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Frasi che contengono la parola anfore

aveva assunto un alto livello di perfezionamento e serviva alla produzione di impugnature e manici di ogni tipo. Sono stati inoltre rinvenuti articoli di vario tipo (urne funerarie, anfore, ecc.) di produzione non locale e generalmente databili a partire dall'VIII secolo a.C. Molti di questi manufatti sono di procedenza alto-adriatica (veneta soprattutto), altri di fabbricazione apula, altri ancora egea. I castricoli sapevano anche lavorare l'ambra: a questo proposito va ricordato che il castelliere del

la necropoli venne abbandonata ed utilizzata per lavori agricoli, che provocarono il crollo delle tombe. Fu effettuato un rito di desacralizzazione sacrificando numerosi animali, anfore di vino e vasetti con unguenti, che vennero sotterrati in una grande buca nel terreno

Nelle forme ceramiche si assiste ad un incremento delle modanature presenti presso il piede e il labbro; le anfore vengono meno utilizzate e si diffonde particolarmente la pelike, insieme alle diverse tipologie di cratere, alle

sono in crescita anche agli esperti artigiani saccensi nelle cui botteghe hanno saputo realizzare opere d'elevato valore artistico. Varie produzioni di maioliche (piatti, vasi, anfore, statue, piastrelle,...) tipicamente ammorbidite dai colori accesi del giallo, verde e blu cobalto fanno bella mostra nelle numerose botteghe dei ceramisti saccense nel centro storico.

. Quest'ultimo racconta che avevano capelli grigi, erano vestite di bianco con mantelli di lino fissati con fermagli a guaine di bronzo ed erano a piedi nudi. Ora con una spada in mano, queste sacerdotesse vagavano alla ricerca di prigionieri di guerra in tutto il campo; una volta trovati, prima li incoronavano e poi li conducevano ad un vaso di bronzo, capiente come venti anfore. Il recipiente si trovava su una piattaforma rialzata dove doveva montare la sacerdotessa, la quale avrebbe poi tagliato la gola di ogni prigioniero, raccogliendone il sangue in questo grande recipiente-bollitore. Il sangue effuso sarebbe poi servito per interpretare una profezia, mentre il corpo del prigioniero ormai morto, era oggetto di un'ispezione delle viscere, sempre per poter emettere una profezia sulla vittoria del proprio popolo. Le donne poi, durante le battaglie, dovevano battere sulle pelli che erano appese ai carri per produrre un rumore assordante e quasi ultraterreno, che potesse intimorirne il nemico.

Gli scavi condotti a monte Cugno hanno riportato alla luce un muro di cinta con delle abitazioni e una necropoli. Tra i materiali dei corredi funeari si trovano diverse anfore con alto collo, spalla pronunciata e ricca decorazione sia plastica che incisa, di una tipologia attestata esclusivamente nel

. Nell'angolo nord-est era posta la scala in legno che conduceva al piano superiore. Tra i reperti rinvenuti nella stanza: un tavolino in marmo, vasi in ceramica e vetro, nove anfore e oggetti in bronzo

, le arule fittili a decorazione dipinta, vasellame da mensa, anfore, pesi da telaio, in particolare il singolarissimo otre fittile a forma di testuggine e il vaso plastico raffigurante un gruppo dionisiaco di satiro e asino.

fu tra i primi ad adottare le figure nere ad Atene continuando a decorare grandi anfore funerarie con grandi figure disegnate con un senso della proporzione sconosciuta ai ceramografi corinzi; per dare maggiore enfasi alle figure nere, non adatte ai grandi vasi ateniesi si tendeva a raddoppiare le linee del disegno.

L'arredamento era piuttosto semplice: cassapanche e cassette per gli strumenti medici, le medicine, teli e bende, anfore con acqua, olio e vino, due sedie e sgabelli e spesso anche un lettino. Nella completa mancanza di ospedali civili, vicino all'ambulatorio vi era una specie di

), proprio in questi anni infatti sono stati ritrovati ed esplorati dei relitti di navi contenenti anfore, che trasportavano soprattutto merce legate al mercato ittico. Di questi relitti si fanno presenti quello al largo della Reale e quello nello stretto dei Fornelli. Il nome odierno invece deriva da un altro toponimo dato dai Romani all'isola,

racconta di sacerdotesse tra i Cimbri, che avevano capelli grigi, erano vestite di bianco con mantelli di lino fissati con fermagli a guaine di bronzo ed erano a piedi nudi. Ora con una spada in mano, queste sacerdotesse vagavano alla ricerca di prigionieri di guerra in tutto il campo; una volta trovati, prima li incoronavano e poi li conducevano ad un vaso di bronzo, capiente come venti anfore. Il recipiente si trovava su una piattaforma rialzata dove doveva montare la sacerdotessa, la quale avrebbe poi tagliato la gola di ogni prigioniero, raccogliendone il sangue in questo grande recipiente-bollitore. Il sangue effuso sarebbe poi servito per interpretare una profezia, mentre il corpo del prigioniero ormai morto, era oggetto di un'ispezione delle viscere, sempre per poter emettere una profezia sulla vittoria del proprio popolo. Le donne poi, durante le battaglie, dovevano battere sulle pelli che erano appese ai carri per produrre un rumore assordante e quasi ultraterreno, che potesse intimorirne il nemico.

, resti di un tempio dedicato ad Ercole Vincitore, resti di terme, acquedotti e fortificazioni, innumerevoli reperti scultorei, monete, anfore e gioielli, oltre al pregevole cimitero catacombale del

: a ridosso del recinto sacro e delle fondamenta del tempio italico sono stati rinvenuti due sepolcri risalenti al VI secolo d.C., uno dei quali ospitava i resti d'una madre con la figlia e il loro (povero) corredo funebre, costituito da pochi gioielli all'interno di anfore di terracotta.

del Minotauro. Questi lavori furono realizzati anche su tele e pezzi di ceramica come piatti, anfore o centrotavola, dove la figura del toro era caratteristica e dominava l'opera attraverso una serie di contrasti di colori, molto spesso tra il bianco e nero; che rappresentino o meno una corrida, i forti contrasti cromatici riflettono i contrasti della vita e della morte (inevitabile il riferimento al suo celebre

del secolo scorso ad oggi. Tali resti consistono in mattoni, tegole, coppi, pesi da telaio, parti di macine da cereali e parti di anfore rinvenuti in superficie durante le arature e conservati presso il locale

vengono indicate le varie tipologie di vasi ma anche di altri recipienti di un certo valore, in particolare quelli fabbricati in vetro, cristallo, ceramica, terracotta o con metalli pregiati come l'oro e l'argento. Vengono considerati vasellame soprattutto i recipienti da usare in cucina, che oltre ai vasi comprendono anfore, bottiglie, bicchieri, piatti, vassoi, tazze, ecc., ma anche recipienti da utilizzare a fini decorativi.

famosa per la produzione di olio, olive e commercio marittimo con un suo grande porto situato verso la zona nord dell'attuale paese. In tale zona sorgevano dei magazzini, sono venuti alla luce gli ormeggi di navi e anfore che servivano per il trasporto del grano e dell'olio. Con la

sommitale sormontata da anfore, dettaglio che denota la derivazione nobile del committente originario e fa presumere che l'autore del progetto potesse provenire dalla corte ducale, senza escludere il contributo dell'architetto

Alleggerimento: in presenza di terreni di scarsa consistenza, parti delle future fondazioni venivano sostituite con anfore, in modo da permettere un alleggerimento del terreno capace di compensare il carico trasmesso dalla successiva costruzione.

, quelle borse che all'andata erano piene d'argento, al mio ritorno a Roma le ho riconsegnate vuote, mentre altri hanno riportato a casa piene di soldi quelle anfore che si erano portati dietro piene di vino.

hanno consentito di ritrovare numerosi reperti di questi porti fluviali. In particolare, a sud dell'Emporium venivano accatastati i cocci dei contenitori di terracotta adibiti al trasporto di generi alimentari (anfore olearie provenienti dalla Spagna meridionale e dall'Africa). Il cumulo crebbe tanto da assumere il nome di

. Lungo il taglio della capanna sono state rinvenute le buche per l'alloggio delle travi verticali, mentre lo scavo ha permesso di individuare consistenti strati di argilla bruciata, derivanti dalla distruzione della struttura stessa. La capanna era fornita di una fossa semiscavata nel terreno e coperta dall'assito ligneo che serviva come pavimentazione esterna. Al suo interno sono state rinvenute ceramiche da fuoco ed anfore assieme a materiali residuali. Alla stessa fase appartiene il rinvenimento di un




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Ultimo aggiornamento pagina:

02 Gennaio 2022

08:06:47