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Frasi che contengono la parola annunziata

che vedesi nella nominata Chiesa dell'Annunziata, alla Cappella fabbricata con Sovrana magnificenza dal Marchese Fabbrizio Colloredo, Ministro della Serenissima Casa Medici; per non parlare dei graziosi

Santa Croce: parte orientale posta tra il Ponte Vecchio e Porta San Gallo con le parrocchie di Sant'Ambrogio, Santissima Annunziata, San Giuseppe, San Marco Evangelista, Santa Margherita nella Madonna de' Ricci, Duomo di Santa Maria del Fiore e Santa Reparata, San Michele in Orto e San Michele Visdomini;

Dal Verde al Giallo con Enzo Alessandri, Anna Budelli, Bruna Cai, Rosa Chioccoloni, Maria Cicioni, Clara, Maria e Silvana Ciculo, Bruno Domenichetti, F.lli Fagioli, F.lli Luchetti, Flavia Marconi, Maria Marinacci, Giuliana Massoli, Chiara Siena, Paola Silvi, Marina Velloni e Annunziata Zoppetti,

(Torre, Gugliano, Montecatino, Mastiano, Mammoli, S. Concordio, Pieve S. Stefano, Mutigliano, Vallebuia, Monte S. Quirico, Busdagno, Arsina, Cappella, S. Cassiano a Vico, Annunziata, S. Pietro a Vico, S. Alessio, S. Anna, S. Lunardo, Acqua Calda)

Per donare l'olio da ardere che doveva servire tutto l'anno per le lampade della cappella dell'Annunciazione miracolosa, si effettuava una peculiare cerimonia, alla mattina della domenica in Albis da parte di una compagnia laico-religiosa, con il parroco della parrocchia d'appartenenza che si muoveva dalla propria sede per raggiungere in processione l'altare della Santissima Annunziata. La pittoresca cerimonia vedeva alla testa del corteo un somarello che portava a

: Augusta, Bari, Brindisi, Cagliari, Chioggia, Catania, Castellammare di Stabia, Civitavecchia, Imperia, Olbia, Oristano, Ortona, Palermo, Pescara, Pozzallo, Pozzuoli, Taranto, Torre Annunziata, Trapani.

Statua lignea di Sant'Elia (probabile opera di Francesco Verzella), conservata presso la Chiesa dell'Annunziata e portata in processione la Prima Domenica di Maggio in occasione dei solenni festeggiamenti in onore del Profeta Elia

Corso Ovidio (arteria principale del centro storico), fruibile dalla villa o dalla porta Napoli, con i monumenti della piazza Garibaldi, la piazza XX Settembre con la statua di Ovidio, la piazzetta dell'Annunziata e lo slargo della villa.

. Le due confraternite ancora esistenti hanno entrambe come punto di riferimento un Oratorio ciascuno all'interno del borgo, dedicati alla Santissima Annunziata (Bianchi) e al Santissimo Sacramento (Rossi).

Copia dell'Istoria del convento della Santissima Annunziata di Medole dall'archivio dei P. P. di S. Agostino di Bergamo nel quale trovansi tre tomi contenti la storia di tutti i conventi della nostra congregazione e le seguenti notizie trovansi nel primo tomo

fu portata a compimento la costruzione della chiesa della Santissima Annunziata, la cui edificazione fu incentivata dall'evento prodigioso dell'apparizione della Madonna a una pia donna del paese, tale Maria Manca, nel

Per evitarne la distruzione, vennero staccati alcuni affreschi ora conservati nella vicina chiesa di San Michele Arcangelo. A seguito della distruzione, la chiesa della SS. Annunziata (all'interno della quale si conserva un Busto argenteo della

La ferrovia porta ad un incremento notevole dei traffici sia per movimento passeggeri che soprattutto per trasporto merci: Castellammare di Stabia e Torre Annunziata diventano un crocevia fondamentale per il trasbordo sul treno sia dalle merci che provengono via terra dalla

per le altre vie. La linea era tutta a binario unico, con punti di incrocio posti soprattutto lungo il Corso: dal ponte Annunziata percorreva via Romana (poi via De Nava), corso Garibaldi, ponte Calopinace, via Macello e via Sbarre

, borgo medievale situato a sud-est di Massa Marittima, conserva la Rocca aldobrandesca, le antiche mura in pietra e alcuni edifici religiosi di origini medievali, tra cui la chiesa di San Sebastiano che custodisce al suo interno una statua lignea cinquecentesca, la chiesa di Santa Maria Assunta in stile neoclassico per un intervento di restauro ottocentesco e la chiesa della Santissima Annunziata completamente ricostruita nel secolo scorso.

, Sasso, SS. Annunziata, Maciolla, Tufo, Montesoffio, Ghiaiolo, San Marino, Crocicchia, San Donato); Ca' Mazzasette (Ca' Mazzasette, Fornace); Canavaccio (Canavaccio, Monte Polo, Cavaticci, Villa Croce); Cavallino (Cavallino, Montecalende);

Presenta una sobria facciata caratterizzata da una piccola finestra ovale e da un portale inquadrato in una cornice e sormontato da un architrave. Durante i recenti lavori di restauro del prospetto sono riemersi due affreschi settecenteschi raffiguranti la Madonna Annunziata e l'

Processione via mare del quadro bizantino della Madonna Posa Posa, da Positano a Praiano. Dopo una sosta a Positano alla cappella dell'isola di Gallo Lungo, nell'arcipelago de Li Galli, va a Marina di Praia e si ferma per qualche giorno nella chiesa di Maria SS. Annunziata, da dove dopo viene riportata a Positano attraverso una lunga processione via mare.

Sono ancora visibili i ruderi di una chiesa minore, la Chiesa dell'Annunziata, le cui origini sono incerte. La chiesetta, con il tetto e le mura quasi completamente crollate, ha al suo interno un piccolo

, furono trasferite le suore francescane clarisse di Santa Maria Annunziata di Monticelli e quelle di Santa Maria Assunta di Montedomini, i cui conventi, posti fuori le mura, erano stati abbattuti nel

: processione pomeridiana della Madonna dell'Annunziata, per le vie del paese, accompagnata dalla banda musicale e da fuochi d'artificio con la partecipazione delle due confraternite, dell'Annunziata e del S.S. Rosario.

e la fabbrica rustica. Con la soppressione dei monasteri, il priorato venne privatizzato ed attualmente si trova in stato di completa rovina. Al vertice opposto della Strada Fonda, si trovava il monastero di S. Maria Annunziata, collegato ad occidente da un breve tragitto al pianoro di Steogarda, dove si snodava una strada alta che collegava

, la chiesa di Santa Chiara, la cappella di Santa Croce, il convento dei Domenicani e la chiesa dell'Annunziata. Tutte queste chiese erano medievali, ma nel Sei-Settecento furono completamente rimodellate in stile barocco grazie a maestranze lombarde trasferitesi in Abruzzo. Fuori le mura si trovano altri tre importanti complessi monastici: la chiesa di Santa Maria in Colleromano, il convento dei Cappuccini e la chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo.

(o porta Vecchia) sul versante settentrionale, la porta di Girgenti e la porta dell'Annunziata sul versante meridionale, la porta di S. Agostino ad ovest. Una settima porta venne aperta a sud-est nel

, Cardolino, Cartiglia, Cascina Agnona, Cesolo, Costa di Foresto, Costa inferiore, Costa superiore, Cravo, Fenera Annunziata, Fenera di mezzo, Fenera San Giulio, Ferruta, Foresto, Fornace, Frasca, Gianinetta, Guardella,

rovescio: stemma di Savoia coronato e fregiato del Collare dell'Annunziata, il tutto entro due rami d'alloro; attorno REGNO D'ITALIA e nel basso il valore tra il segno della zecca ed il monogramma della Banca Nazionale. Queste monete furono coniate a

rovescio: stemma di Savoia coronato e fregiato del Collare dell'Annunziata, il tutto entro due rami d'alloro; in alto la stella d'Italia e nel basso, a destra, il segno di zecca. Queste monete furono coniate a

, la chiesa di Santa Chiara, la cappella di Santa Croce, il convento dei Domenicani e la chiesa dell'Annunziata. Tutte queste chiese erano medievali, ma nel Sei-Settecento furono completamente rimodellate in stile barocco grazie a maestranze lombarde trasferitesi in Abruzzo. Fuori dalle mura si trovano altri tre importanti complessi monastici: la chiesa di Santa Maria in Colleromano, il convento dei Cappuccini e la chiesa di Santa Maria del Monte Carmelo.

che sovrasta il portale d'ingresso affiancato da due leoni in atteggiamento feroce. Al periodo cinquecentesco risalgono le statue dell'Angelo nunziante e della Madonna Annunziata, poste nelle nicchie, e i motivi ad

, si presenta a sezione semicircolare, addossata sul lato occidentale delle mura poco a nord di Porta Vecchia; nelle sue vicinanze sorgeva, all'esterno della cerchia, la Chiesa della Santissima Annunziata.

Da sinistra: Francesco Grassi, Marino Franzosi, Beatrice Mautino, Piero Angela, Marta Annunziata, Paolo Attivissimo, Francesca Guizzo, Steno Ferluga, Massimo Polidoro, Luigi Garlaschelli, Paola De Gobbi

. Porte che poco dopo vennero restituite, e che recano ancora, sul retro, i segni della battaglia. Il resto del bottino fu distribuito tra i marinai, i soldati e i comandanti, e in parte venne usato per erigere la chiesa di Santa Maria Annunziata a Genova.

) e via Cardinale (oggi composta da via Cardinale, via Cesura, via Annunziata, via Cascina, via del Guasto, che attraversa l'area estrema da Porta Roiana fino a Santa Maria della Misericordia); i tre cardi sono invece via Roio, che sfocia in

Inizialmente intitolata alla Santissima Annunziata, la parrocchia fu abbandonata nel corso dell'Ottocento con lo spopolamento della frazione ed in seguito riaperta con la nuova titolatura negli anni venti del secolo successivo.

verso l'Annunziata. Il secondo isolato correva lungo via Forcella e comprendeva la Camera Aquilana dei Nobili, che affacciava sulla piazza, e la casa di Pietro Fonticola, in angolo tra via Annunziata e via Forcella; il terzo si sviluppava lungo l'attuale via Burri con la casa di Giorgio Saturnino. Con l'arrivo a L'Aquila della Compagnia dei Gesuiti di

fu costruita la scalinata dell'Annunziata che da via Dino Angelini arriva al parco. In tempi successivi fu realizzata la strada che conduce fino alla Fortezza Pia ed ebbe luogo la sistemazione del piazzale.

subirono degli attacchi dai primi soldati tedeschi giunti sul posto, presto respinti. A fine luglio, inoltre, buona parte di Farnocchia era stata data alle fiamme. Gli abitanti di Retignano, intimoriti dalle minacce nemiche e dagli orrori che si consumavano nei dintorni, si radunarono quella sera stessa nella chiesa principale, per pregare la Santissima Annunziata, considerata insieme a San Pietro patrona locale. Il parroco dell'epoca,

Giunti al termine della scalinata, un vestibolo d'ingresso introduce al salone monumentale che si affaccia sulla balconata prospiciente Piazza dell'Annunziata, interamente rivestito dagli affreschi dedicati dal Tavarone alle

venne posata la prima pietra. Le guerre del periodo ritardarono i lavori, che vennero interrotti per mancanza di materiale e mano d'opera (nel frattempo il titolo di parrocchia era tenuto dal vicinissimo oratorio della Santissima Annunziata). Nel

e del Cristo Risorto si tiene la Calata degli Angeli: tre bambini, vestiti da angeli, vengono sospesi ad un sostegno di legno tenuto teso da funi tra due abitazioni della centrale via Roma. I bambini elevano un canto dedicato alla Madonna. La tradizione ha avuto inizio ad opera del parroco Teobaldo Acone ispirato dall'identica tradizione che si tiene ogni anno nella frazione Annunziata del comune di

Si crede che la prima costruzione risalga al IV secolo, quando vennero martirizzati i Santi Primiano, Firmiano e Feliciano, anche se la cappella fu sempre dedicata all'Annunziata. La devozione per i Santi Martiri della vicina

Copia dell'Istoria del convento della Santissima Annunziata di Medole dall'archivio dei P. P. di S. Agostino di Bergamo nel quale trovansi tre tomi contenenti la storia di tutti i conventi della nostra congregazione e le seguenti notizie trovansi nel primo tomo

iniziava la lottizzazione del giardino retrostante il suo palazzo. Il suolo era compreso tra via Margherita di Savoia, via Madonna degli Angeli, via Annunziata e via S. Pansini. I De Dato acquistarono il

, comprese nei Borghi e Corpi Santi di Como le parrocchie di San Zenone (anche detta di Monte Olimpino), San Salvatore, San Giorgio, Santissima Annunziata, Sant'Antonino, San Vitale, San Martino, San Bartolomeo e San Carpoforo (o Camerlata). Nel

Istoria del convento della Santissima Annunziata di Medole dall'archivio dei P. P. di S. Agostino di Bergamo nel quale trovansi tre tomi contenenti la storia di tutti i conventi della nostra congregazione e le seguenti notizie trovansi nel primo tomo.

Copia dell'Istoria del convento della Santissima 'Annunziata di Medole dall'archivio dei P. P. di S. Agostino di Bergamo nel quale trovansi tre tomi contenenti la storia di tutti i conventi della nostra congregazione e le seguenti notizie trovansi nel primo tomo.

Copia dell'Istoria del convento della Santissima 'Annunziata di Medole dall'archivio dei P. P. di S. Agostino di Bergamo nel quale trovansi tre tomi contenenti la storia di tutti i conventi della nostra congregazione e le seguenti notizie trovansi nel primo tomo

rimane la chiesa rinascimentale perfettamente conservata e buona parte dei pregevoli arredi: due altari in legno, un crocifisso, una grande cornice del XVII secolo trasferiti nella chiesa dell'Annunziata. La grande tela della Madonna degli angeli di,

e consegnato al Comune di Mesoraca. Di tutta la struttura attualmente rimane la chiesa rinascimentale perfettamente conservata e buona parte dei pregevoli arredi: due altari in legno, un crocifisso, una grande cornice del XVII secolo trasferiti nella chiesa dell'Annunziata. La grande tela della Madonna degli angeli di,

La Chiesa Madre dedicata all'Annunziata, che domina la piazza centrale, costruita sopra un preesistente edificio dedicato a Maria SS., vanta antiche origini medievali che risalgono al periodo normanno. Secondo un'antica tradizione fu edificata, nel

, ambasciatori presso re e pontefici, ministri di stato e senatori e furono insigniti di diversi ordini (cavalieri del Cingolo nobiliare, dello Speron d'oro, dell'Ordine di San Giacomo della Spada, del Collare della Santissima Annunziata, dell'Ordine di San Gennaro, dell'Ordine Imperiale di Santo Stanislao di Russia) e furono di diritto grandi di Spagna in quanto pretori di Palermo. La famiglia giunse a possedere agli inizi del

, nel quale spicca ancora l'orgoglioso e mai completamente decifrato motto FERT. In seguito il Collare dell'Annunziata venne attribuito a tutti coloro che avessero reso alti servigi allo stato: venivano considerati cugini del re. Venne tra l'altro insignito del collare

, servizio autobus turistico della Circumvesuviana inserito nel programma Artecard che, con autobus da cinquanta posti, dotato di comfort e alloggiamento per passeggeri disabili, collega i quattro siti archeologici dell'Area Vesuviana: Villa Regina a Boscoreale, gli Scavi Archeologici di Pompei, gli Scavi di Oplonti a Torre Annunziata e gli Scavi di Stabia.

per l'accresciuta devozione e il maggiore concorso di popolo. La Santissima Annunziata, dichiarata con decisione pubblica patrona di Vinci, ha svolto fin da allora il ruolo di centro della devozione mariana del

Diversamente dai fratelli e dal padre allegri e vivaci, Maria Annunziata era calma, pudica e riservata. Aveva avuto come modello la madre Maria Teresa che aborriva feste, vita mondana e vita di corte preferendo rimanere chiusa nei suoi appartamenti dedicandosi alla cura dei figli e al cucito.




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Ultimo aggiornamento pagina:

12 Gennaio 2022

07:49:38