AVRIA AVUTA AVUTE AVUTI AVUTO AVVIA AVVII AVVIO AXONE AXONI AZERA AZERE AZERI AZERO AZIMA AZIME AZIMI AZIMO AZONI AZOTI AZOTO AZUKI BABAO BABAU BABBI BABBO BACAI BACCA BACCO BACHI BACIA BACIE BACII BACIO BACON BADAI BADGE BADIA BADIE BAFFI BAFFO BAGEL BAGHE BAGLI BAGNA BAGNE BAGNI BAGNO BAIAI BAILA BAILE BAILI BAILO BAINO BAITA BAITE BALBA BALBE BALBI BALBO BALCO BALDA BALDE BALDI BALDO BALIA BALIE BALII BALIO BALLA BALLE BALLI BALLO BALMA BALME BALSA BALSE BALTA BALTE BALZA BALZE BALZI BALZO BAMBA BAMBE BAMBI BAMBO BAMBU BANCA BANCO BANDA BANDE BANDI BANDO BANGI BANJO BANNA BANNI BANNO BANTU BARAI BARBA BARBE BARBI BARBO BARCA BARCO BARDA BARDE BARDI BARDO BARGE BARIA BARIE BARII BARIO BARRA BARRE BARRI BARRO BASAI BASCA BASCI BASCO BASIC BASII BASSA BASSE BASSI BASSO BASTA BASTE BASTI BASTO BATCH BATIK BATTA BATTE BATTI BATTO BAULA BAULE BAULI BAULO BAUTA BAUTE BAZAR BAZZA BAZZE BEANO BEARE BEATA BEATE BEATI BEATO BEAVA BEAVI BEAVO BECCA BECCO BECHE BECHI BEERA BEERO BEFFA BEFFE BEFFI BEFFO BEGHE BEGLI BEGUM BEIGE BEINO BEISA BEISE BELAI BELGA BELGI BELII BELIN BELIO BELLA BELLE BELLI BELLO BELTA BELVA BELVE BEMBE BENDA BENDE BENDI BENDO BENNA BENNE BENSI BENTO BEOLA BEOLE BEONA BEONE BEONI BEOTA BEOTE BEOTI BERCI BERGA BERMA BERME BERRA BERRO BERSI BERSO BERTA BERTE BERUF BERZA BERZE BESCI BESSA BESSE BESSI BESSO BETEL BETON BETTA BETTE BEUTA BEUTE BEVEI BEVVE BEVVI BEZZI BEZZO BIADA BIADE BIADI BIADO BIAVA BIAVE BIAVI BIAVO BIBBI BICCI BICHE BIDET BIECA BIECI BIECO BIETA BIETE BIFFA BIFFE BIFFI BIFFO BIGHE BIGHI BIGIA BIGIE BIGIO BIGIU BIGNE BIJOU BIKER BILIA BILIE BILLE BILLI BILTA BIMBA BIMBE BIMBI BIMBO BINAI BINDA BINDE BINGO BIODI BIODO BIOMA BIOMI BIOVA BIOVE BIRBA BIRBE BIRBI BIRBO BIRCE BIRCI BIRRA BIRRE BIRRI BIRRO BISCA BISCE BISCI BISEX BISSA BISSI BISSO BITTA BITTE BITTI BITTO BIUTA BIUTE BIVIO BIZZA BIZZE BLASE BLEAH BLESA BLESE BLESI BLESO BLIMP BLINI BLINY BLITZ BLOOM BLUES BLUFF BLUMI BLUMO BLUSA BLUSE BOARA BOARD BOARE BOARI BOARO BOATI BOATO BOBBA BOBBE BOCCA BOCCE BOCCI BOCHE BOCIA BOCIO BODDA BODDE BOEMA BOEME BOEMI BOEMO BOERA BOERE BOERI BOERO BOGHE BOGLI BOHRI BOIDE BOIDI BOINA BOINE BOITE BOLDI BOLDO BOLGE BOLLA BOLLE BOLLI BOLLO BOLSA BOLSE BOLSI BOLSO BOMBA BOMBE BOMBI BOMBO BOMII BONCI BONET BONGO BONNE BONTA BONUS BONZA BONZE BONZI BONZO BORDA BORDE BORDI BORDO BOREA BOREI BORGO BORIA BORIE BORII BORIO BORNI BORRA BORRE BORRI BORRO BORSA BORSC BORSE BOSCO BOSSI BOSSO BOTAI BOTRI BOTRO BOTTA BOTTE BOTTI BOTTO BOULE BOXAI BOXER BOZZA BOZZE BOZZI BOZZO BRACA BRACE BRACI BRACO BRADA BRADE BRADI BRADO BRAGA BRAGE BRAGI BRAGO BRAII BRAMA BRAME BRAMI BRAMO BRAND BRANI BRANO BRASA BRASE BRASI BRASO BRAVA BRAVE BRAVI BRAVO BREAK BRENT BREVA BREVE BREVI BRICA BRICE BRIDA BRIDE BRIEF BRIGA BRIGO BRINA BRINE BRINI BRINO BRODA BRODE BRODI BRODO BROLI BROLO BROMI BROMO BRUCA BRUCE BRUCI BRUCO BRUGI BRUGO BRUII BRULE BRUMA BRUME BRUNA BRUNE BRUNI BRUNO BRUSI BRUTA BRUTE BRUTI BRUTO BUANA BUCAI BUCCE BUCCI BUCHE BUCHI BUCIO BUDDA BUDDI BUFAI BUFFA BUFFE BUFFI BUFFO BUGIA BUGIE BUGIO BUGLI BUGNA BUGNE BUGNI BUGNO BUINA BUINE BULBI BULBO BULGE BULLA BULLE BULLI BULLO BUNET BUONA BUONE BUONI BUONO BURBA BURBE BURGA BURKA BURLA BURLE BURLI BURLO BURQA BURRI BURRO BURST BUSCA BUSCO BUSSA BUSSE BUSSI BUSSO BUSTA BUSTE BUSTI BUSTO BUTTA BUTTE BUTTI BUTTO BUYER BUZZA BUZZE BUZZI BUZZO BWANA CABAN CABLA CABLE CABLI CABLO CABRA CABRI CABRO CACAI CACAO CACCA CACCE CACCI CACHE CACHI CACIO CACTI CACTO CADDE CADDI CADMI CADRA CADRO CAFFA CAFFE CAFFI CAFFO CAFRA CAFRE CAFRI CAFRO CAGAI CAGHI CAGIU CAGLI CAGNA CAGNE CAIAC CAIBA CAIBE CAINA CAINE CAINI CAINO CAIRN CAJUN CALAI CALAO CALCA CALCE CALCI CALCO CALDA CALDE CALDI CALDO CALEN CALIA CALIE CALLA CALLE CALLI CALLO CALMA CALME CALMI CALMO CALSE CALTA CALTE CALVA CALVE CALVI CALVO CALZA CALZE CALZI CALZO CAMBI CAMEI CAMEO CAMMA CAMME CAMPA CAMPI CAMPO CANAI CANDI CANEA CANEE CANGA CANGE CANGI CANNA CANNE CANNI CANNO CANOA CANOE CANON CANSA CANSI CANSO CANTA CANTI CANTO CAPAI CAPEI CAPII CAPOC CAPOK CAPPA CAPPE CAPPI CAPRA CAPRE CAPRI CAPRO CAPTA CAPTI CAPTO CAPUT CARCA CARCO CARDA CARDE CARDI CARDO CARGA CARGO CARIA CARIE CARIO CARME CARMI CARNE CARNI CAROL CARON CARPA CARPE CARPI CARPO CARRA CARRE CARRI CARRO CARTA CARTE CARVI CASBA CASBE CASCA CASCI CASCO CASEI CASEO CASPA CASPE CASSA CASSE CASSI CASSO CASTA CASTE CASTI CASTO CATCH CATTA CATTE CATTI CATTO CAULE CAULI CAULO CAURI CAURO CAUSA CAUSE CAUSI CAUSO CAUTA CAUTE CAUTI CAUTO CAVAI CAVEA CAVEE CAVIA CAVIE CAYAK CAZZA CAZZE CAZZI CAZZO CECAI CECCA CECHE CECHI CECIO CEDEI CEDRA CEDRI CEDRO

. La chiesa sorge sul luogo dove prima erano la chiesa di Santa Maria della Misericordia e l'oratorio dedicato alla beata Vergine del Carmine, abbattuti per le precarie condizioni statiche. L'edificio ospita un'edicola con una raffigurazione del

Inquartato: nel primo d'argento, alla effigie della Madonna della Guardia, che rappresenta la Beata Vergina Maria, di carnagione, seduta, coronata con corona gemmata e cimata da fioroni, d'oro, vestita della tunica di rosso, bordata d'oro, col manto d'azzurro, bordato d'oro, scendente fino ai piedi, tenente sul ginocchio sinistro il Divin Figlio, di carnagione, vestito d'oro, coronato con corona d'oro, simile per forma a quella propria della Beata Vergine, benedicente con la mano destra e tenente con la mano destra lo scettro d'oro, posto in banda; nel secondo e nel terzo, fasciato di rosso e di argento, con la croce patente accompagnata sui fianchi dalle due stelle di cinque raggi, il tutto di rosso e posto nella prima fascia d'argento; nel quarto, di verde, al leone d'oro

Del periodo veneto attualmente si conservano gran parte delle mura, sei torrioni, la porta Nuova, oltre a numerosi edifici medioevali, tra cui la chiesa della Beata Vergine dell'Addolorata e la casa dei Provveditori veneti (dal

, e con il giuspatronato della vicinia. Le funzioni erano officiate da un parroco e un chierico coadiutore. Vi erano le scuole del Santissimo Sacramento che getiva l'altare maggiore, del santo Rosario, della Beata Vergine del Carmine e della Dottrina cristiana. Vi era anche il luogo pio della Misericordia di Bergamo.

, di Santa Caterina martire, di San Filippo Neri, la casa Signorini Corsi; mentre a sud di Piazza San Pietro sorge l'imponente complesso monumentale di San Domenico con l'ex convento sede attuale della Corte dei Conti, e la chiesa di San Quinziano o San Pietro di Sassa. Al termine di via Sassa sorge il monastero della Santissima Eucaristia o della beata Antonia di Firenze, sede delle Monache Osservanti.

l'Arco del Cavaliere, situato in C/da Cavaliere, era il luogo in cui, tanti anni fa, l'immagine della Beata Vergine Maria di Custonaci sostava durante il pellegrinaggio, che partiva da Custonaci, a Erice.

Altre chiese parrocchiali: la chiesa di Mezzavia dedicata a san Gregorio Barbarigo e quella della parrocchia nella frazione Turri dedicata alla Beata Vergine Maria del SS. Rosario oltre che l'oratorio dedicato a san Giuseppe.

, posta a Solaro, costruito nel XVI secolo su un edificio precedente risalente all'anno mille. Presenta una facciata a capanna con un campaniletto centrale a vela. All'interno sono presenti statue in gesso di Sant'Antonio e della Beata Vergine Maria

in occasione del trasferimento dentro le mura della targa ceramica devozionale della Beata Vergine della Salute, originariamente collocata in una celletta alla Collegiata. Secondo un'ormai collaudata tradizione, alla Festa sono presenti anche le delegazioni dei due comuni gemellati con Solarolo:

, impugnate, d'oro, legate di rosso; il terzo, di azzurro, alla chiesa della Beata Vergine Assunta, vista in prospettiva, di argento, la facciata volta a destra e chiusa di nero, la chiesa ugualmente chiusa sul fianco destro, la porta in facciata sormontata dalla finestrella tonda, dello stesso; la chiesa munita di

Superato San Pietro, con l'omonima chiesa, si raggiunge Prabernardo, dove una deviazione conduce a Schieranco. Proseguendo sulla via principale si incontrano Madonna, con la sua cinquecentesca chiesa della Beata Vergine del Carmine; Locasca, con la chiesa di San Francesco e della Madonna della Neve (XVII secolo) e Rovesca, con il cinquecentesco oratorio di San Gottardo. Superate queste frazioni si raggiunge

(figlia di Tommasino e moglie di Stefanino Stefanini da Modena), ampliata a tre navate in stile gotico e riconsacrata. Successivamente venne realizzata la cappella dedicata alla beata Vergine di Reggio, in stile

. Quest'ultimo ha anche dipinto gli affreschi dei quattro evangelisti che si trovano nella cupola e gli affreschi del soffitto che rappresentano l'Ascensione, Angeli e Dottori della chiesa. In ognuna delle otto sezioni della cupola sono rappresentate scene della vita della Beata Vergine di vari artisti, mentre nelle volte e negli archi delle cappelle ci sono stucchi rappresentanti angeli opera di

la Beata Vergine apparve miracolosamente a una giovane albanese di nome Elena. Slavi e albanesi erano presenti in gran numero nelle campagne marchigiane, rifugiatisi qui per sfuggire ai predoni turchi nelle coste

): la chiesa fu costruita sul luogo in cui si dice comparisse la Beata Vergine a una giovane albanese di nome Elena. La chiesa e gli affreschi di Giacomo di Nicola da Recanati che vi si trovano richiedono un urgente restauro.

Nella biografia della beata si racconta che in una certa occasione, occupandosi di una consorella in gravi condizioni di salute, non si era accorta del trascorrere del tempo, arrivando in ritardo alla

); i Domenicani nell'antico complesso di Palazzo Gaglioffi e della Beata Antonia (per cui esiste il monastero del Corpo di Cristo) in via Sassa. In posizione marginale al palazzo, i Domenicani si collocarono ad occidente al confine del rione San Pietro con San Marciano, sull'antico asse di via Forcella, con la

, situato nelle vicinanze della parrocchiale della Beata Vergine Assunta, uno dei pochi musei presenti nell'Isola dotati di percorso tattile per i non vedenti, dove sono esposti numerosi reperti risalenti a tutto il periodo che va dal neolitico al tardo medioevo, rinvenuti sia nel territorio di Sardara e sia in diversi comuni della

fa memoria della Beata Vergine del Monte Carmelo, Nicolina e altri contadini di Acquafondata si recano nei campi come in comune giorno lavorativo, ignorando la festa mariana. La Vergine Maria appare alla donna e le chiede di farsi promotrice della costruzione di una

intitolati alla Beata Vergine, a San Francesco da Paola (successivamente affiancato da Santa Margherita, Sant'Isidoro e San Bovo), alla Madonna dei Sette Dolori (con tre statue in stucco del Crocifisso, della Beata Vergine e di San Giovanni), a San Giuseppe, al Suffragio e alle Sante Reliquie (con le statue di San Pietro, San Paolo, di San Mattia, di San Simone, di Santa Maddalena e di San Bovo). Chiude l'elenco degli altari quello Maggiore

, vescovo di Savona, le cui reliquie sono conservate all'interno del tempio. L'altare maggiore, invece, si presenta in un ricco sfondo seicentesco di stucchi dorati, che incorniciano la statua della Beata Vergine con le tavolette dei Misteri del S.Rosario. Nella chiesa sono presenti diverse nicchie, che contengono alcune statue in stucco e in legno: del primo tipo spiccano quelle di S. Caterina da Siena e di S. Pio V, che fu priore in questa chiesa. Altri affreschi interni risalgono al

risulta che la chiesa parrocchiale di Santo Stefano fosse ormai all'esterno del paese e in stato di abbandono e che gli abitanti utilizzassero per le funzioni religiose l'oratorio della Beata Vergine Maria, probabilmente la cappella del Castello, demolita nel

o della Beata Vergine Immacolata (XVI secolo), costruita in forme tardogotiche riconoscibili all'esterno nel campanile a canna quadrata e all'interno nel presbiterio e in alcune cappelle con volte a crociera

Un giglio eucaristico: la beata Imelda Lambertini, vergine-novizia domenicana: compendio della vita, storia del culto e stato attuale delle sue reliquie, con devota novena per ottenere grazie a sua intercessione

venne realizzato l'altare maggiore e, successivamente venne sostituito da quello proveniente dall'ormai ex-chiesa della Concezione. Sessant'anni dopo la chiesa venne ampliata, fu rifatta la facciata, furono aggiunte le cappelle di San Luigi e della Beata Vergine del Rosario e furono realizzati gli altari del Crocifisso e di San Sebastiano. Nel

viene detto o cantato durante la messa in tutte le feste di qualsivoglia grado e classe, nelle domeniche, durante le ottave di Natale, Pasqua e Pentecoste, nelle ferie natalizie e pasquali, nelle vigilie di Ascensione e di Pentecoste e nelle messe votive di I, II o III classe in cui i paramenti non sono violacei e nelle messe votive di IV classe se sono degli angeli o della beata vergine Maria

, movente dalla punta, col vestito di rosso, bordato d'oro, col manto di azzurro bordato d'oro coprente il capo e il corpo, aureolata d'oro, coronata alla bizantina dello stesso, accompagnata all'altezza del capo da due piccoli angeli di carnagione, vestiti d'azzurro, con le ali d'azzurro e le braccia protese verso la corona della Beata Vergine, sostenente il Divino Fanciullo, di carnagione col vestito di bianco, al naturale, bordato d'oro, aureolato e coronato alla bizantina d'oro,

Chiesetta della Madonna delle Grazie. La chiesa fu costruita sul luogo in cui si dice comparisse la Beata Vergine a una giovane albanese di nome Elena. La chiesa e gli affreschi di Giacomo di Nicola da Recanati che vi si trovano richiedono un urgente restauro.

La cappella, sita a destra di chi guarda il presbiterio, era originariamente dedicata a San Biagio. Nel XIX secolo fu dedicata alla Beata Vergine dei sette dolori e venne dotata di una statua e di un altare in marmo.

, nella quale la Beata Vergine (dominante l'insieme in posizione centrale) si leva verso il cielo, circondata da un turbinio di angeli, che a cavalcioni delle nuvole levano inni in suo onore, talora accompagnandosi a strumenti musicali. Il gioco prospettico ideato dall'autore amplifica le dimensioni apparenti della cupola stessa, facendola rassomigliare a una vera e propria apertura verso la volta celeste. Completano l'apparato pittorico diverse false architetture a

D'argento alla pila dell'acqua benedetta di marmo verde, sostenente un uccellino al naturale, addestrata dalla Beata Vergine Maria in piedi, vestita di azzurro, ammantata di rosso, coronata d'oro, tenente fra le braccia il Divino Infante di carnagione, coronato d'oro, messo in sbarra, e sinistrata da san Giovanni Battista fanciullo, con le chiome bionde, vestito di una tunica bianca, scalzo, tenente con la mano destra una sottile ed alta Croce, in nero.

Dello stesso artista sono anche le quattro tele, raffiguranti San Ponzio, Sant'Antonio e due angeli, conservate nell'altare di destra dedicato ai SS. Gioachino ed Anna. Da quest'ultimo altare si accede alla cappella della Beata Vergine di Settembre e del Deposito, dove si ammira una statua lignea del

) al cui interno si segnalano un pregevole crocifisso e un san Giuseppe lignei, probabilmente della scuola del Bagnasco, e dentro l'altare maggiore le reliquie dei santi martiri Marcellino e Pietro e della beata Giuseppa Suriano;

Libera nos, quaesumus Domine, ab omnibus malis, praeteritis, praesentibus et futuris: et intercedente beata et gloriosa semper Virgine Dei Genitrice Maria, cum beatis Apostolis tuis Petro et Paulo, atque Andrea, et omnibus Sanctis, da propitius pacem in diebus nostris: ut, ope misericordiae tuae adiuti, et a peccato simus semper liberi et ab omni perturbatine securi. Per eundem Dominum nostrum Iesum Christum, Filium tuum. Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus. Per omnia saecula saeculorum.

Villa Ca' Morelli, Bembo, sec. XVII, in via Ca' Morelli, composta da corpo padronale a pianta quadrata e due barchesse staccate laterali. Alla barchessa di sinistra si attesta una cappella gentilizia con all'interno stucchi ed un affresco della Beata Vergine Assunta (sec. XVIII).

, ed ha un'impronta prevalentemente cinque - settecentesca. I principali monumenti sono il Teatro Municipale neoclassico, le basiliche rinascimentali e barocche di San Prospero e della Beata Vergine della Ghiara, il Duomo e molti palazzi.




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

11:27:47